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Inter, Eriksen: "Non volevo scappare, ora mi sento in ripresa"

Serie A
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Il danese racconta all'emittente danese TV2 Sport il percorso di crescita che lo ha portato a diventare un titolare nell'Inter di Conte: "La punizione segnata nel derby mi ha aiutato, da lì sono migliorato di partita in partita. È stato l’anno più duro e impegnativo della mia carriera, ma ora è un ottimo momento per me"

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Soltanto pochi mesi fa, il destino di Christian Eriksen sembrava lontano dall’Inter. Le difficoltà di inserimento nel gioco di Antonio Conte sembravano insormontabili e il giocatore così era stato messo sul mercato. Poi è arrivata la svolta: quella punizione segnata nel derby di Coppa Italia dello scorso 26 gennaio. "Sono stato fortunato, da lì tutto è migliorato di partita in partita, penso che abbia aiutato soprattutto nel modo in cui le persone guardavano le cose dall'esterno: hanno avuto la prova che possono ancora giocare bene e tirare le punizioni, se c'è l'opportunità di farlo. Sono contento che sia andata così" ha raccontato Eriksen all’emittente danese TV2 Sport. Che poi ha spiegato come l’ipotesi di andare via non fosse un gesto di resa: "Non volevo scappare in qualche modo, volevo davvero lottare per il mio posto, cosa che ho sempre dovuto fare. Ero sicuro che se fosse arrivata la mia occasione, probabilmente avrei provato a coglierla".

Eriksen: "Mi sento in grande ripresa"

"È stato l'anno più duro e impegnativo, con alti e bassi - ha detto Eriksen, quando ha riflettuto sul 2020 - mi sento come se fossi in grande ripresa. È stato difficile mentalmente. Sono venuto per giocare a calcio, quando non mi è stato permesso di farlo è stato fastidioso. Fuori dal campo sono stato benissimo, Milano è una bella città e la mia famiglia si trova bene. È solo il campo che mi mancava". Il momento favorevole non deve però rappresentare un punto d’arrivo. "C'è ancora tanto da dimostrare, ho scoperto come vada veloce il calcio. Lo vivo davvero giorno dopo giorno, poi vedremo cosa ci riserva il futuro. Essere un giocatore dell'Inter è sempre stato divertente e piacevole, ma ovviamente è più bello se giochi di più. E ora è un ottimo momento per essere nerazzurro" ha concluso il danese.

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