Inter-Juventus, Conte: "Siamo di nuovo credibili, ma una rondine non fa primavera"

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L’allenatore nerazzurro ha commentato senza sbilanciarsi la vittoria sulla Juve: "Il gap c’è ancora, ma stiamo lavorando nel modo giusto e i frutti stanno arrivando. Sono soddisfatto di aver ridato credibilità all’Inter in Italia e in Europa. Le questioni societarie ci interessano, dire il contrario sarebbe una bugia"

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Antonio Conte è soddisfatto, dopo il successo con la Juventus, ma non vuole euforia. "Sicuramente per vincere con una squadra così è un parametro importante, bisogna fare una partita che sfiora la perfezione e ne abbiamo fatta una buonissima. Una rondine non fa primavera, vincere contro la Juve di Cristiano Ronaldo e altri grandi campioni però ci dà consapevolezza" ha detto nell’intervista concessa a Sky Sport al termine della partita. "La soddisfazione è aver giocato la gara che avevamo preparato. Sono contento per la squadra perché sono partite che devono dare autostima, che indicano che la strada è giusta e sta dando frutti importanti. I ragazzi sapevano che per noi la Juve è un riferimento, domina da 9 anni e gli vanno fatti i complimenti per come hanno lavorato in modo eccezionale finora. Per me esiste sempre un gap, ma dico anche che tante altre squadre stanno lavorando nella direzione giusta per ridurlo" ha proseguito l’allenatore. La classifica vede l’Inter in testa, in attesa del Milan che scenda in campo a Cagliari: "Noi favoriti per lo scudetto? Allora se avessimo potuto fare il mercato ad agosto e adesso, saremmo stra-favoriti".

La questione societaria

Al di là dei fatti di campo, è un periodo delicato per l’Inter da un punto di vista societario, con la proprietà attuale che potrebbe lasciare spazio a nuovi investitori. "Non possiamo dire che non ci interessi perché sarebbe una grossa bugia. Al tempo stesso sono stato chiaro anche con i giocatori: noi dobbiamo pensare a lavorare, cercare di rendere orgogliosi i tifosi facendo del nostro meglio e poi vediamo. Mi auguro che la situazione si risolva nel migliore dei modi. Sapevo già da agosto che c'erano delle problematiche che continuano ad esserci, ma spero che tutto vada per il meglio dell'Inter" ha spiegato Conte.

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L’Europa e la mentalità

L’Inter è scesa in campo con l’atteggiamento giusto, per una sfida così: "Dobbiamo imparare a sentire il sangue e ammazzare calcisticamente l'avversario, come ha fatto la Juventus l'anno scorso in tutte e due le sfide. Siamo solo all'inizio, ci servono delle conferme, ma sono contento visto il parametro che abbiamo affrontato, considerando anche non avevo vinto con la Juve da allenatore, perdendo meritatamente". In generale, questo ha permesso di vedere una squadra che Conte ha definito "credibile": "È la più grande soddisfazione per me. Dopo un anno e mezzo di lavoro la squadra ha di nuovo credibilità a livello nazionale e internazionale considerando anche la finale di Europa League, l'eliminazione in Champions è una ferita ancora aperta che ci brucia perché potevamo sicuramente fare di più. Bastava un gol allo Shakhtar per qualificarci. Ma la squadra sa che certe ferite bisogna rimarginarle e si fa col lavoro, affinché non accada più quello che è successo".

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Rispetto per la Juventus

Le difficoltà incontrate finora dalla Juventus lasciano intravedere la fine del ciclo che ha visto i bianconeri vincere gli ultimi nove campionati. "I cicli iniziano e finiscono se non sei bravo a rinnovarti, invece la Juve è stata molto brava, mantenendo un'ossatura importante con giocatori come Buffon, Chiellini e Bonucci, che danno spessore e senso d'appartenenza. Hanno lavorato in modo ottimo. Hanno aggiunto Morata, Kulusevski, McKennie, Arthur e Chiesa, significa che c'è una visione e con persone competenti in società. Hanno fatto un lavoro incredibile per aver dominato per 9 anni in Italia, provo un grande rispetto" ha concluso Conte

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