Milan, Calabria: "Scudetto? Siamo in testa ed è giusto crederci"
MILANIl difensore rossonero si racconta alla tv tematica del club: "Ci sono squadre magari anche più preparate di noi a un campionato così lungo ma ci crediamo. Perché non dovremmo?". E sui pochi gol nelle ultime partite aggiunge: "Bisogna tirare di più e affidarsi meno al giro palla". Sulla fascia da capitano: "Mi dà energia, carica e responsabilità: la ritengo bella e affascinante"
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"Crediamo di poter arrivare fino alla fine lì sopra; ci sono squadre magari anche più preparate di noi a un campionato così lungo ma ci crediamo. Perché non dovremmo?". Garantisce Davide Calabria. Il terzino e vicecapitano del Milan ha parlato alla tv tematica del club rossonero del momento della squadra, quando alla fine del campionato mancano sei giornate. "Siamo consapevoli del nostro potenziale - assicura - abbiamo continuità di risultati da diverso tempo, ci conosciamo sempre più e i risultati stanno arrivando. Stiamo facendo un percorso e ci stiamo mettendo tutto quello che abbiamo. Ritengo ovvio che ci siano alti e bassi in un campionato così lungo, ma bisogna aver fiducia".
"Fascia da capitano è bella e affascinante"
"Siamo pronti" è la certezza di Calabria in vista della sfida al Genoa, in programma venerdì alle 21 a San Siro per la 33^ giornata di campionato. All'andata in Liguria il Milan vinse 3-0: "A Marassi non dovevo giocare - ricorda il difensore - ma all'ultimo il mister mi ha detto che avrei giocato ed è andata bene". Calabria commenta anche le emozioni che vive quando indossa la fascia da capitano: "È una cosa che mi dà energia, carica e responsabilità: la ritengo bella e affascinante. Con tutti i giocatori che sono passati nel Milan ti dà tanta responsabilità ma anche molto carica: sto cercando di ricambiare la fiducia".
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"Pochi gol? Dobbiamo tirare di più, meno giro palla"
Nelle ultime sei partite di campionato il Milan ha segnato tre reti. "Bisogna tirare di più - spiega Calabria - perché abbiamo degli ottimi tiratori, senza per forza limitarci al giro palla e magari rischiando di far svanire l'azione". Un concetto che non vale solo per gli attaccanti: "Anche se sono un terzino mi piace arrivare lì davanti e se ne ho la possibilità di buttare dentro la palla. Spero arrivi l'occasione". A proposito di difensori, il numero 2 rossonero si concentra anche su Kalulu, in grande crescita: "Non ne sono sorpreso. È un ragazzo intelligente, forte: il potenziale si vedeva anche quando è arrivato. È giovane, quindi non possiamo pretendere che non commetta mai errori. È stato utile quando è stato chiamato in causa, sono contento che stia facendo bene: se lo merita".