L'esterno bianconero dopo la doppietta al Milan: "L'anno scorso ero meno continuo, quando arrivi alla Juventus invece ti chiedono sempre qualcosa in più, le responsabilità sono maggiori. Il gol di sinistro? Merito degli allenamenti con CR7 e Dybala, ci mettiamo lì a provare i tiri e i frutti si sono visti. Poi loro vedono cose che gli altri non vedono, non c'è niente da dire"
La Juventus non fallisce l'importante appuntamento per tornare prepotentemente in corsa per lo scudetto e batte il Milan per 1-3 a San Siro. Grande protagonista Federico Chiesa, autore di una doppietta e di una fantastica prestazione. L'esterno classe 1997 sta diventando sempre più importante per Andrea Pirlo: "L'anno scorso alternavo molto, quest'anno invece c'è maggior continuità nelle prestazioni, te lo spiegano i senatori quando arrivi alla Juventus – ha dichiarato lo stesso Chiesa a Sky Sport - Anche se non fai gol devi giocare bene per la squadra, devi dare tutto, è quello che poi ti fa arrivare a grandi livelli, i gol poi sono frutto di questo. Sono anche felice per il fatto che magari nel primo tempo, quando ci attaccavano, la squadra ha sofferto tanto e non si è mai disunita, abbiamo portato a casa un risultato corale e siamo veramente felici. Qui ti chiedono qualcosa di più, le responsabilità sono maggiori. Ma io sono sempre generoso in campo, cerco sempre di aiutare la squadra anche in fase difensiva".
"Gol di sinistro? Merito degli allenamenti con Dybala e CR7"
Il primo gol è arrivato grazie a un bellissimo diagonale di destro dopo uno scambio con Dybala, il secondo, invece, con una fantastica conclusione di sinistro dopo un'iniziativa personale. Varietà di conclusioni, frutto di tanto lavoro: "A fine allenamento ci mettiamo lì con Cristiano, Paulo e noi più giovani, io e Kulu, guardiamo, cerchiamo di rubare qualcosa – racconta Chiesa – Poi facciamo le sfide e alla fine il duro lavoro ha portato a qualcosa. Il primo gol? Quello che mi chiede Pirlo è di scaricare il pallone o di provare l'uno contro uno, cioè creare superiorità numerica, e poi buttarmi col tempismo giusto negli spazi. Poi giocatori come Dybala, Cristiano Ronaldo vedono cose che gli altri non vedono, non c'è niente da dire".