Juve-Inter, Pjanic: "La decide Dybala! Mi manca l'Italia, ci tornerei"

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Il centrocampista bosniaco alla Gazzetta dello Sport: "La scorsa estate ho avuto due contatti con la Juve, ma non abbiamo definito. L'Italia mi manca, ci tornerei molto volentieri". Sulla sua ex squadra: "Non capisco le critiche ad Allegri. La sfida con l'Inter è da 50-50, ma potrebbe deciderla il mio amico Dybala"

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Nostalgia Italia. Miralem Pjanic non nasconde il desiderio di far ritorno nel  nostro Paese, dove ha vissuto per anni tra Roma e Torino. "In Turchia si sta bene, Istanbul è bellissima. Io però non ho perso di vista l’Italia, è la mia seconda casa. Voglia di tornare? Mi manca l'Italia, sinceramente. Io tornerei molto volentieri. Per farvi capire, l’eliminazione dal Mondiale mi ha colpito, come se fossi italiano anche io", ha ammesso alla Gazzetta dello Sport il centrocampista oggi in prestito al Besiktas, ma di proprietà del Barcellona. Un ritorno in Italia che si sarebbe potuto concretizzare già la scorsa estate e proprio alla Juventus, sua ex squadra: “Due contatti ci sono stati, poi non abbiamo definito nulla e non per una questione economica. Per me non era una questione di soldi, anche ora vorrei essere importante in un progetto e vincere lo scudetto. Ho fame, esperienza, quasi 700 partite: penso di poter aspirare a obiettivi alti", ammette Pjanic.

"Addio Dybala? Società ha scelto un progetto diverso"

Domenica sera c’è Juve-Inter, una partita sempre dal fascino speciale: "Per me è 50-50, ma può decidere anche Paulo Dybala. Credo che Allegri lo farà giocare dall’inizio. Paulo ha la testa da campione, si farà sempre trovare pronto", il pensiero di Pjanic. Dybala che a fine stagione lascerà la Juve dopo il mancato rinnovo: "Ho scritto subito a Paulo quando l’ho saputo, perché per me è un amico, mi è sempre piaciuto giocare con lui. Gli ho scritto che è un grande campione e lui ha risposto ‘grazie, fratello, ti voglio bene’. Credo di capire come si senta, lui non si è mai tirato indietro anche se stava male, non ha mai scelto di non giocare per salvaguardare se stesso. Però capisco anche la società, che è stata molto chiara. Credo abbia scelto un progetto diverso, con calciatori più adatti a quell’idea", le parole del centrocampista bosniaco.

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"Folle criticare Allegri, Koeman è stato irrispettoso. Con Sarri…"

Pjanic che ha "difeso" Allegri, suo ex allenatore alla Juve: "A me tutte quelle critiche sembrano una follia. Io stimo molto Allegri, come allenatore e ancora di più come persona. Mi sembra la persona più giusta per la Juve e i risultati dicono che l’ha risistemata. Nessuno invece dice che sotto pressione è il più bravo". Rapporto diverso invece quello avuto con Koeman al Barcellona: "Non potevo continuare con lui. Il suo modo di fare è stato irrispettoso. Laporta ha preso una grandissima decisione con Xavi: ora il gruppo è unito e ognuno sa che cosa deve fare”, ha proseguito Pjanic. Che ha parlato così di Sarri: "È pazzo del calcio, un grandissimo allenatore. L’errore è stato un altro: mi sono fissato sul numero di palloni da giocare, i famosi 150 palloni, e ho perso di vista il mio calcio".