Roma-Milan, Mourinho: "Questa è una piazza difficile, adesso capisco perché"
romaIl portoghese alla vigilia del match contro il Milan: "Non sarà lo stesso undici di Cagliari, i convocati invece saranno gli stessi, ma non mi piace parlare di chi non c'è. Si cerca sempre il lato negativo, inizio a capire perché si dice che Roma è una piazza difficile". Il portoghese esclude ancora dai convocati Villar, Diawara, Reynolds e Borja Mayoral. Poi fa un paragone con Pioli: "Il suo lavoro ha qualcosa di simile a quello che devo fare io, ha tanto merito in quello che sta facendo"
Un pareggio contro il Napoli capolista e una vittoria in rimonta sul campo del Cagliari. La Roma è ripartita bene dopo la pesante sconfitta di Conference League contro il Bodo Glimt e vuole chiudere al meglio questo ciclo di tre partite nel giro di una settimana. Di fronte avrà però un avversario tutt'altro che semplice, perchè domenica alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico arriva il Milan. Nella conferenza stampa della vigilia, Josè Mourinho ha presentato così la sfida ai rossoneri.
Cosa rappresenta questa sfida contro il Milan?
"Personalmente mi piace giocare contro i migliori e penso di trasmettere bene ai giocatori questa sensazione di affrontare squadre più in alto in classifica e con obiettivi diversi dai nostri. Non ci sono problemi, ma solo motivazioni. Quando io ero in Italia, Pioli non allenava in Serie A. Domani avrò il piacere di conoscerlo e salutarlo prima e dopo la partita. Il suo lavoro ha qualcosa di simile a quello che devo fare io qui. Ha tanto merito in quello che sta facendo, ma insieme a lui c'è anche un lavoro della società: dietro di lui ci sono persone come Maldini e ci sono una struttura stabile, una rosa che migliora in ogni finestra di mercato, un'evoluzione del club"
I giocatori non convocati nelle ultime settimane torneranno?
"I giocatori convocati sono gli stessi dell'ultima partita, tranne Volpato che ha giocato ieri 90 minuti. Ovviamente i risultati della Primavera non sono la cosa più importante per noi, però non mi piace distruggere la loro formazione, convocando mezza squadra. I convocati sono esattamente gli stessi di Cagliari". Contro i rossoneri Mourinho esclude ancora dai convocati Villar, Diawara, Reynolds e Borja Mayoral.
In queste ultime settimane Mkhitaryan ha avuto un po' di appannamento. Cosa sta succedendo? E' ancora uno dei suoi fedelissimi?
"I miei fedelissimi sono tutti quelli che sono in rosa, purtroppo posso cominciare solo con 11 giocatori e 12 devono venire in panchina. Mkhitaryan sta facendo bene, a Cagliari l'ho sostituito a fine primo tempo perchè non è più un ragazzino, ha giocato domenica contro il Napoli e ha accumulato tante partite. Aveva subito anche un colpo e avevo bisogno di maggiore profondità con El Shaarawy, un giocatore che mi piace tanto. Non è una partita giocata non troppo bene che non lo fa essere un mio fedelissimo. Giocherà? Non te lo dico, ma che giochi o meno rimane uno dei miei fedelissimi ed è importante per noi"
Riproporrà per la terza volta consecutiva la stessa formazione?
"Non sarà la stessa, ma non sarà molto diversa. Per noi è facile indovinare, si può sbagliare di uno o due giocatori"
Come sta Spinazzola?
"Sta bene, il percorso prosegue molto bene. Lo specialista che lo ha operato è stato qui due giorni per controllare tutta la situazione. Non c'è nessun passo indietro, però preferisco non parlare di quando rientrerà. Preferisco dire solo che abbiamo notizie positive, nulla di negativo sul recupero di Spinazzola"
La Roma ha subito soltanto due gol nelle ultime partite. E' cambiato qualcosa?
"Vogliamo segnare di più e se possibile subire di meno. Due gol subiti in quattro partite è una media positiva, quattro gol fatti no. E' vero che contro la Juventus ne avevamo segnato uno, però abbiamo giocato contro squadre forti e non è facile segnare. Ma l'importante è competere e avere sempre il sentimento di poter vincere. Per farlo bisogna essere equilibrati, difendere bene e penso che su questo stiamo migliorando. Piano piano"
In tre scontri diretti la Roma ha fatto un punto. Domani serve la vittoria?
"Bisogna sempre vincere, non solo contro il Milan. Anche contro il Cagliari o il Venezia. Noi vogliamo sempre vincere, contro il Napoli si è vista una squadra che negli ultimi minuti voleva vincere. I numeri sono obiettivi, però niente deve toglierci questa voglia di vincere. Anche dopo qualche sconfitta o dopo la vergogna di Bodo, la gente viene allo stadio per passione genetica, ma anche per l'atteggiamento di questa squadra. Noi questo non dobbiamo cambiarlo"
La Roma ha subito 5 gol nel primo quarto d'ora del secondo tempo. E' un dato casuale?
"Si può anche dire che entriamo in campo bene e non subiamo gol all'inizio della partita. Siete bravi a trovare sempre il lato negativo della situazione. Come allenatore sarebbe più frustrante organizzare la squadra e subire gol dopo 5 minuti di partita. E' un po' come i giocatori che non sono convocati, sarebbe più facile parlare del fatto che la Roma ha sette giocatori in panchina con meno di 20 anni, ma si vede sempre il lato negativo. Inizio a capire perchè si dice che la piazza di Roma è difficile. Negli altri club si sente un po' più di protezione e positività, a Roma questo è un po' più difficile. Ma va bene, è divertente così"