Lautaro: "Inter, difendiamo lo scudetto che portiamo sul petto"
esclusivaL'attaccante argentino a Sky Sport: "Sono rimasto a Milano per la mia famiglia e i progetti della società. Dobbiamo difendere lo scudetto che abbiamo sul petto, con la Roma dobbiamo stare attenti. Vincere a Madrid ci darebbe maggior consapevolezza anche a livello europeo. Inzaghi sta facendo una gran lavoro, mi sta aiutando a migliorare e io sto imparando tanto"
"Il livello medio del campionato sta crescendo, la classifica molto equilibrata lo dimostra. Serve non staccare mai la spina, noi dobbiamo difendere lo scudetto che abbiamo sul petto". Parola di Lautaro Martinez. Intervistato da Sky Sport, l'attaccante argentino dell'Inter fa il punto della situazione dopo il 2-0 allo Spezia nel turno infrasettimanale: "Stiamo lavorando per fare quello che ci chiede mister Inzaghi: vogliamo sempre essere protagonisti, attaccare l'area avversaria con tanti giocatori. Abbiamo lasciato qualche punto per strada ma stiamo recuperando".
"Mi piacerebbe legare il mio nome alla storia dell'Inter"
A fine ottobre il Toro ha rinnovato il suo contratto con l'Inter fino al 2026: "Ho parlato tanto con la mia famiglia, siamo contenti e stiamo bene a Milano - ammette - è una città che mi piace tanto, anche i progetti della società mi sono piaciuti. Sono contento di essere rimasto all'Inter". E l'obiettivo è quello di restare a lungo in nerazzurro: "Mi piacerebbe legare il mio nome all'Inter per tanto tempo. La gente mi ha dato una mano importante sin dal mio arrivo. Sono felice di essere a Milano, qui sto benissimo e sono grato per tutto quello che ricevo".
"Inzaghi mi ha aiutato tanto"
Un rapporto speciale quello che sta costruendo col suo nuovo allenatore, Simone Inzaghi: "Mi sta dando una grande mano, quando sono tornato qui dalla Copa America ho parlato tanto con lui. Mi ha aiutato tanto e da lui ho imparato tanto".
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"Prima del Pallone d'Oro vengono i traguardi di gruppo"
Quello di Lautaro è il pensiero di chi è cresciuto tanto, in campo e fuori: "Da quando sono diventato papà sono maturato tanto, dentro e fuori dal campo - spiega - a volte mi arrabbio facilmente ma cerco di contenermi di più rispetto al passato. Mia moglie e la mia famiglia in Argentina mi hanno dato una mano importante in questo". La testa è ai traguardi di squadra: "Per me viene prima l'obiettivo di squadra poi ci sono i premi individuali. Anche quelli però arrivano solo se il gruppo funziona. Lo dice anche Messi, che l'ha vinto sette volte il Pallone d'Oro. Ci ha dato una grossa mano per la vittoria della Copa America".
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"Primo gol in Champions? Spero a Madrid"
In campionato Lautaro sin qui ha segnato 8 gol e servito 2 assist mentre in Champions League il 24enne argentino va ancora a caccia del primo gol stagionale: "Speriamo arrivi presto - sorride - cerco sempre di dare il massimo, supportare i compagni e fare gol. A volte ci riesci, altre meno ma sto bene in questo gruppo. Questo è importante: vuol dire che stiamo tutti bene e siamo tutti sul pezzo". Prossima chance per sbloccarsi in Champions, la trasferta di Madrid contro il Real: "Dobbiamo andare al Bernabeu per provare a vincere, come sempre. Se vinceremo a Madrid, sarà un segnale per tutti. Vincere a Madrid ci darebbe maggior consapevolezza anche a livello europeo. Ora dobbiamo crescere come gruppo e come squadra"
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"Roma forte, sarà una partita dura"
"Ora pensiamo prima alla Roma, poi al Real" è però il manifesto d'intenti di Lautaro. Sabato sarà tempo di sfidare l'ex Mourinho all'Olimpico. Non ci sarà la sfida a distanza con Tammy Abraham, squalificato per un turno alla pari di Karsdorp. "Sarà comunque una partita dura, dovremo affontarli con grande spirito di squadra e con la testa giusta - le parole di Lautaro - siamo sulla strada giusta. Loro sono una squadra forte, hanno un allenatore che cerca di farli sempre giocare bene. Dobbiamo andare lì a fare il nostro gioco in un ambiente caldo, con una tifoseria che si fa sentire".