L'allenatore della Fiorentina alla vigilia della partita contro la Roma: "Non siamo la vittima sacrificale, ho sentito il presidente ed è deluso. Ora sta a me e alla squadra dare di più. Fonseca sta facendo un grandissimo lavoro". il patron viola telefona alla squadra: "Ho investito molto e ho sempre difeso tutti ma non so fino a quando potrò farlo se le cose continueranno cosi"
"Ho sentito Commisso arrabbiato e deluso: ci siamo detti che si dicono tra un presidente e un allenatore. Abbiamo rimarcato che occorre dare di più, è mia responsabilità motivare ancora di più questa squadra. Si tratta di una persona che arriva dall'altro capo del mondo e vuole far diventare grande questa squadra e questa città". C'è determinazione nelle parole di Cesare Prandelli alla vigilia della partita di campionato che vedrà la Fiorentina ospitare mercoledì sera (diretta su Sky Sport Serie A) la Roma al Franchi. L'allenatore ha commentato in conferenza stampa anche la telefonata fatta alla squadra dal patron viola, che ha definito quella contro i giallorossi "come una grande occasione di riscatto da affrontare con il giusto atteggiamento, giocando con il cuore, nel rispetto della maglia e cercando ad ogni costo di fare risultato".
Commisso: "Non so fino a quando potrò difendere tutti"
Commisso ha anche voluto ricordare che da quando è alla guida della Fiorentina non ha mai conquistato neppure un punto contro le formazioni romane. "Nelle difficoltà comunque si migliora, ma l'entusiasmo non lo ha perso" assicura l'allenatore sul patron viola. "Sono sempre vicino, ho investito molto e ho sempre difeso tutti - ha aggiunto Commisso - ma non so fino a quando potrò farlo se le cose continueranno cosi".
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Prandelli: "Ogni gara ora vale la stagione"
Il recente passato per la Fiorentina è rappresentato dal ko contro l'Udinese dello scorso turno. "Nel calcio ogni tre giorni passi da una situazione paradossale ad una rinascita - spiega Prandelli - ora servono rapporti chiari e sinceri: bisogna lottare fino alla fine pensando che sia la gara più importante della stagione". Con un atteggiamento da cambiare: "Contro la Roma non dobbiamo andare in campo pensando di essere la vittima sacrificale - sottolinea Prandelli - le difficoltà le devi superare e non subire. La reazione ci deve essere sono certo che la motivazione in certi frangenti possa avere la meglio sugli aspetti tecnici".
"Fonseca sta facendo grandissime cose a Roma"
Parole di elogio invece per il collega Paulo Fonseca. "A Roma c'è un allenatore che, sta facendo grandissime cose andando per la propria strada - evidenzia Prandelli - si è adattato alle caratteristiche dei suoi giocatori e li ha messi in campo in modo molto preciso. Ha anche dettato il passaggio alla difesa a tre, ma il sistema di gioco ha un senso quando difendi, non quando attacchi". Idee chiare per affrontare i giallorossi: Dobbiamo pensare di essere molto molto compatti, se saremo larghi possiamo soffrire. Se hai una mentalità molto propositiva, nel momento in cui riconquisti la palla puoi creargli dei problemi".
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"Kokorin? Platini ci ha messo sei mesi a capire la A"
Diversi i calciatori dai quali Prandelli si aspetta risposte sul campo. Ribadita la fiducia in Callejon ("Ne ho tanta, ma di lui non voglio parlare sempre"), non è escluso il ritorno tra i titolari di Amrabat, escluso a Udine. "Quando uno ha determinazione deve dimostrare di valere la maglia da titolare" è il messaggio dell'allenatore. Che usa un paragone per spiegare i tempi di ambientamento di Kokorin: "Faccio sempre un esempio quando mi chiedono questo: Platini ci ha messo sei mesi a capire il calcio italiano, Kokorin ha indiscusse capacità tecniche ma bisogna dargli il tempo. Ci vuole tempo per integrare un giocatore che non conosce il calcio italiano".