L'allenatore dei giallorossi alla vigilia della sfida contro il Napoli: "Non mi sono mai sentito abbandonato, è normale essere arrabbiati dopo queste due partite e ora dobbiamo lavorare. Ma i ragazzi non mi hanno detto che sono stanchi"
Due pesanti ko contro Milan e Udinese, la corsa Champions che si fa complicatissima e ora il match contro il Napoli che per la Roma vale la conferma del quinto posto. "La parola d'ordine è continuare a lavorare", ha dichiarato Paulo Fonseca alla vigilia della sfida del San Paolo. "Normale essere arrabbiati quando non si vince, ma non è il momento di pensare che sia tutto finito". La situazione è delicata, la posizione dell'allenatore giallorosso non è tuttavia in discussione: l'ha sottolineato Pallotta, l'ha confermato lo stesso Fonseca. "Ho sempre sentito il supporto della società e del presidente, anche ora", le parole del portoghese. "Non mi sono mai sentito abbandonato".
"Non c'è un problema di condizione fisica"
Dietro la brillantezza smarrita, Fonseca scarta però un ritardo di preparazione. "In queste tre partite non ho percepito la lunghezza della squadra col passare dei minuti", spiega l'allenatore. "E non è vero che i ragazzi mi hanno detto di sentirsi stanchi. Ho cambiato otto giocatori contro l'Udinese perché ho fiducia in tutta la squadra. Quando vinciamo non è tutto bello e quando perdiamo non è tutto brutto: l'importante è trovare delle soluzioni ai nostri problemi". Contro il Napoli ci saranno diversi cambi di formazione: "Rientrerà sicuramente Dzeko, visto che è rimasto fuori giovedì. Mkhitaryan è un'opzione probabile, vediamo come sta Carles Perez. Dobbiamo valutare e cercare di migliorare come squadra: la stagione è ancora lunga, è presto per fare dei bilanci".