Lukaku: "Eriksen? Se impara l'italiano tutto diventa più facile"

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L'attaccante sul suo compagno di squadra all'Inter dopo la sfida tra Belgio e Danimarca: "Christian ha tutto per essere un fuoriclasse e io voglio aiutarlo. A volte c'è bisogno di più tempo per ambientarsi, io sono stato fortunato a farlo subito. Sarebbe tutto più facile se imparasse bene l'italiano"

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"Eriksen ha tutte le qualità per diventare un fuoriclasse e voglio aiutarlo, ma se imparasse l'italiano diventerebbe tutto più facile". Dopo averlo affrontato e battuto nella sfida fra le loro nazionali, il belga Romelu Lukaku lancia un salvagente al compagno di squadra danese che nell'Inter sta facendo fatica a ingranare. "Ci sono calciatori che impiegano più tempo per adattarsi al calcio italiano. Io sono stato fortunato ad abituarmi velocemente - ha osservato Lukaku, intervistato dall'emittente danese Kanal 5 dopo la doppietta di testa nel 4-2 contro la Danimarca con cui il Belgio si è qualificato per le Final 4 di Nations League -. Eriksen ha ancora del lavoro da fare con la lingua. Se imparasse l'italiano, diventerebbe tutto più facile. Potrebbe comunicare meglio con i compagni e con l'allenatore, contribuendo maggiormente al lavoro di squadra".

I messaggi di Eriksen a Conte

Eriksen domenica scorsa aveva trovato due volte il gol, seppur su rigore, nella gara precedente di Nations League (quella vinta dalla sua Danimarca contro l'Islanda). Una  iniezione di fiducia, con la speranza di ripetersi anche in maglia nerazzurra. Nell'ultimo mese, il danese ha lanciato più volte dei messaggi ad Antonio Conte chiedendo più spazio. Il primo il 9 ottobre, quando dichiarò: "Non ho intenzione di starmene tutto l'autunno in panchina, né spero sia quella dell'allenatore". Il 15 ottobre, in occasione della precedente sosta per le Nazionali disse di essere felice con la Danimarca, "perché qui mi fanno giocare". Successivamente, il 30 ottobre, durante uno spazio per le domande dei tifosi organizzato dalla Federcalcio danese gli è stato chiesto perché giocasse così poco all'Inter. La sua risposta è stata secca: "Chiedete a Conte...". L'ultimo intervento, infine, c'è stato la settimana scorsa, all'inizio di quest'ultima sosta per le Nazionali. "Penso che tutti i calciatori vogliano giocare il più possibile. Non è mai divertente stare in panchina, ma è l'allenatore che decide chi gioca. Mentalmente, ovviamente, è dura", le parole di Eriksen. 

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I numeri

In questa stagione, il danese è sceso in campo in 5 delle 7 partite giocate in campionato, ma appena 3 volte da titolare (e venendo sempre sostituito). Sono 211 i minuti collezionati fino a questo momento in Serie A, senza né assist né gol. Due, invece, le apparizioni in Champions League: titolare e sostituito al 79' contro il Borussia Moenchengladbach, subentrato al 79' contro lo Shakhtar Donetsk e non utilizzato contro il Real Madrid. Anche in Europa 0 gol e 0 assist. Nella scorsa stagione, invece, dal suo arrivo nel mese di gennaio ha collezionato in totale 26 presenze, con 4 reti e 3 assist. Un solo gol in Serie A in 17 apparizioni, quello segnato contro il Brescia. Poi 2 reti in Europa League contro Ludogorets e Getafe e una in Coppa Italia contro il Napoli. 

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