Roma, Abraham: "Ho imparato più con Mourinho in poche settimane che in tutta la mia vita"

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L'attaccante inglese svela al The Guardian la telefonata dello Special One che lo ha convinto a trasferirsi in giallorosso: "Mi disse, 'vuoi goderti un po' di sole o stare sotto la pioggia?'. Ho imparato più con lui in poche settimane che in tutta la mia vita"

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Tammy Abraham, la Roma e lo Special One: amore a prima vista. "In poche settimane con Mourinho ho imparato tanto quanto ho imparato in tutta la mia vita", l’ammissione rilasciata al The Guardian arriva dallo stesso attaccante giallorosso, che la scorsa estate ha lasciato il Chelsea per trasferirsi in Italia. "L'opzione più semplice sarebbe stata quella di restare e sedersi in panchina al Chelsea. Ho capito che dovevo mettermi alla prova. Certo, dovevo mantenere i nervi saldi, cambiare Paese è sempre una cosa coraggiosa da fare, ma oggi lo consiglierei ai giovani giocatori inglesi. Direi loro di non aver paura. Impari da te stesso. È dura, ma mi ci sto abituando. Sono andato alla Roma ed è ora di farmi vedere di nuovo", ha proseguito Abraham. Convinto a cambiare maglia da una breve telefonata con Mourinho: "Vuoi goderti un po' di sole o stare sotto la pioggia?", l’inizio della conversazione da parte del portoghese. Il resto è storia nota a tutti, così come sono chiari gli obiettivi che Abraham si è prefissato: "Voglio essere tra i primi attaccanti al mondo e non mi fermerò fino a che non sarò lì".

"Con Tuchel ho toccato il fondo"

Una rinascita giallorossa, dopo i momenti difficili vissuti al Chelsea dove Tuchel lo impiegava con il contagocce, dopo essere stato un punto fermo della gestione Lampard: "È stata dura. Allora non lo capivo davvero. Segnavo, venivo da una tripletta e, ovviamente, quando arriva un nuovo allenatore le cose cambiano. Penso che fasi come questa debbano capitarti per farti capire davvero cosa sia il calcio. Non puoi essere sempre in alto. A volte hai bisogno di toccare il fondo, quei momenti mi hanno davvero sollevato e spinto a essere ancora più affamato". Così la scelta di trasferirsi alla Roma, dove fino a questo momento tra tutte le competizioni l’attaccante classe 1997 è sceso in campo in 10 occasioni, collezionando 4 gol e 3 assist: "Sono arrivato a un punto in cui dovevo fermarmi e parlare con me stesso. Volevo allenarmi e lo stavo facendo per me, per migliorarmi. È facile essere arrabbiato perché non giochi, per me è stato il contrario. Ho imparato a conoscere me stesso e penso che questo abbia rafforzato la mia mentalità", ha concluso Abraham.

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