
Cristiano Ronaldo-Juve, è addio: storia e numeri in bianconero. FOTO
Il fuoriclasse portoghese saluta la Juventus dopo tre anni, 134 presenze e 101 gol, due scudetti, due Supercoppe italiane, una Coppa Italia e il titolo di capocannoniere conquistato nella stagione 2020-21. Dalla trattativa all'epilogo, rivediamo il "film" di CR7 in bianconero
di Alfredo Corallo

GALEOTTA FU QUELLA ROVESCIATA. La storia d'amore tra Cristiano Ronaldo e la Vecchia Signora comincia un po' prima dell'estate 2018, il "colpo di fulmine" scatta esattamente il 3 aprile, quando l'allora attaccante del Real Madrid si esibisce nella stratosferica rovesciata ai danni dei bianconeri nel ritorno dei quarti di Champions, accolta dallo Stadium con una standing ovation. Il portoghese - commosso da tanto affetto - ringrazia di cuore: quel gesto dei tifosi juventini avrà il suo peso nel trasferimento "galactico" del lusitano alla corte di Andrea Agnelli.

LA TRATTATIVA E IL BRINDISI. Le voci di un addio al Real e dell'approdo a Torino cominciano a farsi più concrete nei primi giorni di luglio, quando i contatti tra il procuratore Jorge Mendes, Agnelli, Beppe Marotta e Fabio Paratici - rispettivamente ad e direttore sportivo della Juventus - diventano sempre più fitti. Finché, il 10 luglio, il presidente bianconero decolla da Pisa con un volo privato e atterra in Grecia, dove il Pallone d'Oro sta trascorrendo le vacanze. Limati gli ultimi dettagli, è tempo di brindare al colpo di calciomercato del secolo.

FUMATA BIANCONERA. Alle 18.54 arriva l'ufficialità, ma il sito del club va in tilt e si affida alle agenzie, confermardo di aver raggiunto l'accordo col Real per "l'acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive di Cristiano Ronaldo a fronte di un corrispettivo di 100 milioni, pagabili in due esercizi, oltre il contributo di solidarietà previsto dal regolamento FIFA e oneri accessori per 12 milioni. Juventus ha sottoscritto col calciatore un contratto di prestazione sportiva quadriennale fino al 30 giugno 2022". A 30 milioni a stagione.

È TUTTO VERO. Domenica 15 luglio, Ronaldo atterra all'aeroporto di Caselle dopo la vacanza in Grecia accompagnato dalla fidanzata Georgina Rodriguez. "Ha già deciso dove vivrà - annuncia ancora Jorge Mendes - in un bellissimo attico nel centro di Torino. Auguriamo a lui ed alla Juve molti anni pieni di successi e soddisfazioni".

"NON SONO QUI IN FERIE". Il 16 luglio è il CR7-DAY al JMedical Center, accolto da superstar. Dopo le visite mediche e un saluto ai nuovi compagni, la prima conferenza stampa ufficiale da juventino, all'Allianz Stadium, davanti a 300 giornalisti. "Venire qui è stata una scelta facile - spiega - ora voglio vincere ogni partita con questa maglia. Non sono qui in ferie". Cristiano indosserà - naturalmente - la sua storica numero 7, gentilmente "concessa" da Juan Cuadrado, e la prima maglia ufficiale allo store ufficiale viene acquistata dal tifoso cinese Ethan Lee.

IL PRIMO POST DA BIANCONERO. Conclusa la conferenza, è il momento di "presentarsi" ai suoi nuovi tifosi: "Forza Juve!", scrive CR7, con l'hashtag "fino alla fine". Un post che riceve oltre 12 milioni di "like".

DEBUTTO E PRIMO GOL. L'esordio ufficiale del portoghese il 18 agosto, al Bentegodi, contro il Chievo. Per il primo sigillo i tifosi aspettare il 16 settembre, allo Stadium, quando è lui a decidere la sfida contro il Sassuolo, sconfitto 2-1 grazie alla sua doppietta.

