Durante la conferenza stampa a margine dell'assemblea dei soci, il presidente della Juve è tornato sulla questione del presunto mancato rispetto del protocollo Covid di Ronaldo: "Alla Juve applichiamo quello federale, dovete chiedere al ministero". Poi sulla stagione 2019-2020: "Bilancio agrodolce. Tanti successi, ma anche delusioni inaspettate. Paratici è in scadenza, ma con lui e Cherubini parliamo già del prossimo ciclo. Con Sarri è mancata l'alchimia"
Giornata di assemblea dei soci e di tante parole per il presidente della Juventus Andrea Agnelli. Ma oltre al bilancio e alla rinnovata fiducia per il gruppo dirigenziale composto da Nedved, Paratici e Cherubini (il cui contratto scadrà comunque nel giugno 2021) uno degli argomenti forti della conferenza stampa successiva all'assemblea è stato senza dubbio la questione Cristiano Ronaldo, risultato positivo al Covid quando era con la propria nazionale ma oggetto insieme ad altri suoi compagni di un'indagine della procura della Figc per aver lasciato anzitempo il ritiro del JHotel dove la Juve era in isolamento a causa della positività di alcuni membri esterni dello staff bianconero. Vicenda commentata oggi anche dal ministro dello Sport Spadafora - che ha espresso le sue perplessità sul fatto che il portoghese avesse rispettato in pieno il protocollo del ministero della Salute.
Le parole di Agnelli e quelle di Spadafora
"Ha violato il protocollo? Sì, penso proprio di sì, a meno che non ci siano state autorizzazioni specifiche dell'autorita' sanitaria", le parole del ministro alle quali ha fatto seguito la replica del presidente della Juventus: "Io faccio il dirigente sportivo e applico il protocollo federale. Se poi uno viene preso a 150 chilometri all'ora dall'autovelox, io non so spiegarle perché l'autovelox era lì e perché funzionava. Bisogna chiederlo alle autorità competenti. Ronaldo non sarebbe dovuto andare in Nazionale? Non c'era motivo. Sono state dette inesattezze sulla bolla. Chi voleva poteva proseguire il periodo di isolamento fiduciario presso la propria abitazione. Dal momento in cui vanno a casa, sono liberi cittadini e possono fare quello che vogliono. I giocatori tengono molto alla nazionale."
La controreplica del ministro
Spadafora ha poi aggiunto all'Ansa: "A quel che risulta in merito al viaggio di andata è stata la stessa Juve a segnalare alla Asl che alcuni giocatori avevano 'rotto' l'isolamento fiduciario senza averne l'autorizzazione, tanto che il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Torino ha dichiarato di aver dovuto trasmettere in Procura i nomi".
"Sarri? Non si è creata alchimia. Ma resta un vincente"
Agnelli ha poi parlato anche di Maurizio Sarri, l’allenatore della Juve della passata stagione: "Di Maurizio ho un ottimo ricordo come persona. Ho scoperto una persona colta, con diversi interessi al di là del calcio che vive in maniera coinvolgente e sono estremamente felice che abbia vinto questo scudetto con noi. Credo che sia un’alchimia quella che si crea e che porta a superare ostacoli insormontabili, quello che è successo è che non si è creata alchimia con tutto l’ambiente. Sarri verrà ricordato come un allenatore vincente della Juventus".
"Il bilancio della stagione 2019-2020 è agrodolce"
"Il bilancio della stagione 2019-2020 è agrodolce, sia sul campo che fuori. Abbiamo ottenuto grandi risultati, ma anche delusioni inaspettate", ha affermato nel suo discorso Andrea Agnelli. "A livello finanziario abbiamo approvato un aumento di capitale da 300 milioni di euro, averlo fatto a gennaio ha posto le basi per una robustezza che non ci saremmo aspettati di dover utilizzare. Se penso al campo faccio i complimenti alla squadra e ai dirigenti: ritengo che il nono scudetto – per come è maturato, nelle condizioni nelle quali ci siamo trovati a giocare – non abbia avuto il giusto riconoscimento da parte nostra internamente, così come da tifosi e addetti ai lavori. Sono convinto che solo tra qualche anno ci renderemo conto di cosa hanno significato questi 9 anni”. Prima squadra, ma non solo: "Le donne hanno vinto ancora, un plauso va a Stefano Braghin che è il miglior dirigente di calcio femminile presente in Italia. L'Under 23 ha vinto la Coppa Italia e il merito è anche di Fabio Pecchia che ora non è più con noi".
"Finali perse ed eliminazione dalla Champions grandi delusioni"
Il presidente della Juventus analizza poi alcuni aspetti meno positivi: "Da un punto di vista sportivo ricordo anche le delusioni, con due finali perse – Coppa Italia e Supercoppa Italiana – che ci bruciano ancora e l'eliminazione agli ottavi dalla Champions League che non ci ha soddisfatto. Fuori dal campo mi piace citare i ricavi dalle sponsorizzazioni che hanno subito un aumento di 20 milioni rispetto all'anno precedente. E il fatto che il marchio della Juventus su Instagram sia diventato il primo marchio italiano superando Gucci ed è un segno della dimensione della Juventus per andare a sfruttare l'enorme platea che abbiamo", ha proseguito.
