Sabatini svela: "Allegri-Roma? C'era la firma, ma Max non ha onorato il contratto"

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L'ex dirigente giallorosso, oggi al Bologna, ammette a Rete Oro: "Allegri non ha onorato il contratto che aveva firmato con la Roma. I Friedkin non mi convincono. Confermerei Fonseca, ma non avrei mai tolto la fascia a Dzeko"

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Max Allegri e la panchina della Roma, una storia sfumata sul più bello, nonostante una firma già siglata sul contratto. L’ammissione arriva direttamente da Walter Sabatini, oggi coordinatore dell'area tecnica del Bologna (avversario domenica della Roma), ma in passato dirigente giallorosso: "Se ho fatto firmare un contratto ad Allegri che doveva vincolarlo alla Roma anni fa? Non lo ha onorato. Ad Allegri gli avevo consigliato di lasciare il Milan e venire a Roma. Poi non è venuto, è andato alla Juventus e la Roma si è riorganizzata con altri tecnici come Garcia e Spalletti", ha ammesso Sabatini nell’intervista rilasciata al Tribunale delle Romane, programma del canale Rete Oro. Il dirigente svela i motivi che lo hanno spinto a interrompere la sua avventura con la Roma: "Non avevo più un dialogo costruttivo con Pallotta. In quella fase l'entusiasmo era meno accentuato. Forse avremmo dovuto aiutarlo dall'interno. Ma Roma non è una città raggirabile, è troppo generosa. Io non raggiravo nessuno, mi confrontavo con tutti".  

"I Friedkin non mi convincono. Confermerei Fonseca"

L’attuale coordinatore tecnica del Bologna esprima poi un pensiero sulla Roma attuale: "La proprietà dei Friedkin non mi convince perché non li ho sentiti parlare. Il silenzio è d'oro, ma non a Roma. Il nuovo proprietario della Roma dovrebbe confrontarsi con i tifosi Roma è una piazza alla quale vanno date spiegazioni e alla quale vanno raccontati i progetti. Sento questo silenzio alla Roma che non è corretto verso la città. Il tifoso della Roma è appassionato". Pensiero poi su Tiago Pinto e Fonseca: "Tiago Pinto non è un mio collega, faceva altro nel Benfica. Se ritengono che possa fare il triplo ruolo di organizzatore, scouting e direttore sportivo va bene. Ma un frontman deve servire in una piazza come Roma. Se confermerei Fonseca? Per quello che ho visto alla Roma sì, ma non so bene le diatribe interne e ciò che succede nella Capitale".

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"Non avrei mai tolto la fascia a Dzeko"

Pensiero sulla vicenda Dzeko: "Non avrei mai tolto la fascia a Dzeko, ma è una decisione interna. Dzeko non può aver fatto una cosa talmente grave da essere degradato, è un grande professionista e l'ha fatto vedere anche contro l'Ajax", ha ammesso Sabatini. Che ha concluso tornando sulla fine della sua avventura in giallorosso: "In quel momento alla Roma c’erano almeno tre centri di pensiero. A quel punto non potevo accettare pensieri che si liberavano nell'aria. Baldini? Come persona fisica era un investimento, ma nel ruolo che gli aveva ritagliato Pallotta non andava bene. Non esiste parlare con un presidente che aveva un suggeritore. Non esiste in nessuna azienda. Il ruolo di Baldini era nefasto, e Franco Baldini lo sapeva. Io non sono un acchiappafantasmi, sono un uomo di calcio".

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