Juric dopo Torino-Bologna: "Il presidente mi creda, sono più aziendalista di lui"
torinoL'allenatore granata torna sull'argomento mercato: "Io non chiedo giocatori, chiedo un concetto di crescita diverso. Penso che in estate ci volesse più coraggio e bisogna cambiare ottica per il bene della società, che ha tutto per diventare forte". Mihajlovic invece ammette la superiorità dell'avversario: "Non c'è stata partita, abbiamo sbagliato atteggiamento"
Il Torino vince 2-1 contro il Bologna e ritrova la vittoria che mancava da tre partite. Al termine della gara però, Ivan Juric è tornato sull'argomento mercato e ai microfoni di Sky Sport ha spiegato il suo concetto di crescita per il club granata: "Sono il più grande aziendalista che esista, basta vedere anche quello che abbiamo fatto in due anni a Verona, creando una squadra che oggi è importante praticamente senza investimenti. Io accetto che arrivino giovani di prospettiva, mi piace creare qualcosa di diverso. Per le squadre medie, l'unico modo di fare le cose è questo. Io non chiedo giocatori, è il concetto che chiedo ed è qualcosa di ben diverso. Non penso esclusivamente ai risultati di quest'anno, ma alla programmazione e alla crescita della società che ha tutto per diventare forte. Dalla storia, al pubblico, al presidente che economicamente è stabile. Penso che ci volesse più coraggio, mi auguro che il presidente mi creda che non penso a me stesso, ma al bene della società. Il Torino arriva da periodi dove il presidente ha fatto grandi investimenti, pagando le conseguenze. La mia idea di costruire è diversa, ad esempio a Verona c'erano giovani come Ilic, Dimarco, Lovato. Costruire con una logica, con la capacità di capire quali sono i giocatori che possono migliorare e io mi riferisco a questo. Noi siamo uno staff che lavora tanto e ci piace far crescere i giocatori. Io sono più aziendalista del presidente, bisogna cambiare ottica e vedere me e il mio staff in un'ottica diversa rispetto anche ad altri".
"A volte vado oltre perchè vivo tutto a mille"
Juric ha proseguito, ammettendo che a volte la sua passionalità lo porti anche ad andare oltre in alcuni atteggiamenti nei confronti della propria società: "Anche a Verona sono andato oltre al buon comportamento e in certe situazioni ho sbagliato nei confronti del presidente. A volte vado oltre perchè vivo tutto a mille, altri mi vedono fuori di testa. Negli anni passati abbiamo costruito tanto, ma in alcuni casi mi sono anche comportato male e non va bene. Ma il mio obiettivo è sempre e solo il bene della società".
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Mihajlovic: "Atteggiamento sbagliato, una delle peggiori partite"
Non ammette scuse invece Sinisa Mihajlovic, che ha analizzato così la sconfitta del suo Bologna: "Oggi abbiamo perso meritatamente, il Torino è stato superiore in tutto e per tutto. La partita di oggi è stata la peggiore insieme a quella con l'Empoli. Ho messo un attaccante in più per cercare di essere più aggressivo, ma non ci siamo riusciti. Non abbiamo fatto un dribbling in 95 minuti, specialmente quando giochi contro queste squadre aggressive, con quell'atteggiamento non puoi vincere la partita. Forse ho sbagliato anche io mettendo tre attaccanti, però alla fine abbiamo difeso male e attaccato peggio. Mi prendo la colpa della sconfitta, dovevamo essere molto più aggressivi. Dopo ogni partita parliamo se abbiamo fatto o meno il salto di qualità. Non si fa in una partita, ma nell'arco di un campionato con continuità di risultati e prestazioni. Contro la Fiorentina abbiamo fatto la partita che avevamo preparato, sicuramente potevamo fare meglio, ma oggi invece non c'è proprio stata partita. Non abbiamo vinto un contrasto, non abbiamo mai creato superiorità numerica".