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"Covid? Per la prima volta fatturato calcio europeo in forte decrescita"
Agnelli ha analizzato gli effetti del Covid sul sistema calcio: "L'altro elemento sulla quale ci siamo concentrati e la gestione emergenziale riguardo al Covid. Va riconosciuto al mondo del calcio che ci sono 4000 persone con screening continuo, ogni positivo quindi viene isolato e non rappresenta più un pericolo, fattore estremamente decisivo che comporta un grande investimento dei club. I miei ringraziamenti vanno ai ministri competenti, al presidente federale che ci hanno permesso di individuare un protocollo per andare avanti. Marzo e aprile sono stati mesi intensi per capire come poter tornare a giocare. Esserci riusciti e aver completato i campionati principali è un grandissimo risultato e anche aver portato a termine le due competizioni europee principali. Non nascondo che c'è anche un interesse economico. Abbiamo delle stime più precise: gli impatti di questa situazione li avremo nell'autunno del 2021”. Crisi economica che ha influito anche in sede di calciomercato: “Tutti i mercati hanno perso una grossa fetta dei trasferimenti, tranne l'Inghilterra. In Italia abbiamo speso 700 milioni contro 1.2 miliardi. E' un effetto a cascata che va a impattare anche su campionati e leghe minori. Dopo 20 anni di continua crescita del sistema, per la prima volta il fatturato del calcio europeo è in forte decrescita. I problemi di tenuta più grandi però saranno nelle serie minori".
Cherubini nuovo Football Director bianconero
La Juve ha comunicato la nuova struttura organizzativa suddivisa in due due macro-strutture: l’Area Football e l’Area Business, Fabio Paratici resta in bianconero e sarà il coordinatore dell’Area Football, mentre Stefano Bertola si occuperà di quella Business. Federico Cherubini, braccio destro di Paratici, consolida il suo ruolo assumendo la carica di Football Director, a diretto riporto di Paratici che mantiene la responsabilità diretta della Prima squadra. ""Nella ristrutturazione della società abbiamo lasciato due aree, anziché tre: l'area Football affidata a Paratici mentre quella Business a Stefano Bertola. Cherubini diventa Football Director mentre io e Nedved ci divideremo i compiti su Area Football e Business. Gli obiettivi sono il perfezionamento della coesistenza tra le due aree e la promozione dei talenti in tutte le aree", ha aggiunto Agnelli.
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"Paratici e Cherubini in scadenza: con loro parliamo del prossimo ciclo"
Il numero uno della Juve ha parlato del futuro di Fabio Paratici: "Ha il contratto in scadenza a giugno così come Cherubini. Tutti coloro che hanno contratti federali in Juventus sono in scadenza. Stiamo parlando con loro del prossimo ciclo, il 2021-2024. Le nomine di oggi dovrebbero essere sufficienti. Godono della mia piena fiducia. Ognuno è felice di stare in Juventus. Insieme a loro stileremo le nuove sfide sportive. Nuovi dirigenti? È previsto l'arrivo di dirigenti apicali ma non nell'area sportiva".", ha ammesso Agnelli.
"Serve ricalibrare monte ingaggi, ma obiettivo è restare competitivi"
Capitolo investimenti: "Il Real Madrid quest'anno non ha comprato un solo giocatore, quello a cui bisogna ricorrere in assenza di risorse è l'aumento della creatività. Dovremo ricalibrare monte ingaggi e ammortamenti in questa situazione di crisi. Bisogna ripeto ricorrere alla creatività, individuare i talenti in fase diverse per arrivare a equilibrio ma tenendo alta la competitività, perché la Juve vuole continuare a vincere in Italia e rimanere competitiva in Europa".
"Pirlo? Aspettano solo di commentare qualche sconfitta"
"Playoff o necessità di cambiare format? Il protocollo che ci siamo dati, se applicato correttamente, è sufficiente per permetterci di finire la stagione senza intoppi. Non credo ci sia bisogno di rivederlo", ha aggiunto Agnelli. Che ha parlato così di Pirlo, nuovo allenatore bianconero: “Mi sembra che tutti aspettino di commentare un paio di sconfitte. Il nostro compito è quello di accompagnare con la nostra esperienza questo su percorso iniziale che sarà pieno di ostacoli. Siamo prima di tutto una squadra, dove il noi prevale sull’io sempre, ed è davvero bello. Io sono convinto che appena ne prenderemo uno, tutto il mondo cercherà di colpirci. Credo che questo sia il primo staff moderno che vedo, ognuno si muove con consapevolezza del proprio compito, questo è lo staff che tra dieci anni i campioni grandi come De Ligt avranno bisogno. L'accerchiamento? Questa è un'abitudine per il tifoso juventino". Pensiero sulla decisione su Juve-Napoli del Giudice sportivo: "Questa è una vicende dove noi siamo collaterali. Questo è qualcosa tra il Napoli e gli organi di giustizia, è qualcosa che non ci tocca".
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Caso Suarez: "Tante inesattezze, Juve è estranea"
Ultimo argomento, anche se primo in ordine temporale, quello del caso relativo a Luis Suarez e all’esame svolto a Perugia per ottenere il passaporto comunitario. "Le frasi riportate non corrispondono alle telefonate, sono frutto di un racconto distorto effettuato improvvidamente da personaggi tenuti all'osservanza del segreto istruttorio. L'indagine è in corso ed è coperta dal segreto come più volte ribadito dal procuratore Cantone. La Juve è estranea alla vicenda dell'esame di Suarez, che il giocatore ha deciso di affrontare nonostante la Juve avesse già comunicato la volontà di non tesserarlo", le parole del numero uno bianconero.