Covid e sport, le possibili modifiche al protocollo

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Lorenzo Fontani

Lorenzo Fontani

Sul nuovo protocollo anti Covid da applicare al calcio e agli altri sport, il Governo studia una percentuale minima di positivi per far scattare l'intervento delle ASL. Nelle prossime ore l'incontro decisivo con le federazioni sportive, la Figc valuta anche una modifica alla regola dei 13

 

Una percentuale di positivi nel gruppo squadra, raggiunta la quale far scattare automaticamente lo stop. Naturalmente stabilendo il momento in cui il dato andrebbe registrato. È la soluzione a cui sta pensando il Governo per arginare la discrezionalità delle ASL nel fermare o meno i club e conseguentemente le partite. Su questo e su altro i tecnici del ministero della Salute sono stati in costante contatto con il CTS e con i rappresentanti delle leghe e delle federazioni sportive, non solo calcistiche, in vista della conferenza Stato-Regioni, da cui dovrebbero uscire una volta per tutte il protocollo, anzi i protocolli dei vari sport, e i parametri in base ai quali fermare o meno i club con rischio di focolaio Covid.

Le possibili modifiche al protocollo

Si tratta di stabilire quali possano essere le eccezioni rispetto alla normativa vigente da concedere al calcio e agli sport di interesse nazionale. C'è ad esempio il tema della possibilità di schierare i contatti stretti con terza dose (o con seconda da meno di 120 giorni, quelli soggetti alla cosiddetta autotutela), senza mascherina, magari imponendo un tampone molecolare e non soltanto rapido. Insomma, criteri univoci che scongiurino i differenti indirizzi di ASL e anche dei Tar, nella speranza che al Tar non si debba proprio arrivare. Intanto in Figc si sta pensando, in armonia con l'eventuale introduzione della percentuale minima fissata per l'intervento delle ASL, di modificare il discusso obbligo di scendere in campo con minimo 13 calciatori negativi, inclusi infortunati e primavera over 18, mentre restano pendenti i giudizi sulle gare rinviate e messe sub judice e anche quello sul reclamo annunciato dall'Udinese rispetto alla regolarità della gara con l'Atalanta. Valutazioni che naturalmente andranno fatte in base alle norme vigenti al momento, ma anche il giudice sportivo, già in sovraccarico di lavoro, spera che nelle prossime ore arrivino maggiori certezze.

giovanni malag

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