L'allenatore toscano ha parlato ai canali ufficiali della Lega Serie A: "Il calcio è lo strumento per rialzarsi dopo questo periodo difficile". Poi elogia Fonseca: "Ha portato un calcio offensivo. Se lo faranno lavorare, farà vedere ancora partite godibili"
Luciano Spalletti si gode il finale di stagione dalla sua casa nella campagna di Montaione: "Il calcio è lo strumento per rimettere le cose a posto dopo il brutto periodo che tutti abbiamo passato in questi mesi", è il primo pensiero raccontato ai canali ufficiali della Lega Serie A. Il lockdown è un ricordo e le partite sono tornate in televisione . Lui nel frattempo ha appeso ai rami di un albero alcune delle tante magliette collezionate in carriera. Ci sono anche quelle nerazzurre dell'Inter: "E' stata una fortuna allenarla - racconta - a Milano ho potuto vivere le emozioni della Scala del calcio, forse uno degli stadi più belli in Italia". Due stagioni, due qualificazoni in Champions. Poi l'arrivo di Conte e l'anno lontano dalle panchine.
"Dzeko fantastico"
Prima di Milano, Luciano Spalletti ha allenato (e tanto) a Roma. Da Totti centravanti a Dzeko: "E' un attaccante completo, ti viene incontro e sa tenere palla spostandola con il primo controllo. Attacca la profondità, è alto ma veloce, bravo a far valere la prestanza fisica. Sa colpire di testa, con i piedi, di destro, di sinistro. E' un calciatore fantastico".
"Fonseca va lasciato lavorare"
La Roma, tuttavia, non vive un bel momento. Nel 2020, sul campo, sono arrivate appena 8 vittorie in 15 gare totali. L'inizio stagione, però, fu decisamente meglio: "Fonseca ha portato un calcio offensivo. Ha ben chiaro il disegno da portare avanti ed è stato bravo ad adattarsi al nostro campionato. Si è ambientato modificando anche alcune cose, se lo faranno lavorare farà vedere a un pubblico competente ed esigente come quello della Roma partite godibili su tutti gli aspetti".