Juventus, Bonucci: "La battuta di Allegri sulla fascia? Ci ho riso su, so cosa devo fare"

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Il difensore bianconero è stato premiato nella sua Viterbo: "Fascia o non fascia, in campo e nello spogliatoio so cosa devo fare. L'Inter è la favorita per lo scudetto, ma noi siamo pronti a riprenderci quanto lasciato per strada"

Giorno di festa per Leonardo Bonucci che, nella sua Viterbo, è stato premiato dal sindaco Giovanni Arena, con la benemerenza cittadina per la vittoria degli Europei con l'Italia. "Sono più emozionato oggi che in campo con lo stadio pieno - esordisce il difensore della Juventus - Questa è un'onorificenza importante che va oltre i meriti sportivi. Viterbo è nel mio cuore, sono onorato di condividere con la mia gente la vittoria degli Europei". Un premio dalla sua città durante la preparazione verso l'inizio del campionato dove la Juventus, con Allegri in panchina, vuole tornare a vincere lo scudetto. Bonucci sarà uno dei pilastri della squadra di Allegri, tuttavia il difensore è sceso nelle "gerarchie" dell'allenatore su un tema: la fascia da capitano. Una battuta di Allegri durante la conferenza stampa di presentazione, legata agli anni di permanenza di Bonucci alla Juventus, sulla quale il difensore ci ride su: "Il mister spesso fa battute, per me conta solo il campo - spiega sorridendo - Le chiacchiere se le porta via il tempo e le biciclette i livornesi. Fascia o non fascia, io quello che devo fare nello spogliatoio e in campo lo so già".

"L'Inter è la squadra da battere"

Vincere è l'obiettivo della Juventus, ma per Bonucci non sono i bianconeri la squadra favorita per lo scudetto: "L'Inter è la squadra da battere, ma ci sono anche Roma, Milan e Lazio daranno fastidio - ammette il difensore - Nella lotta, i dettagli faranno la differenza. Allegri è carico, noi siamo pronti a riprenderci quanto lasciato per strada. Ci sono le condizioni per fare una grande stagione". Bonucci, infine, ha parlato di mercato e dei tanti giocatori di livello che stanno cambiando maglia in questi giorni: "È un fine mercato particolare, tanti giocatori di peso hanno cambiato squadra e questo cambia un po' le gerarchie - conclude Bonucci - La nostra società ci teneva a trattenere i migliori per raggiungere gli obiettivi".

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