Atalanta, senza il Papu Gomez più equilibrio e più punti. Ma l'attacco dipende da Ilicic

l'analisi

La squadra di Gasperini ha ripreso a volare e lo ha fatto da quando si è sancita la rottura con Gomez: con Pessina al suo posto l'Atalanta è più equilibrata e registra una media punti e gol migliore. Ma senza il Papu i bergamaschi sono 'costretti' ad aggrapparsi più a Ilicic per fare bene in zona offensiva

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L'avventura a Bergamo è ormai ai titoli di coda. Gomez si trasferirà a breve al Siviglia, dove potrà continuare a giocare la Champions, mentre l'Atalanta dovrà inseguire l'obiettivo di arrivare tra le prime 4 - per il terzo anno consecutivo - senza colui che, fino a poche settimane fa, è stato il suo capitano. Una soluzione 'alternativa' che Gasperini ha adottato già da un po' di tempo, ovvero da quando si è sancita la rottura definitiva con il giocatore argentino.

I numeri dell'Atalanta con e senza Gomez

I fatti, almeno finora, stanno dando ragione all'allenatore: pur con una partita in meno (9 senza il Papu in campo, 10 quelle con lui protagonista) i bergamaschi hanno ottenuto, infatti, due vittorie in più (6 contro 4) e restano ad oggi imbattuti (0 sconfitte contro le 3 precedenti). È aumentata dunque la media punti - passata da 1.5 a 2.3 -, ma non solo. Da quando Gasp ha fatto a meno del suo 'tuttocampista' la Dea ha migliorato anche la sua media realizzativa e delle reti incassate: con Gomez fuori l'Atalanta vanta una media di 2.8 gol fatti a match (con l'argentino si attestava a 1.9) e 0.7 gol subiti (prima era a 1.7).

Pessina l'equilibratore

Sebbene la qualità dell'ex Metalist non sia in discussione, è proprio il ruolo e l'equilibrio in campo il punto fondamentale che lo ha portato al progressivo scollamento con il suo allenatore. "La scelta è stata dettata dal fatto che io avessi bisogno di provare un altro tipo di squadra: stavamo soffrendo e in quel momento magari Gomez non si adattava" aveva spiegato Gasperini, ricevendo - tramite social - la risposta dell'argentino attraverso dei video in cui si sottolineava la fase di ripiegamento difensivo messa in pratica dallo stesso. Con il Papu fuori dai giochi, il mister dei bergamaschi ha optato per Pessina al suo posto e i risultati si sono visti: il classe '97 ha garantito ai suoi più copertura e meno rischi, grazie al maggior pressing e a un costante raddoppio. Situazione tattica ben evidenziata in occasione dell'ultima trasferta vittoriosa in casa del Milan, quando ha 'neutralizzato' per tutta la partita il lavoro di Tonali in cabina di regia senza lasciargli mai spazio. Titolare 10 volte nelle ultime 12 giornate, con lui in campo la Dea non ha mai subito più di un gol nella stessa partita.

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©Fotogramma

L'imprescindibilità di Ilicic

Un addio a cuor leggero? Non proprio, visto che Pessina in campo offre più equilibrio ma meno fantasia rispetto a Gomez. Una differenza già messa in chiaro dai numeri realizzativi dei due: l'ex Verona ha segnato un gol e un assist, mentre il n° 10 è a quota 4 reti e 2 assist (oltre al gol e ai due passaggi vincenti firmati in Champions). La carenza di dribbling e la possibilità di porsi in condizione di superiorità numerica - che garantiva l'argentino - è stata soppesata finora dalle straordinarie prove di Josip Ilicic, tornato ai livelli di un tempo e sempre più decisivo nelle ultime settimane. Non sempre, tuttavia, lo sloveno potrà mantenere gli stessi standard di prestazione: un leggero calo di forma, unito all'assenza del Papu, potrebbe comportare qualche problema alla fase offensiva dell'Atalanta. Una possibilità messa in pratica già nella sfida di Udine quando, con Ilicic inizialmente in panchina e gettato nella mischia solo a inizio ripresa, la Dea non è andata oltre l'1-1.

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