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Juventus-Sampdoria, Sarri scherza: "Se hanno vinto con me sono davvero forti". VIDEO

Serie A

L'allenatore della Juventus fresco Campione d'Italia commenta questo successo e la stagione bianconera: "Non è facile vincere, non è scontato soprattutto quando arrivi in un club che vince da tanti anni. Le critiche? Sono riuscito a far giocare insieme Dybala e Ronaldo. La Champions? E' un anno in cui può succedere di tutto. Ai ragazzi ho detto che se hanno vinto con me che non ho vinto niente sono davvero forti".

JUVE, LO SPECIALE SCUDETTO

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E' un Maurizio Sarri che tradisce l'emozione di chi raggiunge un traguardo sognato e finalmente conquistato, quello che a fine gara commenta una stagione dura e faticosa, non senza critiche, e comunque non ancora conclusa. Lo Scudetto è un primo passo, poi ci sarà la Champions, ma l'allenatore della Juventus vule godersi il momento: "E' chiaro che questo successo ha un sapore forte e particolare, vincere è difficile e questa è una squadra che vince da tanti anni - dice - Quando nello sport si dà qualcosa di scontato è una delle più grandi bugie del mondo. Non è stata una passeggiata, è stato un anno faticoso, particolare, lunghissimo e ne siamo venuti a capo con due giornate di anticipo. Dopo otto anni non era facile trovare motivazioni così forti". Sarri spiega anche il perché sia uscito dal campo al triplice fischio finale: "Sono uscito? Per evitare la secchiata"

La costante di queste vittorie è la società

Quando si vince il merito è un po' di tutti ma Sarri ci tiene a rimarcare il ruolo svolto dalla società in quet'epopea di successi: "Cristiano o Dybala fanno sicuramente la differenza ma la costante di tutti questi anni è la società, il presidente è un grande personaggio perché ti sta vicino soprattutto nei momenti difficili, ci sono dirigenti sempre presenti con cui scambiare idee e pianificare la gestione dei ragazzi". Sulle aspettative rispetto a questo club al suo arrivo e sulle cose che cambierebbe: "A livello di organizzazione questa società è tra le top europee - prosegue - Quindi da quel punto di vista non potevo aspettarmi niente di meglio. Poi quando uno è nuovo e arriva deve entrare in punta di piedi e poi magari provare a cambiare le cose che piacciono meno. Non si può pensare di arrivare e voler cambiare una società che vince da otto anni".

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Sono riuscito a fare giocare Dybala e Ronaldo con questi risultati

Le critiche non sono mancate e di difficoltà ce ne sono state: "Difficoltà? Di carattere tattico per far convivere le varie caratteristiche dei giocatori e farli giocare insieme che non era scontato come si è visto negli anni scorsi". Il riferimento è a Dybala e Ronaldo: "Paulo e Cristiano non hanno sempre giocato insieme, hanno caratteristiche particolari e non è sempre semplice farli convivere e noi alla lunga ce l’abbiamo fatta al termine di un percorso".

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Discussioni in spogliatoio? Per me è normale

Una vittoria passata anche da momenti duri nello spogliatoio, momenti di confronto/scontro: "In tutti gli spogliatoi dove sono stato ci sono discussioni, confronti per trovare dei punti in comune per andare avanti. Penso che sia un qualcosa di normale, a me è successo in tutti gli anni di avere degli scambi di opinione, dei confronti, nei miei spogliatoi è normale ma penso che accada in qualsiasi tipo di collaborazione, più a viso aperto si affrontano le cose e più problemi si risolvono".

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La quiete prima della Champions: può succedere di tutto

Lo Scudetto è la prima parte di una stagione che potrebbe ancora regalare molto con la Champions: "Stasera non voglio pensare alla Champions - dice Sarri - Vorrei passare una notte di soddisfazione. Con la Champions arriva il bello e il difficile. Vediamo come ci arriviamo. Noi ci arriviamo con 14 partite in 40 giorni, abbiamo lasciato qualcuno per strada e speriamo di non lasciare ora Dybala (problema muscolare da valutare), è un torneo in cui èdifficile fare previsioni, perché ogni squadra ha una sua storia, c’è chi ha finito prima ha fatto vacanza e ripreso, chi non gioca da tanto. E’ importante superare il ritorno con il Lione perché penso che sia un anno in cui può succedere di tutto. La chicca finale: "Ai ragazzi ho detto, 'se avete vinto con me che non ho mai vinto niente allora siete forti'. Quando sono arrivato vedevo i campioni e i fuoriclasse dopo un anno vedo i ragazzi, le persone, non solo i fuoriclasse, piano piano ti affezioni sempre di più, è cambiato questo, che il primo giorno era un rapporto solo professionale, ora c'è qualcosa di più"