In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Malagò su Covid e Serie A: "Bene Lega su capienza stadi, ora nuovo protocollo"

A SKY

Il numero 1 dello sport italiano - in collegamento con 'Sky Sport' - ha commentato la difficile situazione che sta vivendo il calcio, per l'aumento dei contagi Covid: "Giusta riduzione capienza, c'era il rischio che il Governo calasse decisione dall'alto". Sugli interventi non uniformi di Asl e Tar: "Si perde credibilità"

CORONAVIRUS, DATI E NEWS LIVE

Condividi:

Il Presidente del Coni Giovanni Malagò è intervenuto in diretta a 'Sunday Morning' su Sky Sport24, commentando la limitazione del pubblico per le partite di calcio alla luce della nuova ondata Covid: "La Lega Calcio ha fatto bene a scegliere per la riduzione della capienza degli stadi perché era elevato il rischio che il Governo facesse cadere dall'alto la sua decisione".

 

"La federazione medico sportiva insieme al Coni sta predisponendo un nuovo protocollo - ha aggiunto Malagò - poi chi organizza i campionati ha il diritto- dovere di prendere decisioni". Sugli interventi non uniformi di Asl e Tar il n.1 del Coni ha sottolineato che così "si perde di credibilità". 

 

"Considerando l’aumenti dei contagi e le previsioni dei numeri, il calcio doveva giocare d’anticipo. Andavano gestite anche le vacanze di Natale degli addetti ai lavori…", ha osservato Malagò.

Stadio Olimpico e Paolo Rossi

Il numero 1 dello sport italiano ha parlato anche della polemica sull'intitolazione dello stadio Olimpico a Paolo Rossi: "Roma e Lazio dovrebbero avere il prima possibile un loro stadio. Quando questo accadrà con l’Olimpico che può diventare davvero il teatro della Nazionale italiana allora si può parlare dell’intitolazione a Paolo Rossi".

Il caso Djokovic: "Mai visto gestion peggiore"

Sulla vicenda Djokovic duro il commento del Presidente del Coni: "Non ho mai visto una gestione peggiore. Gli attori in questo caso sono tre: gli organizzatori locali, il Governo e Djokovic. Diamo per scontato che tutti e tre fossero in buona fede, il problema è un altro: non ci si deve mettere in quella situazione, a monte non deve succedere. Entro il 10 doveva dire se era vaccinato o no, poi non si capisce perchè non sia stato comunicato che il 16 abbia preso il Covid. Doveva comunicarlo. Se prima durante e dopo ha incontrato chiunque, allora la credibilità è venuta meno. Dispiace per Nole, è 'italiano' e amato, l'ho anche premiato, siamo tutti suoi tifosi, ma lui se non avesse contratto il Covid che faceva? Non giocava più a tennis?".