Wisdom Amey, il giocatore del Bologna è il più giovane esordiente in Serie A
il profiloIl difensore fa il suo esordio in Serie A a 15 anni e 274 giorni: superato per sei giorni il primato di Amadei e Pellegri. Mihajlovic: "Ha risposto benissimo, contento della mia scelta". Nato a Bassano del Grappa da padre togolese e madre nigeriana, il suo nome di battesimo significa "saggezza"
Ci ha messo cinque minuti, recupero incluso, per inserire il suo nome nella storia della Serie A. Wisdom Amey, difensore del Bologna, con i suoi 15 anni e 274 giorni è diventato il più giovane esordiente di sempre nel massimo campionato italiano. Merito della fiducia di Sinisa Mihajlovic, che lo ha lanciato in campo al posto di Tomiyasu all'88' della partita persa dagli emiliani per 0-2 contro il Genoa. Amey ha superato il record di precocità stabilito dall'ex romanista Amedeo Amedei nel 1937 ed eguagliato dall'ex genoano Pietro Pellegri nel 2016: entrambi avevano giocato la loro prima partita in Serie A all'età di 15 anni e 280 giorni.
Dai Cosmos al Bologna: Amey saggio di nome e di fatto
"Amey è un centrale, lo vedo come un sinistro che sa usare bene il destro" aveva detto di lui Mihajlovic alla vigilia di Bologna-Genoa. Un attestato di fiducia prima di un esordio che era nell'aria: l'allenatore lo aveva portato in panchina già contro Atalanta e Fiorentina e aveva annunciato il suo possibile ingresso in campo nel finale di stagione. Una scelta figlia dei numerosi infortuni in difesa. Nato a Bassano del Grappa l'11 agosto 2005 da padre del Togo e madre nigeriana, Amey fa della forza fisica (è alto un metro e 85) uno dei suoi punti di forza. A Bologna ci è arrivato a parametro zero nell'esatte 2019 dopo i primi calci nelle giovanili del Cosmos, società della provincia di Vicenza: di lì passa al Bassano Virtus, dove incontra mister Matteo Dalla Pellegrina, una delle figure chiave nella sua crescita tecnica e personale. La cessione al Vicenza ha rappresentato l'anticamera al passaggio in rossoblù. Dopo un anno da centrale difensivo nell'Under 15 del Bologna, in questa stagione è passato direttamente all'Under 17 allenata da Luca Vigiani, giocando sia da centrale che terzino destro. Mettendosi in evidenza per lo strapotere fisico e la concentrazione in fase difensiva. "Mentalmente sempre sul pezzo - dice di lui il suo allenatore - per noi è già un adulto". Sinonimo di saggezza: esattamente il significato del suo nome di battesimo in inglese.
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Mihajlovic e i giovani: l'esempio Donnarumma
"Credici, fallo, rendilo realtà" scriveva Wisdom sul suo account Instagram due settimane prima dell'esordio in A. "Amey e Urbanski (centrocampista polacco del 2004, anche lui ha esordito nel finale di Bologna-Genoa, ndr) sono entrati benissimo, non hanno avuto paura, sono contento di averli gettati nella mischia" ha detto Mihajlovic dopo il ko contro il Genoa ai microfoni ufficiali del club. Ora Amey sogna la replica negli ultimi due impegni ufficiali di stagione per il Bologna, contro Verona e Juventus. Senza dimenticare che a battezzarlo nel calcio dei grandi è stato un allenatore che certo non è nuovo nel lanciare giovani. Per conferme, chiedere a Gianluigi Donnarumma: è stato proprio Mihajlovic a far esordire l'attuale portiere del Milan e della Nazionale in rossonero a 16 anni e 8 mesi. Era il 25 ottobre 2015, Milan-Sassuolo 2-1. Oggi Donnarumma ha giocato 249 partite con il Milan e 213 in Serie A. Dati ai quali anche Amey avrà dato un occhio, conservando gelosamente quella maglia numero 6 del Bologna che ha indossato alla prima in Serie A. A 15 anni, 9 mesi e un giorno.