Conte abbraccia Mourinho prima di Roma-Tottenham: "Nessuna ruggine, rispetto reciproco"

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Intervistato da Massimo Cecchini della Gazzetta dello Sport alla vigilia dell'amichevole tra il suo Tottenham e i giallorossi, l'allenatore italiano parla del suo nuovo rapporto con Mourinho, sottolineando anche come i due in questa stagione abbiano uno stesso obiettivo. Anche se c'è un rimpianto legato anche alla Roma nel suo recente passato... 

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Amici mai. Ma, almeno per una volta, non più nemici. Anche perché il contesto ovviamente aiuta. Roma e Tottenham di fronte in un’amichevole estiva in Israele vuole dire soprattutto José contro Antonio, Mourinho di fronte a Conte, una delle rivalità più forti dell’ultimo decennio calcistico. Che l’allenatore degli Spurs, però, sembra voler mettere definitivamente da parte: “Ma no, non c’è più nessuna ruggine con Mourinho”, dice in un’intervista a Massimo Cecchini della Gazzetta dello Sport. “Ora ci rispettiamo a vicenda, sinceramente. E domani ci saluteremo normalmente. Siamo felici di giocare contro una grande squadra come la Roma”. Anche perché, a pensarci bene, Conte e Mourinho, almeno per questa stagione, avranno un obiettivo comune da portare avanti: “Quello di contrastare le superpotenze che comandano in Inghilterra e in Italia”, continua Conte. “Entrambi stiamo lavorando bene e quindi può essere un buon paragone. Noi ce la dobbiamo vedere con Manchester City, Liverpool, Arsenal, Manchester United, mentre i giallorossi con squadre importanti come Inter, Milan e Juve”. 

Conte e il rimpianto Conference League

Una sfida, quella tra Roma e Tottenham, che in molti avevano ipotizzato come possibile finale della prima Conference League della storia, poi vinta dai giallorossi nella notte di Tirana. Uno dei grandi rimpianti del secondo Conte inglese, uscito dalla competizione durante i gironi soprattutto a causa del Covid: “Non ho trovato leale da parte della Uefa estrometterci dalla Conference. Siamo stati esclusi non per volontà nostra, ma perché non si è trovata una data per giocare a causa del Covid. Non è stato onesto per il club e i calciatori. Potevamo essere protagonisti e arrivare fino in fondo. Visto che non l’abbiamo vinta noi, comunque, sono contento che l’abbia vinta la Roma”. Non ditelo a Mourinho.

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