Roma, Fonseca: "Obiettivo Champions. Colpito positivamente dalla nuova proprietà"

Serie A

L'allenatore giallorosso analizza, in un'intervista a Record, il suo primo anno a Roma e l'inizio della nuova stagione: "Ci sono due-tre squadre che lotteranno per il titolo, noi insieme ad altre punteremo alla Champions. La nuova proprietà? Mi ha sempre fatto sentire fiducia, sono rimasto colpito positivamente dal loro impatto"

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Un bilancio sull'anno del debutto, gli obiettivi per quello da poco cominciato e poi le prime impressioni sulla nuova proprietà e il calciomercato appena concluso. È un Fonseca a 360° quello che si racconta ai microfoni di Record. L'allenatore è ambizioso, ma cauto: "Dobbiamo renderci conto che c'è stato un profondo cambiamento nel club da quando sono arrivato - spiega -. Il cambio di proprietà, poi la questione del direttore sportivo che può finalmente arrivare. È importante ora stabilizzarsi e trovare il giusto equilibrio in modo da poter ottenere risultati positivi. L'obiettivo è quello di fare meglio rispetto alla scorsa stagione in cui abbiamo iniziato a costruire una squadra molto giovane. Va tenuto in considerazione che ci sono due squadre che fanno investimenti molto più grandi della Roma, poi l'Atalanta con un progetto solido da diversi anni, che non è cambiata molto e che sarà più forte quest'anno dopo l'esperienza acquisita in Champions. C'è la Lazio che è una squadra che non è cambiata negli ultimi anni, ha anche lo stesso allenatore da cinque stagioni e ha processi consolidati. Poi ci sono Milan e Napoli che si sono rafforzati. Due-tre club lotteranno per il titolo, le altre e noi per la Champions.

Il 5° posto dello scorso anno? Non mi considero mai soddisfatto, neanche quando vinco, ma ritengo sia stata una stagione positiva: abbiamo fatto 70 punti, l'anno prima sarebbero stati sufficienti per qualificarci e invece ci sono state quattro squadre che hanno fatto una stagione eccellente. Non bisogna dimenticare che abbiamo iniziato un progetto con 14 giocatori nuovi, abbiamo creato un tipo di gioco offensivo che ci ha portato a essere la seconda squadra di A con il maggior numero di situazioni e occasioni da gol. Nella maggior parte delle partite siamo stati una squadra dominante, abbiamo anche battuto la squadra campione, la Juve, finendo bene il campionato tant'è che non perdiamo da 11 gare, avendo raccolto 3 pareggi e 8 vittorie. Inoltre, in questo processo di trasformazione, è stata fondamentale la crescita di molti giocatori e soprattutto dei più giovani. Ibanez, Mancini, Veretout, Pellegrini, Zaniolo, Diawara e Spinazzola sono oggi giocatori molto più maturi e valorizzati. Credo che siamo riusciti a creare una squadra offensiva come volevo, una formazione che gioca la maggior parte delle partite nel centrocampo avversario ad attaccare e provare a costruire. Quest'anno vogliamo essere ancora più offensivi e ancora più padroni della palla, tra l'altro i ragazzi sono pronti a giocare con due sistemi tattici e può farlo per tutta la stagione".

"In Italia è molto più difficile vincere"

In un'intervista allo stesso giornale, Fonseca lo scorso anno aveva detto «In questi due o tre anni vinceremo qualcosa». Una convinzione che l'allenatore non ha perso: "La realtà è che ci sono club in Serie A che hanno avuto più stabilità e hanno investito molto di più della Roma, ma nonostante questo proseguo con dedizione per poter raggiungere questo obiettivo. Lavorare in Italia è motivante, credo di essermi adattato facilmente al nuovo contesto. Qui a Roma è più difficile vincere i match come succedeva allo Shakhtar: teniamo presente che i giallorossi non vincono un trofeo da oltre 12 anni e la gente deve capire che vincere in Italia è molto più difficile, tanto che negli ultimi anni ha vinto quasi sempre solo la Juventus.

Colpito positivamente dalla nuova proprietà. Ora è importante avere un ds"

Il discorso passa poi alla nuova proprietà targata Friedkin, a partire dall'impatto che ha avuto sulla preparazione della stagione. "Quando c'è un nuovo proprietario le aspettative sono sempre molto alte e la gente si aspetta grandi investimenti, ma penso che il nuovo presidente sia entrato nel club in modo molto equilibrato e realistico - afferma Fonseca -. Credo che per noi sia stata estremamente importante la loro vicinanza, soprattutto alla squadra, la loro preoccupazione per risolverne i problemi: sono rimasto colpito positivamente. Nelle mie conversazioni con loro ho sempre sentito totale fiducia nel mio lavoro.

L'ultimo mercato? Noi allenatori non siamo mai soddisfatti, ci sono una o due posizioni in cui avremmo potuto fare meglio, ma è stato il mercato più difficile degli ultimi anni a causa della pandemia. Sono felice dei nuovi arrivati, ma penso che sarebbe stato importante l'arrivo di un sostituto di Kluivert, ma non è stato possibile. Restare senza un direttore sportivo per diversi mesi ha influenzato anche i nostri movimenti sul mercato. È una figura molto importante per costruire una squadra vincente in futuro. Le migliori non si costruiscono in due giorni, serve tempo". Infine una battuta sui tifosi: "Mi sento sempre molto amato - conclude -. In termini di passione e amore per il club da parte dei suoi sostenitori, la Roma vincerebbe sempre lo scudetto. Mi piacerebbe vincere un titolo perché se lo meritano".

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