Sassuolo-Milan 1-2, gol e highlights: la decidono Leao e Saelemaekers
Gran partita, specie nel primo tempo, del Milan che vince al Mapei contro il Sassuolo 2-1 e conserva il primo posto in classifica a +1 sull’Inter. Gara aperta dal gol-record di Leao che segna dopo 6”76 realizzando la rete più veloce della storia della Serie A. Il raddoppio lo firma al 26’ Saelemaekers su ennesimo assist di Hernandez. Nel finale accorcia Berardi. Rossoneri a quota 31, il Sassuolo resta a 23
SASSUOLO-MILAN 1-2 (Highlights - Pagelle)
1' Leao (M), 26' Saelemaekers (M), 89' Berardi (S)
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan (61' Muldur), Marlon, G. Ferrari, Rogerio (46' Kyriakopoulos); M. Lopez, Bourabia; Berardi, Traore (86' Obiang), Djuricic (57' Boga); Defrel (46' Caputo). All. De Zerbi
MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kalulu, Romagnoli, Hernandez; Tonali (46' Krunic), Kessié; Saelemaekers (79' Castillejo), Diaz (57' Hauge), Calhanoglu (86' Maldini); Leao. All. Pioli
Ammoniti: Berardi, Kessie, Calabria, Romagnoli
Un segnale importante lanciato al campionato dopo i due pareggi consecutivi con Genoa e Parma. Una vittoria su un campo difficile come quello di Reggio Emilia contro un avversario ambizioso come il Sassuolo. Il Milan non molla il primo posto e rilancia: il 2-1 maturato al Mapei è un segnale molto forte di compattezza, identità e qualità di una squadra ancora alle prese con le tante assenze degli uomini chiave, ma capace di gettare il cuore oltre l'ostacolo oltre che di manifestare un gioco efficace anche con i giovani. E' stata una bella gara a Reggio Emilia con un Milan dominante nel primo tempo e un Sassuolo migliore nella ripresa che ha, fino alla fine, cercato il pareggio. C'è da dire che il gol lampo realizzato da Leao (il più veloce nella storia della Serie A e dei top 5 campionati europei dopo 6"76) ha agevolato l'avvio dei rossoneri. La rete di Saelemaekers al 26' sembrava aver messo in ghiaccio il match, ma il gol su punizione trovato nel finale di gara ha acceso gli ultimi minuti nei quali la squadra di Pioli ha saputo difendersi e portare a casa un risultato preziosissimo.
Pioli ha rimescolato le carte nell'undici iniziale: Diaz vince il ballottaggio con Hauge, dentro ancora Tonali e Leao unica punta con Saelemaekers dal 1'. Scelte obbligate anche per De Zerbi che pensa alla staffetta Defrel-Caputo, schiera Traore e non Boga e al posto dello squalificato Locatelli inserisce Bourabia. L'avvio, è il caso di dirlo, è tutto del Milan: fischio d'inizio, Calhanoglu punta la porta del Sassuolo, lascia a Leao che fulmina Consigli dopo una manciata di secondi. Milan già in vantaggio. Il Sassuolo accusa il colpo, il Milan difende e riparte, gioca con qualità e segna con Calhanoglu ma la rete viene annullata dal VAR per un fuorigioco in avvio d'azione. Tuttavia la rete del raddoppio arriva al 26' quando Hernandez galoppa su tutta la fascia sinistra e serve in mezzo un gran pallone che Saelemaekers deve solo spingere alle spalle di Consigli. Con il 2-0 in tasca, il Milan cerca di non esporsi alle avanzate del Sassuolo, prova a controllare e a rendersi pericoloso. Le occasioni non mancano ma i portieri disinnescano bene.
Nella ripresa ci si attende la reazione dei padroni di casa. De Zerbi inserisce Caputo subito, successivamente Boga, Pioli lascia a riposo Tonali per un piccolo fastidio muscolare e inserisce Krunic. La trama della gara è chiara: il Sassuolo riversato in avanti e il Milan ad agire negli spazi concessi. Donnarumma deve intervenire su una bella conclusione di Bourabia e Consigli vola a parare un tiro del neo entrato Hauge. Il Milan sembra difendere senza grossi affanni, ma il Sassuolo comunque ci prova. Romagnoli stende Boga al limite dell'area: punizione che Berardi calcia trovando la deviazione di Hauge per il 2-1 che accende il finale. Milan chiuso all'indietro a difendere i tre punti e Sassuolo confusamente in avanti. La difesa rossonera regge, arrivano i tre punti che consentono al Milan di mantenere il primo posto in classifica con un punto di vantaggio sull'Inter.
Nella storia della Serie A a giorne unico (dal 1929/30), mai nessuna squadra imbattuta dopo le prime 13 partite ha terminato il campionato fuori dalle prime quattro posizioni della classifica.