
Napoli, Osimhen debutta al San Paolo: l'esordio dei grandi attaccanti azzurri
Protagonista a gara in corso a Parma, l'attaccante nigeriano si prepara al battesimo in casa contro il Genoa (domenica in diretta alle 15.00 su Sky Sport Serie A). Un banco di prova affrontato in passato dai memorabili centravanti del Napoli: come erano andati alla prima in A al San Paolo? Da Savoldi a Milik il bilancio è positivo: solo un '9' da record non festeggiò la rete al debutto interno

Ospina l'ha paragonato al connazionale Asprilla, accostamento importante per chi è chiamato a prendersi il Napoli. Parliamo di Victor Osimhen, 21 anni e 70 milioni di euro investiti dal club per strapparlo al Lille. Già protagonista nei test estivi, l’attaccante nigeriano ha impattato positivamente al Tardini contro il Parma propiziando il 2-0 della squadra di Gattuso. Domenica c'è il Genoa al San Paolo, battesimo in Serie A per Osimhen nel proprio stadio: aspettando il gol, com’era andata la 'prima' casalinga dei grandi centravanti azzurri del passato?
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GIUSEPPE SAVOLDI (Serie A 1975/76)
Iniziamo dal centravanti bergamasco, tra i giocatori più prolifici negli anni ’60 e ‘70’, trasferitosi dal Bologna agli azzurri per 1 miliardo e 400 milioni di lire ovvero l'operazione più costosa dell'epoca. In quattro stagioni realizzerà 77 reti in 162 gare ufficiali prima di tornare al Bologna, gol che non aveva trovato alle prime casalinghe in Coppa Italia (Reggiana) e Coppa Uefa (Torpedo Mosca). Discorso diverso in Serie A

NAPOLI-COMO 1-0 (5 ottobre 1975)
83’ rig. Savoldi
La prima volta al San Paolo in Serie A vide proprio Savoldi come protagonista assoluto, lui che realizzò il rigore da tre punti contro il Como. Una stagione complicata per la società del presidente Ferlaino con tre allenatori transitati in panchina e il 5° posto finale, ma anche la gioia del 2° titolo in Coppa Italia

BRUNO GIORDANO (Serie A 1985/86)
Dopo Savoldi lo scettro di grande '9' azzurro passò all’ex bomber della Lazio, affare da 5 miliardi di lire nell’estate 1985. Il trio con Maradona e Careca si completerà solo due anni più tardi, ma Giordano fu protagonista in tre anni con 37 centri segnati. Giordano non trovò la rete alla prima al debutto casalingo in Coppa Italia (Pescara), ma non sbagliò l’appuntamento col gol in campionato

NAPOLI-COMO 2-1 (8 settembre 1985)
32’ Giordano (N), 43’ Bertoni (N), 78’ aut. Marino (C)
Fu proprio di Giordano il primo gol degli azzurri nella Serie A 1985/86, lui che come Savoldi si sbloccò immediatamente contro il Como. Alla prima stagione con Ottavio Bianchi andò in doppia cifra (11 reti) prima dei titoli conquistati nell’annata seguente

CARECA (Serie A 1987/88)
Eccolo il centravanti brasiliano, pagato 4 miliardi di lire al San Paolo e inserito nel tridente insieme al già citato Giordano e all’imprescindibile Maradona. In totale in azzurro segnerà ben 96 gol in 222 incontri, bottino che contribuirà a tre storici titoli del Napoli. Al battesimo al San Paolo andò subito in gol contro il Modena (Coppa Italia), destino identico all’esordio interno in campionato

NAPOLI-PESCARA 6-0 (11 ottobre 1987)
23’ Bagni, 29’ Romano, 45’ Careca, 54’ Maradona, 75’ Giordano, 83’ aut. Benini
Solo marcatori diversi nella festa del gol della squadra di Bianchi, dove al San Paolo partecipa proprio Careca. Quale fu il bilancio della sua prima stagione al Napoli? Ben 18 reti complessive tra Serie A e Coppa Italia, annata conclusa con il 2° posto a -3 dal Milan

