Lazio, la prima vittoria "da Sarri": cambi, difesa e palleggio
lazioContro l'Inter è arrivata una vittoria dove si nota l'evidente impronta dell'allenatore: palleggio, compattezza, distanze corte e una difesa che subisce molto meno. Con la panchina che ora è una risorsa fondamentale
Non è certo la prima vittoria di Sarri. Di sicuro è la prima vittoria da Sarri. Anche l'anno scorso arrivarono vittorie di prestigio ma in modo diverso, non ancora con l'evidente impronta dell'allenatore. Stavolta no. Palleggio, compattezza, distanze corte. Con qualche variazione allo spartito; pressing meno alto e maggior ricerca della profondità per sfruttare Immobile. Una vittoria del sarrismo aggiornato. Significativo che sia proprio il successo contro Inzaghi a mettere definitivamente il punto su un percorso di non semplice trasformazione iniziato 14 mesi fa. Che ha portato a Roma diversi principi tattici e 16 nuovi giocatori. La rivoluzione sul mercato era inevitabile, meno scontate invece le nuove modalità di pianificare le operazioni. Tempi brevi - buona parte della squadra consegnata a Sarri già da inizio ritiro - e mercato dettato proprio dall'allenatore; un'inversione di tendenza rispetto al passato.
I vecchi limiti ora sono risorse
L'Inter ha detto poi che molto è cambiato rispetto alla scorsa annata. I vecchi limiti oggi sono nuove risorse. Gli scontri diretti erano diventati tabù - appena 9 punti conquistati sui 36 a disposizione -, oggi invece al primo big-match stagionale i biancocelesti vincono e convincono. La difesa è stata l'anello debole di una stagione fa. Mai le squadre di Sarri avevano subito così tanti gol (58). Scelto Romagnoli come nuovo leader difensivo e centrocampo più fisico. Nei primi 270' minuti stagione la Lazio ha subito e rischiato molto poco.
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Panchina profonda
Ma il vero cambio è nei...cambi. Ora Sarri ha una panchina profonda e la possibilità di scegliere. Addirittura può permettersi di giocarsi le carte di qualità Pedro e Luis Alberto a gara in corso. E la differenza è stata evidente. Un gol a testa e l'assist dell'attaccante per lo straordinario gol del centrocampista. Uomo copertina del momento. L'estate, anzi il mercato, sta finendo. E come ogni anno porterà via anche le voci sul futuro di Luis Alberto. La voglia, mai nascosta, di tornare al Siviglia non si concretizzerà. Dopo un precampionato elettrico è tornato motivato e concentrato. E Sarri ha apprezzato. Per caratteristiche non è il prototipo del suo giocatore ideale e non ha il posto fisso garantito in campo - ancora mai titolare quest'anno - ma se entra e decide come contro l'Inter può diventare il vero jolly nella corsa Champions dei biancocelesti.