Ilicic: "Ho sentito il Covid sulla mia pelle, l'Atalanta mi è stata vicino"

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In occasione del Premio Dardanello a Josip Ilicic è stato assegnato il premio Premio Gasco come "vero baluardo di speranza nella triste primavera della terra bergamasca, colpita più di altre zone italiane dalla pandemia". Per lo sloveno è stata l'occasione di raccontare la sua esperienza: "Ho sentito il Covid sulla mia pelle. L'Atalanta mi è stata vicino"

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Quest'anno all'interno del premio nazionale Piero Dardanello, un riconoscimento è andato a Joseph Ilicic a cui è stato consegnato il "Premio Gasco" come - si legge nella motivazione - "vero baluardo di speranza nella triste primavera della terra bergamasca, colpita più di altre zone italiane dalla pandemia".  Per Ilicic è stata l'occasione di esprimere il suo stato d'animo, in collegamento con il direttore di Tuttosport Xavier Jacobelli: "Sinceramente sono senza parole. Una cosa del genere per me vale più di tutto. Questo è un premio non solo mio ma di tutta la squadra e Bergamo: abbiamo passato momenti molto difficili. Il Covid l’ho sentito anche sulla mia pelle. Spero possiamo uscirne tutti insieme il prima possibile"

"Lo dedico a chi sta soffrendo"

Ilicic ha poi proseguito con una dedica speciale per il premio ricevuto: "Vi ringrazio di cuore per il premio, è molto significativo non solo per me ma per tutti quelli che stanno soffrendo, lo voglio dedicare a loro. Per me deidcare un premio come questo è molto importante. Non è giusto vivere così, in questa situazione, soprattutto per la gente che lavora ventiquattro ore su ventiquattro. Spero veramente di cuore che tutto questo passi e che si possa ricominciare a vivere".

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