Zaniolo: "Mourinho è uno degli allenatori più forti al mondo. Vogliamo la finale"

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Intervistato da Uefa.com il centrocampista della Roma parla della semifinale di Conference League di giovedì: "Il Leicester è una squadra forte, ma noi abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque, non abbiamo paura. Vincere la competizione sarebbe importante sia per noi che per i nostri tifosi, 14 anni di attesa per un trofeo sono un po' troppi"

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Dopo tre semifinali europee la Roma ha messo nel mirino la finale di Conference League. Per arrivare a Tirana, però, i giallorossi dovranno superare nelle semifinali il Leicester: "Sono forti, corrono tanto. Noi però abbiamo dimostrato di potercela giocare con chiunque, non abbiamo paura". Presenta così, a Uefa.com, la gara di giovedì Niccolò Zaniolo, che grazie alla sua tripletta nei quarti contro il Bodo/Glimt ha permesso alla squadra di Mourinho di passare il turno. Ed è proprio nei confronti dello Special One che il centrocampista della Roma spende ottime parole: "È uno degli allenatori più forti al mondo. Ci fa stare sempre sul pezzo, ci tiene uniti per portare a casa i risultati. Speriamo di vincere qualcosa con lui. Dal primo giorno in cui ci siamo riuniti a Trigoria abbiamo iniziato a lavorare per fare qualcosa di importante. Lui sa come si fa a vincere, con Mou in panchina abbiamo sicuramente più possibilità". 

"Dopo il secondo infortunio facevo fatica a parlare anche con i miei genitori"

Successivamente Zaniolo parla dei due gravi infortuni che ha subito negli ultimi anni: "La rottura del legamento crociato credo che sia uno degli infortuni peggiori che possa capitare a un calciatore. Il primo è stata una bella batosta perché ero nel pieno delle forze, dell'entusiasmo, della fiducia, stavo facendo molto bene.La botta vera e propria l'ho presa al secondo infortunio. Per i cinque o sei giorni successivi sono stato in casa e facevo fatica a parlare anche con i miei genitori, ero completamente scioccato". Nonostante la batosta, il numero 22 giallorosso vuol vedere il lato positivo dei due infortuni: "Mi hanno fatto crescere soprattutto come persona. L'importante è mantenere l'equilibrio sia nei momenti belli che in quelli meno belli: non bisogna sentirsi alle stelle né l'ultimo della terra quando le cose vanno male".

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"Bisogna imparare a convivere con le pressioni"

Messi alle spalle i problemi fisici, il centrocampista giallorosso è tornato sui suoi livelli: "Non mi sento un top player. So di avere delle qualità ma so anche che devo migliorare tanto sotto alcuni aspetti. A Roma si vive per il calcio e noi abbiamo una responsabilità grandissima per portare in alto il nome di questa squadra". Zaniolo poi fissa l'obiettivo per la Conference League: "Bisogna imparare a convivere con le pressioni, in una piazza del genere le devi avere per forza. Abbiamo giocato tre semifinali europee, è arrivato il momento di prenderci la finale".

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"Con il Bodo una delle notti più belle della mia carriera"

Zaniolo poi ripercorre la notte contro il Bodo/Glimt nella quale ha segnato la sua prima tripletta con la Roma: "L'avevo sognata così! Stadio pieno con 65mila persone e quarto di finale di una coppa europea. Posso dire che è stata una delle notti più belle della mia carriera insieme all'esordio al Bérnabeu e la doppietta contro il Porto". In chiusura il centrocampista classe '98 spiega cosa vorrebbe dire per lui vincere la Conference League: "Sarebbe motivo di grande orgoglio, un punto di partenza non un punto di arrivo. Anche per i tifosi vorrebbe dire tantissimo, 14 anni di attesa per vincere un trofeo sono un po' troppi". 

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