Roma-Sassuolo, Dionisi: "Match difficile, ma non saremo la vittima sacrificale"

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L'allenatore neroverde alla vigilia della trasferta all'Olimpico: "Servirà coraggio e voglia di giocare, possiamo dire la nostra. Per noi sarà l'ennesima prova di maturità. La sfida contro Mourinho? Se me l'avessero detto tre anni fa avrei sorriso perché non mi sembrava plausibile"

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"Non andiamo a Roma come vittime sacrificali". È un chiaro messaggio quello lanciato dall'allenatore del Sassuolo, Alessio Dionisi, alla vigilia del match tra i neroverdi e la Roma di José Mourinho, in programma domenica alle ore 20.45 allo stadio Olimpico. "Sappiamo di essere sfavoriti sulla carta, ma nella partita secca non è detto" ha ammesso Dionisi nella conferenza stampa della vigilia. L'obiettivo del Sassuolo è quello di dare continuità ai due risultati positivi contro Sampdoria e Verona, ma di fronte ci sarà una delle squadre a punteggio pieno: "È l'ennesima prova di maturità - spiega l'allenatore neroverde - Probabilmente avremo qualche difficoltà in più rispetto alla precedente partita, ma dovremo rispondere presente. Serve coraggio e voglia di giocare. È una Roma diversa che ha voglia di difendere, sa ripartire e mettere in difficoltà gli avversari per caratteristiche e qualità".

"Io contro Mou, tre anni fa avrei sorriso"

Una Roma che ha cambiato fisionomia e caratteristiche anche grazie al lavoro svolto da José Mourinho che, contro il Sassuolo, taglierà il traguardo delle 1000 panchine tra i professionisti. Per il portoghese sarà la prima volta contro Alessio Dionisi: "Se me l'avessero detto tre anni avrei riso perché non mi sembrava plausibile. Menomale che non parliamo delle mie presenze tra i professionisti - scherza l'allenatore del Sassuolo - Perché accanto alle 1000 di Mou sono veramente poche. Non è un Mourinho contro Dionisi, è Sassuolo contro Roma. Inizierà la partita e penserò alla gara e alla mia squadra". 

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"Giocatori in nazionale? Orgoglioso di allenare questi ragazzi"

Dionisi ha parlato anche dei giocatori del Sassuolo reduci dagli impegni con le nazionali: "Si parla tanto dei nazionali italiani (Berardi, Raspadori e Scamacca, ndr), ma sono contento e orgoglioso di allenare ragazzi, ben 9, che vanno in nazionale. A questi se ne aggiungeranno altri nel corso dell'annata, ne sono sicuro. Sono rientrati e si sono messi a disposizione. Altre squadre, come la Roma, non hanno avuto il gruppo al completo. Noi abbiamo preparato la gara a ranghi completi da venerdì e negli ultimi giorni ci siamo allenati a organico completo". Tra i reduci dagli impegni con la Nazionale c'è Berardi che potrebbe partire dalla panchina: "C'è, ma non ho deciso se partirà dall'inizio - conclude Dionisi - A parte Romagna e Obiang sono tutti disponibili. Matheus Henrique? Potrebbe giocare domani, ma rispetto ad Harroui ha bisogno di allenamenti per ritrovare il massimo della condizione".

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