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Nuovo Stadio, Scaroni: "Ipotesi fuori Milano realistica". Antonello: "Avanti insieme"

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Il presidente del Milan sul nuovo stadio lontano da San Siro: "Non stiamo pensando di andare a 50 km da Milano, ma di una zona che i milanesi considerano parte della loro città. Ogni giorno che passa l'ipotesi diventa sempre più realistica". L'ad nerazzurro Antonello: "Siamo in attesa di decisioni dal comune di Milano. Uno stadio moderno è fondamentale per tornare competitivi in Europa"

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Un passato glorioso, un presente con vista scudetto ma dal futuro incerto: il Meazza continua a far discutere tanto da porsi la domanda: che ne sarà della Scala del Calcio? Milan e Inter stanno lavorando per dar luce al nuovo stadio, ma il progetto ancora non decolla. "L’intera zona attorno a San Siro è sempre o troppo piena, quando c’è la partita, o troppo vuota quando non c’è. Meriterebbe di più", ha dichiarato il presidente rossonero Paolo Scaroni all'evento organizzato da Il Foglio a San Siro. Unione di vedute con i nerazzurri: "Sono tre anni che i due club sono allineati su questo progetto - ha dichiatato l'amministratore delegato Alessandro Antonello - Il sistema infrastrutturale serve a far crescere il calcio e l’economia di questo paese. Uno stadio moderno è fondamentale anche per Milan e Inter per tornare competitivi in Europa". E Scaroni aggiunge sull'ipotesi di un allontanamento da San Siro: "Quando parliamo di fuori Milano per il nuovo stadio, parliamo di un fuori Milano relativo. Non stiamo pensando di andare a 50 km da Milano, sarebbe una zona che i milanesi considerano parte della loro città. Ogni giorno che passa l'ipotesi diventa sempre più realistica".

Antonello: "Siamo in attesa"

Milan e Inter condividono l'idea che un nuovo stadio possa essere un viatico importante anche per tornare a vincere, ma la questione sembra essere in stand-by: "Siamo in attesa che l’amministrazione comunale nomini un responsabile per il dibattito pubblico: è una fase che dovrebbe concludersi a giorni, noi nel frattempo stiamo lavorando per integrare un dettagliato studio di fattibilità presentato già nel 2019", ha aggiunto Alessandro Antonello. Sulla questione stadio, era intervenuto anche Andrea Agnelli, sempre a Il Foglio: "San Siro ha fatto il suo tempo - ha dichiarato il presidente della Juventus - E' stato sacrificato il Wembley in nome del nuovo Wembley.  Lo stadio di proprietà è fondamentale per crescere, l'ho sempre suggerito anche a Inter e Milan".

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Scaroni: "Appena abbiamo un progetto esecutivo, partiamo"

Il presidente rossonero si associa alle parole di Agnelli, sostenendo il legame che si crea tra impianto e risultati sportivi: "I Blancos incassano dallo stadio 140 milioni l’anno a fronte dei 34 del Milan: come possono i nostri tifosi credere che la squadra possa competere con i top club quando i semplici ricavi dal botteghino sono così distanti? Appena abbiamo un progetto esecutivo, partiamo. Che sia a San Siro o altrove". Infine, anche il sindaco di Milano, Beppe Sala ha dichiarato: "Non ci sono novità. Certamente qualora il Milan fosse ceduto non cambierebbe nulla. Non ci sono novità se non il fatto che noi in questo momento siamo in grado di decidere a chi affidare il processo di Dibattito pubblico. Abbiamo fatto una selezione e siamo in grado di decidere - prosegue il primo cittadino milanese - "È evidente che dall'altra parte le squadre devono proporre un progetto, non uno esecutivo ma qualcosa di più di un rendering". Una questione che, pare, terrà ancora banco.

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