Mondiali, la Lega A: "Sostegno a club che negheranno i nazionali a Paesi con quarantena"

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A pochi giorni dalle partite per le qualificazioni ai Mondiali 2022 la Lega Serie A segue Premier League e Liga: appoggio alle squadre che decideranno di non concedere i giocatori per le partite di settembre da giocare in Paesi che richiederebbero l'isolamento al rientro in Italia

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La Lega Serie A decide di non concedere i propri giocatori alle Nazionali che dovranno giocare in Paesi al cui rientro è previsto un periodo di quarantena. Lo ufficializza una nota diffusa nella giornata di mercoledì: "La Lega Nazionale Professionisti Serie A - si legge - comunica che, in occasione della finestra Fifa di settembre 2021, sosterrà in ogni sede la decisione dei propri Club di non rilasciare i calciatori convocati dalle rappresentative nazionali per giocare in paesi al cui rientro in Italia sia previsto l’isolamento fiduciario in ottemperanza alle disposizioni di legge vigenti in materia di virus Sars - Cov - 2".

"Rischio di disparità competitive"

Una risposta all'anomala finestra fissata a inizio settembre per gli incontri delle nazionali, che impedirebbe a molti club di avere a disposizione per gli incontri successivi in campionato e in Europa i giocatori di rientro dal Sudamerica. "Diversamente la decisione della Fifa di non estendere le eccezioni alle convocazioni per i paesi dove sussista un obbligo di quarantena al rientro (circolare 1749 FIFA) - c'è scritto nella nota della Lega - e le diverse limitazioni connesse alla diffusione della pandemia creerebbero disparità competitive per le squadre che consentissero ai propri tesserati di viaggiare in tali paesi". 

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I precedenti: il "no" della Premier League

La Lega Serie A si aggiunge, così, alla Premier League e alla Liga nella lista dei campionati che si sono opposti alla Fifa. La decisione dei club inglesi si applicherà a quasi 60 giocatori di 19 società, che dovrebbero viaggiare nei 26 paesi della lista rossa nella finestra di settembre riservata alle Nazionali. In una nota diffusa sul sito ufficiale della Premier League si legge che "la quarantena al ritorno da tali paesi non solo andrebbe ad intaccare il benessere e la forma fisica dei giocatori, ma avrebbe un impatto significativo sulla stagione perché i calciatori non potrebbero giocare due turni di Premier League, uno nelle competizioni europee e uno di Coppa di Lega". Tutto ha avuto il via con l'annunciato rifiuto del Liverpool di concedere Salah all'Egitto per le partite verso Qatar 2022 contro Angola e Gabon. Una scelta legata al fatto che sono Paesi che per il Regno Unito sono in zona rossa e il calciatore al ritorno sarebbe costretto ad una quarantena di almeno 10 giorni che lo costringerebbe a star fuori dal campionato per 2 giornate, senza contare la Coppa di Lega e la Champions League. "Questo periodo prende in considerazione 10 giorni di quarantena in hotel al ritorno in Inghilterra - viene precisato - ma non include tempo aggiuntivo necessario ai giocatori per recuperare la forma fisica".

Il veto della Liga

Sulla stessa linea della Premier, anche la Liga. I club del massimo campionato spagnolo non metteranno a disposizione delle nazionali che giocheranno partite in paesi della cosiddetta lista rossa, e in particolare quelli del Sudamerica, i propri giocatori. "La Liga appoggerà in tutti gli ambiti - si legge in una nota ufficiale - la decisione dei club spagnoli di non mettere a disposizione i loro giocatori internazionali per le convocazioni delle selezioni della zona Conmebol, e realizzerà azioni legali pertinenti contro questa decisione che che crea problemi alla regolarità della competizione". I giocatori della Liga interessati al momento sono 25, di 13 club differenti. "La Liga appoggerà in tutti gli ambiti la decisione dei club spagnoli di non liberare i nazionali per le convocazioni della Conmebol (la federazione sudamericana) e prenderà le opportune azioni legali contro questa decisione".

Infantino scrive a Johnson: "Si segua esempio Euro 2020"

Contro le prese di posizione delle tre leghe è intervenuto Gianni Infantino. Il presidente della Fifa ha scritto al premier britannico Boris Johnson affinchè i giocatori della Premier League di ritorno da impegni con la nazionale in Paesi a rischio siano esentati dalla quarantena. "Concedere i giocatori alle nazionali nelle prossime finestre internazionali è questione urgente e di grande importanza: serve una dimostrazione di solidarietà - si legge - Inghilterra e Spagna condividono anche la responsabilità di preservare e proteggere l'integrità sportiva delle competizioni in tutto il mondo". L'obiettivo della Fifa è cercare di evitare un braccio di ferro e non alterare la regolarità delle qualificazioni ai mondiali, in programma in Qatar dal 22 novembre al 18 dicembre 2022. "Ho proposto un approccio simile a quello adottato per la fase finale degli europei di calcio" è l'opzione proposta da Infantino, con riferimento alle esenzioni per i vip stranieri che hanno assistito alle partite a Wembley senza sottoporsi a isolamento.

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