ROSSO DA CHAMPIONS. Meno fortunato il debutto in Champions, al Mestalla, in casa del Valencia: espulso tra le lacrime al 29' per un contatto a palla lontana con Murillo. È il primo rosso per Ronaldo nella competizione, ma non influirà sulla prestazione dei bianconeri di Max Allegri che vinceranno comunque 2-0 con due rigori di Pjanic e poi chiuderanno il loro in girone in testa, qualificandosi agli ottavi.

L'ENNESIMO RECORD. In campionato è un rullo compressore: a segno contro Udinese, Genoa, Empoli (400 gol in carriera nei cinque, principali campionati europei), ma anche a Milan, Spal, Fiorentina, Torino, Atalanta e Sampdoria contribuendo in maniera decisiva alla marcia della Juventus, che chiude da capolista al giro di boa pure in campionato.

SUPER-CRISTIANO. Il 16 gennaio 2019 arriva il primo titolo con la Juventus, che vince la Supercoppa italiana a Gedda contro il Milan grazie a un colpo di testa del campione portoghese. È il 13° trofeo diverso e il 28° complessivo in carriera. "L'obiettivo principale resta lo scudetto", dichiara CR7 al termine del match.

UNA TRIPLETTA CON GLI ATTRIBUTI. Il 12 marzo, allo Stadium, la notte più bella della stagione di Ronaldo che, dopo la sconfitta per 2-0 al Wanda Metropolitano, ribalta con una tripletta l'Atletico Madrid e trascina la Juve ai quarti. Una notte che viene ricordata anche per l'esultanza "vigorosa" del giocatore, che fa il verso a quella dell'andata di Diego Simeone, tecnico dei Colchoneros. "Non c’era mai stata una rimonta del genere nella storia della Juve? Mi hanno acquistato per questo", le parole di Cristiano.

LO SCUDETTO. Il sogno-Champions della Juve s'infrange sull'Ajax, ma i bianconeri e Ronaldo ritrovano il sorriso appena una decina di giorni più tardi, quando battono 2-1 la Fiorentina e vincono allo Stadium l'ottavo scudetto consecutivo, il primo di Cristiano. Che chiude con uno score di 28 gol in 43 partite (21 in Serie A, 6 in Champions e 1 in Supercoppa), risultando il giocatore più decisivo (a conti fatti sono 18 i punti garantiti con le sue reti).

CR700. Dopo un'estate trionfale (vince la Nations League con il suo Portogallo), Cristiano accusa qualche problema fisico in avvio della stagione 2019-2020 ma non perde il vizio: sigla il suo 700° gol in carriera (ancora in Nazionale, poi omaggiato dall'Allianz Stadium) e allunga subito a 701 con quello al Bologna.

CHE SCINTILLE CON SARRI. Sulla panchina bianconera non c'è più Allegri, ma Maurizio Sarri. Che lo sostituisce un paio di volte (a Mosca e con il Milan) scatenando la rabbia del giocatore. "Era arrabbiato perché non stava benissimo, e ho avuto paura che si facesse male", le parole del tecnico.

THE BEST. Assente alla cerimonia del Pallone d'Oro 2019 - vinto da Leo Messi - il 2 dicembre Cristiano si presenta invece al "Gran Galà del Calcio", dove viene eletto il Miglior giocatore della Serie A 2018-19.

CR-JET. Da dicembre in poi il portoghese torna devastante, "punisce" Sassuolo, Lazio, Bayer Leverkusen, Udinese (schierato per la prima volta nel tridente con Dybala e Higuain) e si esalta definitivamente al Ferraris con la Samp segnando uno dei suoi gol più spettacolari: colpo di testa a un'altezza di 2.56 metri, staccando di 71 centimetri con un tempo di sospensione di 0.92". Un alieno.

