Conte, non solo Darmian all'Inter: tutti i giocatori jolly della sua carriera
Ancora decisivo al minuto 77 contro il Verona, come già accaduto con il Cagliari, Darmian diventa l'ennesima arma in più di Conte. Quante risorse dalla panchina in carriera: da seconde linee a uomini decisivi, giocatori che hanno scalato le gerarchie e portato punti pesanti alle sue squadre. Ripercorriamoli tutti dagli anni alla Juventus
CONTE: "SCUDETTO NOSTRO AL 95%" - BERGOMI: "DARMIAN UN SIMBOLO"
EMANUELE GIACCHERINI
Probabilmente l’uomo-simbolo di Conte nel triennio alla Juventus, giocatore arrivato dal Cesena e spesso fondamentale dal 2011 al 2013. Una delle "creature" di Antonio: un gol da subentrato alla prima stagione che diventarono tre nella seconda annata. Per lui oltre 50 presenze e tre titoli in bianconero. Ecco perché si ritroveranno in Nazionale
SIMONE PEPE
Altro gregario che diventa centrale nella Juve targata Conte, allenatore che lo apprezza tantissimo e lo schiera puntualmente sulla fascia. Fondamentale al primo anno con 6 gol in 31 presenze, poi sono gli infortuni a metterlo fuori dai giochi e costringere Antonio a privarsi di lui
SIMONE PADOIN
Una seconda linea preziosa, sicuramente una risorsa in più nel primo ciclo vincente dei bianconeri. C’è anche il "Talismano" tra gli uomini valorizzati da Conte, lui che pretese l’arrivo di Padoin a gennaio 2012 dopo averlo allenato all’Atalanta. Una figura importante in campo ma anche fuori, dote apprezzatissima da Antonio
ALESSANDRO MATRI
Se si parla di gol dalla panchina, invece, il fattore non può che essere il "Mitra". Nell’anno del primo scudetto va a segno due volte da subentrato (rete da tre punti a Lecce e pesantissimo pari sul campo del Milan), vizietto che confermerà anche nella stagione seguente. Non è un caso che Matri sia uno specialista come jolly a gara in corso
MIRKO VUCINIC
All’elenco possiamo iscrivere anche l’attaccante montenegrino, un’altra delle punte sfruttate al massimo da Conte nei suoi anni bianconeri. Anche a partita in corso: 4 gol e 3 assist per Vucinic in 18 incontri da subentrato in Serie A sotto la guida di Antonio a Torino
KWADWO ASAMOAH
Significativo il caso del duttilissimo ghanese, solo un gol su quattro realizzato dalla panchina in maglia bianconera. Ma il suo intero bilancio realizzativo alla Juve va circoscritto all'era Conte: due gol segnati nella Serie A 2012/13 e altrettanti nel campionato seguente, nessuno dall’addio di Antonio alla gestione di Allegri. Capito perché li abbiamo rivisti insieme nella prima Inter di Conte?
MARCO BORRIELLO
Solo due gol segnati tra gennaio e giugno 2012, ma quanto pesò la rete da tre punti a Cesena? Inserito al minuto 74 al posto di un altro jolly come Matri, Borriello avvicinò sensibilmente la Juventus al primo scudetto del suo ciclo vincente. E quell’abbraccio con Conte dice tutto
PABLO OSVALDO
L'italo-argentino come Borriello, arrivato a gennaio e decisivo da ex contro la Roma al minuto 94 dell’11 maggio 2014. La Juventus era già campione d’Italia, lui gioca una manciata di minuti e a tempo quasi scaduto firma l’ennesima vittoria dell’ultima Juve allenata da Antonio Conte
GRAZIANO PELLÈ
Detto di Giaccherini accolto anche in Nazionale, il Conte versione Ct ebbe come miglior marcatore il concittadino Pellè. Ben 7 gol in 17 partite ai suoi ordini, saldo d’eccezione per chi giocava all’estero (Southampton) e s’inserì in pianta stabile nella formazione ideale di Antonio. Peccato per quel rigore contro la Germania. E non casualmente la magia s'interruppe con l’avvento di Ventura
ÉDER
Partner ideale di Pellè era un altro giocatore apprezzatissimo da Conte, attaccante della Sampdoria complementare per fisico e qualità al compagno di reparto. Suo il gol vittoria contro la Svezia di Ibra a Euro 2016, oriundo che nelle ultime sessioni di mercato era stato accostato proprio all’Inter di Antonio
SIMONE ZAZA
All’epoca in forza al Sassuolo, l’attaccante italiano entrò in orbita Azzurra proprio grazie a Conte. Un giocatore cresciuto e valorizzato dall'ex Ct, particolarmente stimato per la sua ferocia agonistica. A macchiarne la fiducia, sicuramente, il rigore calciato alle stelle a Euro 2016 contro la Germania
MICHY BATSHUAYI
Nella stagione 2016/17 il Chelsea di Conte, al primo anno in Premier, è campione d’Inghilterra ed è secondo solo all’Arsenal per gol segnati dalla panchina (18 contro 21). L’uomo copertina diventa l’attaccante belga, 4 reti pesantissime da subentrato soprattutto nel rush finale del campionato
VICTOR MOSES
L’annata del titolo riservava un altro giocatore emerso nelle gerarchie come l’esterno nigeriano, una rete dalla panchina e la massima stima di Conte che inizierà a schierarlo puntualmente dall’inizio. Non è un caso che Antonio lo vorrà con sé alla prima stagione interista
OLIVIER GIROUD
La seconda e ultima stagione inglese di Conte regalò da gennaio il centravanti francese, un big che impiegò poco per inserirsi nell’undici base di Antonio. Prendete la trasferta sul campo del Southampton: sotto 2-0 fino al suo ingresso al 70’, i Blues vinsero 3-2 con la doppietta targata Giroud
ANTONIO CANDREVA
Quasi una sua presenza fissa nell’Italia di Conte (18 partite, 4° tra tutti i giocatori), prezioso nella prima Inter di Antonio con 7 gol in 39 presenze complessive. Un rapporto destinato a sciogliersi la scorsa estate, quando il club rivoluziona le fasce e Candreva si trasferisce alla Sampdoria
DANILO D'AMBROSIO
Difensore goleador nelle ultime stagioni, frenato dagli infortuni quest'anno ma a segno 8 volte sotto la gestione Conte. Quest’anno, contro il Cagliari, impiegò una manciata di secondi per segnare di testa e indirizzare la rimonta. Un vero e proprio jolly, utile per tutte le occasioni
MATTEO DARMIAN
Nessuno si sorprenda, d’altronde Conte l’aveva già conosciuto da vicino in Nazionale rendendolo il secondo giocatore più schierato della sua gestione (22 presenze). Quattro i gol segnati in questa stagione con l’Inter, curiosamente gli ultimi due arrivati al minuto 77 a San Siro contro Cagliari e Verona. Due reti pesantissime nella corsa allo scudetto, propiziata proprio da un jolly di Conte
