Percassi: "Principi Superlega sbagliati, ma mai chiesta esclusione Milan, Inter e Juve"
atalantaL'amministratore delegato nerazzurro è intervenuto sul progetto della Superlega: "E' un'idea fondata su principi sbagliati, ma mai l'Atalanta ha richiesto l'esclusione di Juventus, Inter e Milan dal campionato italiano. Sosteniamo concetti di meritocrazia, ogni città deve essere rappresentata e tutti meritano rispetto"
Prima della consueta conferenza stampa alla vigilia di Roma-Atalanta di Gian Piero Gasperini, è intervenuto Luca Percassi. L'amministratore delegato nerazzurro ha voluto chiarire la posizione del club nei confronti delle squadre organizzatrici della Superlega: "Il calcio è dei tifosi. Ma è una falsità assoluta che l'Atalanta abbia mai voluto chiedere l'esclusione dalla serie A delle tre italiane aderenti alla Superleague, che comunque si fonda su principi sbagliati. Milan, Inter e Juventus sono società importantissime per il calcio italiano. Noi abbiamo aderito fin da subito al comunicato dell'Uefa di domenica e già come consigliere di Lega mi ero espresso nella riunione straordinaria. Errare è umano e i vari club stanno tornando sui loro passi. Ogni città deve essere rappresentata e tutte le componenti meritano rispetto, anche il Cagliari o il Benevento. Come Atalanta riteniamo che i valori della meritocrazia siano le fondamenta democratiche dello sport e del calcio in particolare. Il sogno di un club, dei suoi tifosi, dev’essere sostenuto da basi solide, etiche ed economiche. Le recenti parole del Presidente dell’UEFA Aleksander Ceferin certificano il lavoro di questa società. “Le competizioni UEFA hanno bisogno delle storie di squadre come Atalanta, Celtic, Rangers, Dinamo Zagabria, Galatasaray. Abbiamo bisogno di questi club, la gente deve sapere che tutto è possibile, che tutti hanno un’occasione di vincere. I grandi club di oggi non sempre lo sono stati e non c’è garanzia che lo saranno in futuro. Il calcio è dinamico e imprevedibile. Questo lo rende un gioco così tanto bello”. Queste parole non sono un punto di arrivo per l’Atalanta ma uno stimolo maggiore per condividere valori sportivi, etici ed economici. L’Atalanta, nel rispetto dei valori storici che ciascun club ha, ritiene di sostenere concetti meritocratici e solidali. Il sogno deve rimanere vivo, questo il concetto".
"Da questo scossone raccogliamo un'opportunità"
Luca Percassi ha poi analizzato le possibili conseguenze che questo scossone potrebbe portare anche al calcio italiano: "Siamo convinti che il calcio sia di tutti: qualunque modifica richiede processi lunghi e condivisione. Dallo scossone appena vissuto dobbiamo raccogliere opportunità dal punto di vista del calcio italiano. Il tema su cui insisto in assemblea e nei consigli di Lega è che si continua a non parlare di calcio: si parla solo di questioni come i fondi. Questa cosa non si vede e non si legge, ma noi abbiamo preso posizioni forti nei confronti delle politiche dell'attuale presidente di Lega anche sui fondi, di cui nessuno finora ha parlato e scritto in termini corretti".
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"Agnelli non si dimetterà, non ci ha mai sminuito"
Infine, l'amministratore delegato dell'Atalanta ha concluso, parlando dei rapporti con il presidente della Juventus Andrea Agnelli, tra i principali promotori del fallimentare progetto della Superlega: "Secondo me Andrea Agnelli non si dimetterà: all'interno di un percorso ognuno è libero di comportarsi come crede. C'è bisogno dell'esperienza di tutti. Dopo quella famosa dichiarazione su di noi senza storia europea, chiamò mio padre Antonio scusandosi. Voleva esprimere solo il concetto della necessità della stabilità finanziaria per i grandi club in caso di mancata qualificazione alle coppe, non sminuire noi".