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Conte espulso, la ricostruzione del battibecco con l'arbitro Maresca: "Sempre tu". VIDEO

Serie A
©Getty

Tensione nel finale e dopo il triplice fischio di Udinese-Inter. Furia Conte, espulso assieme ad Oriali, nei confronti dell'arbitro Maresca: "Sei sempre tu". Poi il battibecco continua nel tunnel. L'allenatore nerazzurro poi spiega a Sky: "Poco recupero, per questo ho protestato"

CONTE: "MARESCA? POCHI 4' DI RECUPERO" - UDINESE-INTER, GLI HIGHLIGHTS

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Momenti di alta tensione al termine di Udinese-Inter, finita 0-0. Dopo il triplice fischio c’è stato un vero e proprio parapiglia, con i giocatori e lo staff nerazzurro che al momento dell’uscita dal campo hanno protestato nei confronti dell’arbitro Maresca che ha più volte replicato affermando "dovete accettare quando non riuscite a vincere" proprio nei riguardi della squadra nerazzurra. Scintille anche nel tunnel che portava negli spogliatoio, con Antonio Conte – espulso al 90’ – che ha protestato in maniera molto vibrante con l’arbitro: urla e un confronto molto accesso tra i due, che non se le sono sicuramente mandate a dire.  Al fischio finale, cartellino rosso anche per il dirigente dell’Inter Lele Oriali, che ha protestato così come Conte.

I motivi delle proteste nerazzurre

Nel finale di gara Conte ha protestato con Maresca per un fallo fischiato alla sua squadra: a quel punto l'arbitro campano ha ammonito l’allenatore nerazzurro, che ha proseguito la protesta e provocato il rosso. "Sempre tu, anche alla Var, sempre tu", ha urlato Conte all'indirizzo di Maresca, prima di rientrare nello spogliatoio. Conte che ha non ha sicuramente gradito i 4 minuti di recupero assegnati dall’arbitro, ma tutta la panchina nerazzurra ha protesto in più occasioni per il mancato secondo giallo nei confronti di Arslan, poi sostituito da Gotti.

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Conte: "Poco recupero, per questo ho protestato"

Nel post partita, ai microfoni di Sky Sport, Conte ha commentato così l’episodio del suo allontanamento dal campo: "Alla fine c’è stata la mia espulsione, penso che un po’ più di recupero poteva venire accordato. Ho protestato per questo e l’arbitro mi ha prima ammonito e poi mandato via, non eravamo d’accordo sul minutaggio del recupero. Credevo fosse troppo poco per quanto si è giocato nel secondo tempo e per le situazioni che si sono create. 4 minuti mi sono sembrati pochi, ma l’arbitro deve prendere decisioni e noi dobbiamo accettarle anche se a volte non si è d’accordo", le parole dell’allenatore dell’Inter. Che con il pareggio contro l’Udinese non è riuscita del tutto ad approfittare del passo falso del Milan, battuto in casa dall’Atalanta: "Noi dobbiamo comunque pensare a noi, non dobbiamo pensare al Milan che non ha vinto. Cerchiamo di migliorare noi in quello che stiamo facendo e penso ci siano dei margini di crescita". L’allenatore nerazzurro è entrato poi nello specifico della gara con l’Udinese: "Oggi secondo me potevamo essere più precisi, è mancata la qualità nell’ultimo passaggio che è fondamentale: in questo possiamo e dobbiamo migliorare per poter avere l’ambizione di lottare fino alla fine per qualcosa di importante. Serve sia la qualità dell’ultimo passaggio che riempire l’aria".

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"Noi protagonisti, nonostante le difficoltà"

Inter che martedì affronterà il Milan in Coppa Italia, poi alla quarta giornata del girone di ritorno ci sarà una nuova sfida contro i rossoneri ma in Serie A: "Il campionato offre qualcosa di importante anche a livello societario, economico. Riuscire a vincere lo scudetto, entrare in Champions League, diventa importante per il club rispetto alla Coppa Italia che è un trofeo che rispettiamo, come si è visto a Firenze. È inevitabile che faremo delle valutazioni, vedremo chi ha recuperato, chi ha qualche acciacco, chi merita di avere un po’ di spazio: nessuno sottovaluterà il derby di Coppa Italia, cercheremo di vincere come sempre. Non ci poniamo dei limiti, ma bisogna fare i conti e cercare di trovare la giusta quadra", ha affermato Conte. L’allenatore nerazzurro ha tracciato un bilancio sul girone d’andata della sua squadra: "Noi cerchiamo di lavorare e dare sempre il massimo di noi stessi. Tra le tantissime difficoltà che abbiamo avuto quest’anno, stiamo recitando un ruolo da protagonisti. La storia del club merita questo. Ora c’è tutta la seconda parte di stagione da giocare, ma quanto fatto nell’ultimo anno e mezzo è qualcosa di bello nonostante le difficoltà che a volte non si percepiscono", ha concluso Conte.