FABIO QUAGLIARELLA (Serie A 2009/10)
Il nostro viaggio nel tempo ci porta al nuovo millennio con l’attaccante di Castellammare di Stabia, operazione che per 18 milioni di euro gli regalò il San Paolo dall’Udinese. Solo una stagione in azzurro per Quagliarella (11 reti in 36 presenze totali), debutto casalingo senza gol in Coppa Italia (Salernitana) a differenza della prima volta davanti ai propri tifosi in Serie A

NAPOLI-LIVORNO 3-1 (30 agosto 2009)
10’ e 83’ Quagliarella (N), 36’ Hamsik (N), 48’ Lucarelli (N)
La squadra di Donadoni (affidata da ottobre a Mazzarri) non sbagliò infatti l’esordio casalingo nel segno di Quagliarella, lui che aprì e chiuse i conti per la gioia del San Paolo. Quel Napoli non andò oltre il 6° posto in campionato e gli ottavi di Coppa Italia nonostante la presenza in campo di "Quaglia"

EDINSON CAVANI (Serie A 2010/11)
Da un bomber all’altro con il Matador, pagato complessivamente 17 milioni di euro dal Palermo tra prestito e riscatto. Uno dei giocatori più prolifici nella storia del club (104 reti in 138 incontri), sentenza in area di rigore che non si smentì alla prima al San Paolo. Se il gol sfumò nel preliminare estivo di Europa League contro l’Elfsborg (punito al ritorno in Svezia), l’uruguaiano non fallì l’esordio casalingo in campionato

NAPOLI-BARI 2-2 (12 settembre 2010)
12’ Barreto (B), 30’ Cavani (N), 87’ Cannavaro (N), 88’ Castillo (B)
Solo un pareggio per gli uomini di Mazzarri, terzi al traguardo di quella Serie A, ma Cavani trovò subito la rete interna in Serie A per la gioia dei tifosi azzurri. Al termine della prima stagione al Napoli, il Matador si era ritagliato la bellezza di 33 gol

GONZALO HIGUAIN (Serie A 2013/14)
Dal Matador al Pipita, erede di Cavani a Napoli e grande protagonista nei suoi tre anni in azzurro (91 gol segnati in 146 partite). Un saldo eccezionale quello di Higuain, costato 39 milioni di euro dal Real Madrid e recordman (insieme a Immobile) per reti segnati (36) nella Serie A 2015/16. E pensare che l’argentino non aveva bagnato col gol il debutto casalingo in campionato, a differenza della Champions League

NAPOLI-BOLOGNA 3-0 (25 agosto 2013)
32’ Callejon, 47’ e 63’ Hamsik
Manca proprio la firma di Higuain nel rotondo successo della squadra di Benitez sul Bologna di Pioli al San Paolo. Sostituito nel finale, il Pipita si rifarà al termine della prima stagione condita da 24 centri complessivi tra tutte le competizioni migliorandosi poi nelle due annate seguenti

ARKADIUSZ MILIK (Serie A 2016/17)
Arriviamo quindi all’ultimo grande centravanti, predecessore di Osimhen che venne pagato 32 milioni di euro all'Ajax. A oggi il bilancio in azzurro del polacco è di tutto rispetto (48 gol in 122 gare) considerando gli infortuni che ne hanno frenato la parabola. Quale fu l’impatto al San Paolo di Milik? Alla prima davanti ai tifosi diede subito spettacolo

NAPOLI-MILAN 4-2 (27 agosto 2016)
18’ e 33’ Milik (N), 51’ Niang (M), 55’ Suso (M), 74’ e 93’ Callejon (N)
Doppietta in poco più di mezz’ora per il nuovo attaccante affidato a Sarri, protagonista in apertura del big match casalingo contro i rossoneri. Un battesimo da incorniciare davanti al pubblico azzurro per Milik, giocatore dal futuro incerto ma dall’esordio indimenticabile. Ed è ciò che si augura anche l’ultima freccia a disposizione di Gattuso, Victor Osimhen