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Del Piero: "Che carisma Boniperti, con lui firmai in bianco". VIDEO

IL RACCONTO

Nel giorno della scomparsa di Giampiero Boniperti, Alex Del Piero ricorda a Sky l'incontro con il presidentissimo bianconero per firmare il primo contratto da 17enne. "Io feci scena muta. Mi ha fatto vedere i trofei e mi ha chiesto di aiutare la squadra a vincerne altri. A un certo punto presentò il contratto dicendo 'firma e la cifra poi la metto io'. L'ho fatto e non ho nessun rimorso"

È MORTO GIAMPIERO BONIPERTI

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"Il mio pensiero va a quanto è scaturito dal primo giorno in cui l'ho conosciuto, in un pomeriggio a Udine". Alessandro Del Piero ricorda così Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus e bandiera del club prima come calciatore e poi come dirigente, scomparso a 92 anni. "Avevo 18 anni, ero super eccitato perché affrontavo questa avventura -racconta Del Piero a Sky Sport, collegato dagli States - in me c'era l'ambizione di arrivare in una squadra così importante e firmare il mio primo contratto. Quando pensi alla Juve e ad altre situazione ti fai un sacco di schemi in testa - sorride - per me era una situazione nuova". Una volta arrivato all'incontro con Boniperti, questi schemi sono saltati. "Era semplice e diretto - sorride Del Piero - mi ha portato nella sala dei trofei. Me li ha fatti vedere e mi ha detto che si augurava che avrei aiutato la squadra a vincerne altri. Poi ha aggiunto di non preoccuparmi per il contratto ma di firmare: la cifra l'avrebbe messa lui. Io ho firmato in bianco e di quella firma non ho nessun rimorso. Ho firmato in bianco anche il mio ultimo contratto con la Juve e una delle motivazioni che mi hanno spinto a farlo è stato quell'episodio".

"Sintesi dello stile Juve da calciatore, dirigente e uomo"

"Ho conosciuto poche persone carismatiche come lui" dice Del Piero di Boniperti. "Era un vincente di natura e una bella persona. Vedere che tutto il mondo sportivo e non riconosce questo è un bel segnale". Il pensiero va alla famiglia: "Ho avuto modo di conoscerla, dal figlio Giampaolo al nipote Filippo. Sono dispiaciuto ma al tempo stesso vedo i grandi riconoscimenti che stanno arrivando per una persona che si è completamente identificata con la Juventus e si è sacrificata per questa maglia".  Paolo Di Canio in studio ricorda la folta capigliatura che Del Piero aveva al suo arrivo alla Juventus. "Tra le cose che amava dire a tutti c'era la richiesta di tagliarsi i capelli - ricorda Del Piero - questo sintetizzava il suo modo di intendere lo stile Juve, la sua interpretazione del calcio e della figura del calciatore".

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Di Canio si è soffermato anche sullo stile rigoroso di Boniperti, raccontando un aneddoto successivo alla vittoria in Coppa Uefa in Francia contro il Paris-Saint Germain, valsa la qualificazione in finale. "Rientrammo il giorno dopo e in aereo viaggiavamo tutti con cravatta e camicia. Atterrati, entriamo nella navetta che trasportava all'area arrivi e una volta lì ho allentato leggermente il nodo della cravatta e sbottonato un bottone della camicia. A fine mese trovo cinque milioni in meno in busta paga. Chiamo in segreteria e mi dicono che devo parlarne con il presidente". La risposta di Boniperti? "Signor Di Canio, lei aveva la cravatta slacciata all'arrivo in aeroporto dopo la vittoria di Parigi. Da quel giorno bado sempre all'assoluta eleganza".