NUOVO LOOK, NUOVO RECORD. Archiviato il ko in Supercoppa italiana subito a Riad dalla Lazio (CR7 non perdeva una finale da 64 mesi!), il portoghese si "sfoga" sul Cagliari (prima tripletta in Serie A) e sfoggia la nuova capigliatura, un codino, che lo accompagna in un altro primato: a segno in 11 partite consecutive, diventando il terzo giocatore - dopo Batistuta e Quagliarella - a raggiungere questo traguardo in un'unica stagione di Serie A. Serie interrotta nel 2-0 all'Inter dell'8 marzo 2020, l'ultimo match prima dello stop imposto dall'emergenza sanitaria.

PUNIZIONE DIVINA. Nel post-lookdown, la Juve di Cristiano deve arrendersi anche al Napoli nella finale di Coppa Italia persa ai rigori. Ma il portoghese è la solita "macchina da gol", che arriva finalmente anche su punizione, dopo 42 tentativi falliti, nel derby con il Torino.

IL SECONDO SCUDETTO. Il 27 luglio, con due giornate d'anticipo, la squadra di Sarri batte 2-0 la Samp allo Stadium e conquista il nono titolo consecutivo, il 2° di Ronaldo con la Juve. Trionfo "ridimensionato" qualche giorno più tardi dall'eliminazione agli ottavi di Champions con il Lione, nonostante i due gol del portoghese, che chiude la stagione con 37 reti (31 in A, 4 in Champions e 2 in Coppa Italia) su 46 partite, condite anche da 7 assist.

CR2020-2021. La terza annata di Ronaldo con la maglia bianconera comincia agli ordini di un nuovo allenatore, Andrea Pirlo, il terzo in tre stagioni. Subito in gol con Sampdoria e Roma (doppietta), Cristiano è costretto però a fermarsi a causa del Covid, che gli fa saltare quattro partite, tra cui l'attesissima sfida contro il Barcellona di Messi. Tornato "a regime", si scatena sia in campionato che in Champions, con due reti (su rigore) proprio al Camp Nou nel 3-0 che vale il pass per gli ottavi da capolista del girone.

ANCORA UNA SUPERCOPPA. L'11 dicembre raggiunge le 100 presenze in bianconero, "festeggiate" con una doppietta nel 3-1 al Genoa; un mese dopo un altro trofeo da aggiungere al suo sterminato palmarès: contro il Napoli, al Mapei Stadium di Reggio Emilia, vince la sua seconda Supercoppa italiana, aprendo le marcature al 64' (il 2-0 finale arriverà nel finale con Morata).

RONALDO MEGLIO DI PELÈ. Il 9 marzo un'altra delusione in Champions, eliminato agli ottavi dal Porto. "Compensata" 5 giorni più tardi dal record più ambito dal portoghese: con la tripletta al Cagliari supera Pelé e raggiunge le 770 reti in incontri ufficiali. Premiato anche - per la seconda volta - come migliore giocatore della Serie A al Gran Galà del calcio.

100 GOL E CAPOCANNONIERE. Il 12 maggio 2021, nel successo per 3-1 in casa del Sassuolo sigla la rete numero 100 con la maglia bianconera, diventando il primo calciatore a riuscirci con tre club diversi (Manchester Utd, Real Madrid e Juventus) e alla fine del campionato vince anche il titolo di capocanniere con 29 reti, primo a riuscirci in tre dei cinque maggiori campionati europei (Serie A, Premier League e Primera División).

LA COPPA ITALIA. Chiude la stagione sollevando la Coppa Italia, grazie alla vittoria per 2-1 della Juventus sull'Atalanta, con un bottino personale di 36 reti in 44 presenze.

TITOLI DI CODA. Cristiano comincia anche la sua quarta stagione con la Juventus, tornata nelle mani di Allegri, partito dalla panchina nella prima giornata in casa dell'Udinese e "beffato" dal Var al 95' in quello che rimane l'ultimo (non) gol nella sua storia bianconera. Caratterizzata da 134 presenze e 101 reti, due scudetti, due Supercoppe italiane, una Coppa Italia, un titolo di capocannoniere. E qualche rimpianto.