Il presidente di Exor, holding che controlla la squadra bianconera, alla Gazzetta dello Sport: "Sono convinto che la Juve possa vincere il campionato e fare bene in Champions. Dopo ogni ciclo serve pazienza per ricostruire, ma Allegri conosce bene il club. Peccato per i tanti infortuni…"
"Se sono fiducioso che la Juve che possa tornare a vincere il campionato e fare una bella figura in Champions già in questa stagione? In questo caso sono più che fiducioso, sono convinto!". Parla così in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport John Elkann, presidente di Exor, la holding che controlla anche la squadra bianconera. Elkann motiva così il suo ottimismo sulla stagione che attende la squadra allenata da Allegri: "La Juve sta attraversando un nuovo ciclo come è molte volte successo nella storia ormai centenaria che lega la mia famiglia alla maglia bianconera. Nel 2023 la mia famiglia festeggerà 100 anni di vita insieme alla Juventus, un record mondiale. Ed è un legame forte che si trasmette di generazione in generazione. Dopo ogni ciclo bisogna avere la pazienza di ricostruire".
"Allegri conosce bene il club"
Elkann prosegue: "La squadra è cambiata tantissimo, ma alla guida c’è un allenatore come Allegri che conosce bene il club e lo spirito di tenacia e concretezza che lo caratterizza. Ci aspetta un campionato competitivo con una bella sorpresa come l’Atalanta, e una Champions difficile con il calcio inglese che è sempre più forte e ha fatto la parte del leone sul mercato. Ovviamente, in queste fasi di transizione bisognerebbe partire con il piede giusto. Quello che dispiace è non poter ancora vedere la Juve girare con tutti i cavalli e la potenza che avrebbe avuto a disposizione senza gli infortuni".
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"Preoccupato per quello che c'è intorno al calcio"
Elkann focalizza poi l’attenziona su un altro tema: "Sono preoccupato per quello che c’è intorno al calcio e allo sport professionistico in generale. Al centro del sistema dovrebbero esserci i tifosi, gli atleti, e le squadre. C’è invece una deriva pericolosa che avvantaggia intermediari, organizzatori e regolatori che stanno mettendo in difficoltà il mondo dello sport perché sono motivati esclusivamente dai soldi e dal potere. Ho fiducia nel lavoro che sta portando avanti mio cugino Andrea Agnelli per dare un futuro al calcio con impegno e passione".