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Matteo Cancellieri, chi è l'attaccante del Verona al primo gol in Serie A

IL PERSONAGGIO

Matteo D'Aquila

Nell'ultimo turno di campionato Matteo Cancellieri ha segnato il suo primo gol in Serie A con un sinistro a giro stupendo che ha permesso al Verona di pareggiare sul campo dell'Empoli. Ma chi è il giovane talento dei gialloblù e della Nazionale Under 21? Dalla passione per la musica agli aspetti personali, il ritratto di un futuro campione del calcio italiano

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Minuto 71'. Partenza da destra, pallone controllato verso il centro con il mancino. Poi il dribbling secco a un avversario e sinistro a giro sul palo lontano. Una meraviglia, che renderà per sempre il 20 marzo 2022 una data indimenticabile nella vita di Matteo Cancellieri. Il giorno del primo gol in Serie A, valso il pareggio al Verona sul campo dell'Empoli. Ma chi lo segue dai tempi della Primavera, sa che quella vista al 'Castellani' è la classica giocata dell'esterno offensivo classe 2002, che anche all'esordio con l'Under 19 gialloblù segno un gol simile. Conicidenze? No, questione di talento

"Ma che ho fatto?"

Una rete così importante e bella, quella messa a segno contro l'Empoli, che ha provocato un'esultanza inequivocabile: espressione stupita e gesto con la mano, come a dire: "Ma cosa ho fatto?". Cresciuto nella Roma ma arrivato a Verona nella passata stagione, Cancellieri inizialmente non ha trovato spazio con Juric pur avendo segnato ben 15 gol in 18 partite nel campionato Primavera. Quest'anno, però, la svolta: sempre più protagonista, prima con Di Francesco e poi con Tudor, Matteo sta trovando continuità e ha già raccolto 10 presenze in Serie A nonostante uno stop per il Covid e un paio di problemi fisici. Contro l'Empoli, dopo dieci minuti dal suo ingresso in campo, è riuscito a realizzare la sua prima rete "tra i grandi". E adesso non ha nessuna intenzione di fermarsi.

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Cancellieri dopo il gol contro l'Empoli - ©LaPresse

Dalla Roma Under 17 al primo gol in A

Ma chi è Cancellieri? Cresciuto nella scuola calcio della Polisportiva De Rossi, è arrivato alla Roma giovanissimo, a soli 16 anni. Da subito si è imposto con tecnica e personalità, segnando 19 gol in 19 presenze con l'Under 17 giallorossa ed esordendo presto con la formazione Primavera. In quell'anno, il 2018, si rese anche protagonista di un episodio curioso, ma spiacevole: raccattapalle in Roma-Shakhtar Donetsk, ottavi di finale di Champions League, venne spintonato da Ferreyra – calciatore della squadra ucraina, che poi si scusò – finendo oltre i cartelloni pubblicitari. Nel 2018/19 la grande stagione che lasciava presagire sin da subito un futuro importante, prima di qualche problema ambientale arrivato nell'annata successiva. È stato proprio in quel frangente che la Roma ha deciso di cederlo al Verona nell'affare che ha portato Kumbulla in giallorosso. Il classico episodio sliding doorsl'inizio dell'ascesa di Matteo Cancellieri: esordio con un gol bellissimo, simile al suo primo in Serie A, contro il Pordenone nella Coppa Italia Primavera e un campionato da ben 15 reti in 18 presenze in Primavera 2. Con Juric l'arrivo in prima squadra, poi la consacrazione in questa stagione, vissuta come un sogno e coronata non solo dalla prima, stupenda firma in Serie A, ma anche dalla prima chiamata in Nazionale Under 21, con cui a settembre ha esordito segnando - tanto per cambiare - un gol da applausi contro il Lussemburgo. Il resto è una storia tutta da vivere, ma con il talento e la voglia di arrivare di Cancellieri davvero nulla sembra impossibile.

