L'allenatore rossonero nel post partita: "Ci siamo incasinati da soli, ma era importante vincere. Ibra mi ha detto di non aver offeso l'arbitro. Tomori ci sta dando soddisfazioni". E su Donnarumma: "Il mio consiglio è di restare, perché il Milan è un top club in tutto e per tutto. Stiamo costruendo qualcosa"
"Tre punti delicati". A dirlo è Stefano Pioli, dopo la sofferta vittoria col Parma che vale moltissimo in ottica corsa Champions: "Sapevamo di non aver giocato da Milan contro la Samp, e oggi volevamo dimostrare che sappiamo fare meglio. Ci siamo incasinati da soli, ma era importante vincere". Un successo diventato complesso dopo il rosso a Ibra: "Mi ha detto di aver discusso con l'arbitro, e che la discussione è durata un po' di tempo - ha affermato Pioli -, ma mi ha anche detto di non avergli mancato di rispetto e soprattutto di non averlo offeso. Mi ha riferito l'ultima frase detta a Maresca: 'Allora non ti interessa quello che dico io?' ". E sulla corsa per la Champions: "La quota 75 punti potrebbe essere quella giusta, ma ce la stiamo giocando con altre capaci di vincerne tante da qui alla fine. Forse ci siamo persi troppo a pensare al futuro, alla partita appena giocata o ad altre situazioni. Bisogna sempre rimanere concentrati solo sulla sfida in arrivo. C'è ancora tanto da fare".
"Tomori ci sta dando soddisfazioni"
Leao ha poi chiuso i giochi nel secondo tempo, per l'ennesima vittoria in trasferta. "È strano questo rendimento, non essendoci tifosi le partite sono molto simili sia in casa che in trasferta, ma quello che conta è la media punti, vogliamo riportare il Milan in Champions, e serve superare squadre molto forti. Quello è l'obiettivo. Tomori? La mia volontà e quella dell'area tecnica è chiara sulle soddisfazioni che ci sta dando questo ragazzo. Senza nulla togliere agli altri nostri ottimi centrali, la volontà credo sia quella di confermarlo. Tecnicamente non si discute".
"Il mio consiglio a Donnarumma è di rimanere"
Sempre in tema mercato c'è anche la questione rinnovo Donnarumma. Se Pioli dovesse dargli un consiglio da padre? "Gigio è molto più giovane dei miei figli, io sono già nonno (ride, ndr). Gli consiglierei di rimanere perché il Milan è un top club in tutto e per tutto. Perché stiamo costruendo qualcosa. I miei giocatori non sono ancora dei vincenti, ma stanno combattendo per tornare a vincere".