Coronavirus Genoa, 11 giocatori e 3 dello staff positivi: cosa succede ora?

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Oltre a Perin e Schone, risultati positivi prima della partita col Napoli per la quale non sono stati convocati, ci sono altri nove giocatori e tre membri dello staff che hanno contratto il virus. Seriamente a rischio la partita contro il Torino, nelle prossime ora anche il Napoli si sottoporrà ai tamponi di gruppo. Il virologo Galli a Sky Sport 24: "Strane tutte queste positività insieme, in passato già capitati dei falsi positivi del genere"

GENOA, I POSITIVI AL COVID-19 DIVENTANO 22

Sono saliti a 14 i positivi al Covid-19 tesserati per il Genoa. 3 membri dello staff, e ben 11 calciatori compresi Lasse Schone e Mattia Perin. Il portiere rossoblù è stato il primo a risultare positivo al tampone alla vigilia di Napoli-Genoa quando già non si era allenato ed era restato a casa perché leggermente febbricitante. Ma Da lì è stato l’inizio di giornate a dir poco complicate. Primo giro di tamponi per tutti, calciatori in isolamento anche tra di loro e in attesa dei risultati, la decisione di rinviare al giorno seguente la partenza per Napoli. In serata l’esito atteso: tutti negativi, ma sempre in isolamento perché era necessario un secondo giro di tamponi che è stato possibile solo nella tarda notte tra sabato e domenica. Attesa fino al mattino quando risulterà positivo anche il centrocampista danese. Isolamento a Genova anche per l'ex Ajax e niente trasferta al San Paolo, dove nel frattempo il match era stato posticipato di 3 ore dalle 15 alle 18 proprio per permettere al Genoa di arrivare in tempo dopo i dovuti controlli. 

Come è andata lo sappiamo, e dalla storica e pesante sconfitta emergono anche tutte le difficoltà che la squadra ha affrontato nella preparazione del match. Dopo però è andata anche peggio. Ritorno a Genova e la decisione di sottoporre nuovamente tutti i tesserati a un tampone anche perché nel frattempo un membro dello staff riportava lievi sintomi. Da qui la scoperta delle 14 positività complessive al Covid-19. Tutti in isolamento anche i giocatori risultati negativi al test. E nessun allenamento in programma. Per un ritorno all’attività per i calciatori completamente sani si dovranno attendere anche le disposizioni della asl competente. Uno scenario complesso e preoccupante che rende ovviamente difficile solo ipotizzare che sabato sera alle 18 si possa disputare al Ferraris Genoa-Torino, nonostante in Italia non sia fissata una soglia di giocatori dopo la quale scatti in automatico il rinvio del match (in Europa per la Uefa per giocare servono almeno 13 giocatori negativi), ma si deve fare apposita richiesta e ottenere l'assenso della squadra avversaria. Senza contare che, ovviamente, anche il Napoli (i cui giocatori sono già in isolamento fiduciario) nelle prossime ore si sottoporrà ai tamponi di gruppo per capire se e quanti dei suoi calciatori si siano infettati durante la sfida ai rossoblu. Sperando che possano essere il minor numero possibile.

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Virologo Galli: "Strane tutte queste positività, piano con ipotesi stop"

Massimo Galli, responsabile del reparto malattie infettive all’ospedale Sacco di Milano, ha discusso su Sky Sport la notizia: "Se tutti quei test erano negativi un paio di giorni fa, e ora invece sono tutti positivi, mi chiedo se la società abbia fatto immediatamente riscontri di questi test. Qualche punto di domanda sulla faccenda poi sorge: mi è già capitato in questi mesi vedere un’epidemia di positività che non si è rivelata tale, può capitare che sia un errore di laboratorio. Tutto questo necessita di una conferma. Mi sarei aspettato più gradualità e non questa contemporaneità. La situazione per ora si deve valutare con cautela". L’infettivologo ha però escluso che si possa già ipotizzare la sospensione della Serie A. "Purtroppo in questo momento bisogna capire bene come siamo messi nello sviluppo dell’epidemia rispetto allo svolgimento del campionato. Non penso che si debba ritenere che si possa bloccare tutto da un momento all’altro" ha concluso Galli. 

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