La musica latina e napoletana e il mindset, passioni e interessi

Ma se Cancellieri ha davanti a sé un futuro di livello assoluto è non solo grazie al suo talento, ma anche grazie ad un approccio alla vita non comune a tutti i ventenni. Pochi vizi, tanta disciplina: completamente mentalizzato sul suo lavoro, Matteo trova una delle sue valvole di sfogo nella musica. Non quella cubana però, sebbene nelle sue vene scorra sangue della Isla per via della madre. A salsa e bachata l'attaccante del Verona preferisce il rap latino e il raggaeton di Paulo Londra e J-Balvin. Dalla sua cassa portatile, compagna inseparabile di avventure, poi risuona spesso anche musica napoletana: diversi i brani neo-melodici presenti nella playlist di Cancellieri, tutto merito di Federico, il ragazzo conosciuto in un villaggio durante una vacanza in Sardegna e divenuto amico per la vita. La musica lo accompagna anche prima di andare a dormire, quando è sua abitudine ascoltare frequenze hertz per meditare prima e conciliare il sonno poi. Ed è proprio il mindset un altro degli aspetti fondamentali nella vita di Cancellieri: particolarmente meditativo, l'attaccante del Verona nel corso degli anni si sta sempre più approcciando a pratiche che lo rendono ancor più riflessivo. Ed è questo uno dei fattori che lo potrà aiutare a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato.

Il rapporto con Daniel Guerini e l'importanza della famiglia

C'è anche un altro tratto della personalità di Cancellieri, quello che spesso Matteo tende a proteggere. Una sensibilità spiccata, che si traduce in affetto smisurato nei confronti di chi gli sta vicino e nella mancata esposizione dei propri sentimenti, spesso protetti con il pudore di chi non vuole esprimere troppo. È così che dopo la morte di Daniel Guerini, giovane promessa della Primavera della Lazio scomparso tragicamente in un incidente stradale lo scorso anno con il quale Matteo aveva condiviso per qualche anno l'esperienza nelle giovanili della Roma prima e in Nazionale poi, l'attaccante del Verona si è chiuso in un silenzio assordante, interrotto soltanto da un post pubblicato su Instagram, dove solitamente evita di mettere troppo in luce aspetti della sua vita privata. "Mi è cascato il mondo addosso e ancora forse non ho realizzato del tutto. - aveva scritto Cancellieri -. Come un fratello per me, cresciuti insieme uno a casa dell'altro sempre a ridere scherzare e a giocare a calcio, mi ricordo ogni attimo passato con te come fosse oggi, non stavamo mai fermi ma soprattutto non stavamo mai senza il sorriso. Tante, forse troppe cose ci sarebbero da dire, ma preferisco tenerle solo per noi. Ti dedico tutto, a te che da sempre sei stato uno di famiglia. Ti voglio un bene dell'anima". Un dolore attraversato e affrontato grazie all'appoggio della mamma, alla quale è legatissimo, e al supporto del fratello che vive a Dubai e della sorella attrice. 

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L'incontro con i giocatori del Real e quel pensiero: "Un giorno anch'io..."

Adesso, dopo il primo gol in Serie A, i riflettori si sono accesi su Cancellieri. Un giocatore convinto dei propri mezzi e concentrato sul suo mestiere, che si diverte con la PlayStation, gioca con la sua cagnolina, guarda il calcio inglese nonostante il suo collega preferito sia Mbappé e non apprezza particolarmente la movida. Una "serata", però, se l'è concessa qualche settimana fa per festeggiare la salvezza ottenuta con larghissimo anticipo dal Verona. Insieme a Tameze, il compagno con il quale ha legato di più e con cui ha il rapporto più stretto al pari di Bessa, Matteo è stato in un noto locale di Milano, dove all'improvviso ha anche incrociato alcuni calciatori del Real Madrid. È a quel punto che ha sicuramente pensato: "Un giorno anche io arriverò a quel livello...". Il talento c'è, la mentalità pure. Adesso resta soltanto un romanzo calcistico straordinario da scrivere. La prima pagina è già bellissima.