Juve-Napoli, respinto il ricorso: la sentenza conferma il 3-0 a tavolino
La Corte sportiva d'appello della Federcalcio ha respinto il ricorso del Napoli sulla vicenda della partita con la Juventus confermando il 3-0 a tavolino e il punto di penalizzazione in classifica per il club campano. De Laurentiis preannuncia il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni
Le motivazioni della Corte d’Appello Figc
- La mancata disputa non è dipesa da una causa di forza maggiore
- Palese violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità
- Preordinata volontà del Napoli di non disputare la gara
- Lo confermano la cancellazione alla vigilia del volo charter e l’annullamento dei tamponi
- Comportamento del Napoli teso a precostituirsi un “alibi”
- Il Napoli conosce bene protocolli, perché chiedere spiegazioni all’Asl?
- Altre società di A in analoghe situazioni hanno giocato regolarmente
Juve-Napoli, ecco perché si è arrivati a questa sentenza
Il Napoli prepara il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni
Il Comunicato del Napoli
Il confronto con gli altri casi in Serie A
L’annullamento del volo e dei tamponi
“Ciò che emerge è la preordinata volontà del Napoli di non disputare la gara - prosegue il documento - volontà, desumibile da diversi indizi, quali la reiterazione delle richieste di chiarimenti in ordine alle conseguenze derivanti dall’isolamento fiduciario del gruppo squadra, la cancellazione, fin dalla serata del giorno antecedente quello dell’incontro, che, peraltro, era in programma per la sera, del volo charter ma, soprattutto, l’annullamento della prenotazione dei tamponi che avrebbero dovuto effettuarsi, secondo le previsioni del Protocollo, nella giornata di svolgimento della gara”.
Perché il Napoli ha chiesto spiegazioni alla Asl?
Ancora dal documento della Corte d'Appello Figc: "La ragione per la quale una Società di calcio professionistico, ben consapevole del contenuto dei Protocolli federali in materia di gestione delle gare e degli allenamenti in tempo di COVID-19, per averli applicati più volte, debba chiedere lumi sulla loro applicazione alle Autorità sanitarie è difficile da comprendere".
La risposta della Asl al Napoli
“La mancata disputa non è dipesa da una causa di forza maggiore bensì da una scelta volontaria, se non addirittura preordinata – si legge ancora nelle motivazioni della sentenza della Corte d’Appello Federale -. Ne è prova il contenuto della documentazione, a iniziare dalla nota della ASL Napoli 1 inviata al Responsabile sanitario del Napoli il 2 ottobre 2020. In risposta a una mail relativa alla positività di due dipendenti veniva comunicato, in maniera chiara e inequivocabile, che la responsabilità nell’attuare i protocolli previsti dalla FIGC per il contenimento dell’epidemia in capo alla Soc. Napoli e pertanto quest’Azienda non ha alcuna competenza’”.
Le motivazioni
“Il fine ultimo dell’ordinamento sportivo è quello di valorizzare il merito sportivo, la lealtà, la probità e il sano agonismo. Tale principio - si legge nelle motivazioni della sentenza - non risulta essere stato rispettato, nel caso di specie, dalla Società ricorrente (Napoli, ndr), il cui comportamento nei giorni antecedenti Juventus-Napoli, risulta teso a precostituirsi, per così dire, un “alibi” per non giocare quella partita”.