I nerazzurri calano il poker a San Siro e ristabiliscono le due lunghezze di ritardo dal Milan capolista. Contro il Benevento sblocca un autogol sfortunato di Improta dopo solo sette minuti. L’Inter va poi vicina al raddoppio con Hakimi e Lautaro, mentre nella ripresa un tiro deviato di Eriksen colpisce la traversa. Il bis lo firma l’argentino con il mancino, poi si scatena Lukaku che, tra il 67’e il 78’, realizza la doppietta personale e chiude sul 4-0
INTER-BENEVENTO 4-0 (Highlights - Pagelle)
7' aut. Improta, 57' Lautaro Martinez, 67', 78' Lukaku
L’Inter ritrova subito il feeling con la vittoria in campionato e risponde al successo pomeridiano di Milan e Juve. La squadra di Conte – stasera assente per squalifica e sostituito da Stellini – batte con un rotondo 4-0 il Benevento e torna a -2 dalla vetta della classifica. Una prestazione dominante, non tanto per la mole di gioco creata quanto per la solidità mostrata dietro, con nessun tiro concesso agli avversari. A guidare i nerazzurri nel primo tempo con le sue geometrie è colui che sembrava inizialmente destinato a partire, Eriksen, ripresentato dal primo minuto nel match di San Siro dopo il gol-qualificazione nel derby di Coppa Italia. Da un suo calcio da fermo arriva anche l’autorete di Improta in avvio di gara che regala il vantaggio ai padroni di casa, poi è il solito Barella a trascinare i suoi con uno straordinario temperamento. Nella ripresa ci pensa Lautaro – impreciso nella prima frazione di gioco – a segnare il raddoppio, mentre nell’ultimo quarto di gara si scatena Lukaku, fin lì meno incisivo rispetto alle altre partite. Il belga segna il 3-0 su errore del portiere e poi cala il poker con un destro che gli vale la doppietta.
Lautaro torna al gol, Lukaku fa doppietta: poker nerazzurro
Conte (squalificato, in panchina c’è Stellini) ripropone il tandem offensivo Lautaro-Lukaku, con a centrocampo una maglia da titolare per Eriksen, affiancato ai lati da Barella e Gagliardini. Sulla sinistra c'è Perisic, in difesa Ranocchia prende il posto di De Vrij. Filippo Inzaghi si schiera a specchio, con il 3-5-2, e si affida in attacco a Caprari e Lapadula. Gli esterni di centrocampo sono Depaoli, nuovo arrivo, e Improta, mentre Caldirola completa il terzetto difensivo con Glik e Barba. L’Inter cerca di prendere subito il comando del gioco e dopo solo sette giri di orologio trova il vantaggio, quasi per caso. Eriksen batte una punizione in mezzo, Improta va per allontanare col mancino ma colpisce con l’altra gamba e beffa sfortunatamente il suo portiere. Il Benevento cerca di reagire subito con una bella palla scoperta per Lapadula, fermato da dietro da Ranocchia. Il centravanti si lamenta per il contatto, ma l’arbitro giudica tutto regolare. La prima mezz’ora passa senza ulteriori particolari sussulti, poi da un altro lancio di Eriksen nasce il pericoloso inserimento di Hakimi che, di testa, manda a lato. Poco dopo è Lautaro a costruirsi due buone opportunità: nel primo caso calcia male e non trova lo specchio, successivamente fallisce il controllo e perde il tempo della conclusione.
A inizio ripresa il protagonista è sempre Eriksen, il cui mancino dalla distanza è deviato da Glik e sbatte sulla traversa. L’Inter insiste e prima dell’ora di gioco segna il 2-0. Lo realizza Lautaro, fortunato nel rimpallo ma poi rapido e letale col mancino da terra che trafigge Montipò. Un gol pesante che mette fine al digiuno delle ultime settimane e gli consente di volare in doppia cifra in campionato. A questo punto il Benevento lascia mentalmente il campo e concede facilmente la terza rete ai nerazzurri. Il portiere sbaglia il passaggio con i piedi e Martinez lo intercetta, ‘accomodando’ per il mancino facile di Lukaku. Il belga si ingolosisce e dieci minuti dopo mette a segno anche la doppietta. Questa volta il suggerimento lo produce Sanchez, appena entrato al posto del Toro, che pesca l’ex United sul filo del fuorigioco: controllo e destro basso a incrociare che consegna i titoli di coda sul 4-0 finale. Partita chiusa e Milan riavvicinato, in attesa della sfida alla Juve in Coppa Italia.
TABELLINO
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar (73' De Vrij), Ranocchia, Bastoni; Hakimi, Barella (64' Vidal), Eriksen, Gagliardini (80' Sensi), Perisic; Lukaku (80' Pinamonti), Lautaro Martinez (73' Sanchez). All. Stellini (Conte è squalificato)
BENEVENTO (3-5-2): Montipò; Glik, Caldirola (60' Pastina), Barba; Depaoli, Hetemaj, Viola (60' Schiattarella), Ionita (70' Tello), Improta (70' Foulon); Caprari (76' Insigne R.), Lapadula. All. Inzaghi F.
Ammoniti: Caldirola, Depaoli
Lautaro Martínez è il giocatore più giovane tra quelli in doppia cifra in questa Serie A e il quarto più giovane nei top-5 campionati europei 2020/21
Lautaro Martínez ha realizzato otto reti in 14 presenze contro squadre neopromosse in Serie A
48' - Il danese conclude col mancino dalla distanza e trova la deviazione di Glik che manda la sfera sulla traversa: sulla ribattuta arriva il gol di Lautaro che, però, è in fuorigioco
Le squadre rientrano in campo per il secondo tempo
Per la seconda volta nella sua storia in Serie A il Benevento ha chiuso un primo tempo senza realizzare alcun tiro – la prima nell’ottobre 2017 vs Cagliari