Il nuovo allenatore rossoblù si presenta: "Qui per la storia del club, abbiamo una squadra forte. Dobbiamo avere un'identità precisa, voglio un calcio offensivo ma sempre con equilibrio. Mihajlovic è la storia del Bologna, io sono orgoglioso di essere qui. Garantisco che daremo il massimo ogni giorno"
"Cosa mi ha convinto ad accettare la proposta del Bologna? La storia di questo club e la squadra che abbiamo. Non conoscevo le infrastrutture del club, ma quando le ho viste ho capito che c'è tutto per fare un bel lavoro". Parla così Thiago Motta durante la conferenza stampa di presentazione da nuovo allenatore del Bologna. Formazione rossoblù che contro la Fiorentina, proprio sotto lo sguardo di Thiago Motta presente in tribuna al Dall’Ara, ha vinto la sua prima gara in campionato: "La squadra ha fatto una buona partita contro i viola, hanno avuto una grande reazione dopo il gol subito. Ai ragazzi ho fatto i complimenti e detto di continuare così. La squadra è forte, ci sono tanti giocatori di qualità e dobbiamo lavorare al massimo tutti insieme per migliorare".
"Il no di De Zerbi per Mihajlovic? Ognuno è libero di esprimere la sua opinione"
Thiago Motta svela i colloqui avuti con i dirigenti rossoblù: "Mi hanno chiesto il massimo impegno, la massima concentrazione e di far crescere al meglio questa squadra. Il no al Bologna di De Zerbi? Credo che ognuno sia libero di esprimere la sua opinione, io sono orgoglioso di essere qui e voglio portare questa squadra il più in alto possibile. Non mi sono sentito con Mihajlovic ma lui fa parte della storia rossoblù, ho il massimo rispetto sia verso l'uomo che verso l'allenatore"
"Dobbiamo avere un'identità precisa"
Thiago Motta ammette di avere le idee chiare su cosa chiedere alla sua nuova squadra: "Mi piacciono le squadre che giocano in modo offensivo, ma con equilibrio. Dobbiamo avere un’identità chiara: vorrei una squadra che reagisce appena perde palla e attacca l'avversario. Ho in mente come vorrei che il Bologna giocasse e proveremo a metterlo in pratica. Arnautovic è un grandissimo giocatore, mi aspetto tanto da lui e da tutti i ragazzi che ho in squadra. L’esperienza allo Spezia mi ha migliorato e ho imparato tanto, mi sento abbastanza preparato per allenare una squadra storica che ha un organico di grande qualità come il Bologna. Questa è un'esperienza che mi deve permettere di crescere, di migliorarmi e di portare il Bologna ancora più in alto". Capitolo singoli: "Soriano lo vedo come centrocampista, Vignato meglio sull'esterno ma sa giocare anche nella parte centrale del campo perché gioca tra le linee. Medel può fare sia il difensore che il centrocampista. Orsolini è un giocatore interessante, Barrow ha del potenziale e le qualità per fare bene", afferma Thiago Motta.
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"Senza palla, l'attaccante deve essere il primo difensore"
Il nuovo allenatore del Bologna aggiunge: "Il modulo e le scelte sugli esterni le vedrete durante le partite, sicuramente dobbiamo focalizzarci nel fare tutti del nostro meglio. Ai tifosi dico che noi daremo il massimo giorno dopo giorno, non solo in partita. Per me una squadra deve avere un'organizzazione che lasci però la libertà ai singoli di esprimersi. Dobbiamo sempre pensare al bene della squadra e abbiamo subito iniziato a fare qualcosa di diverso, cercheremo sabato di mettere in campo la squadra migliore per ottenere il migliore risultato". Thiago Motta ha poi concluso: "Cosa chiedo al mio attaccante? Che lavori per il gruppo, attacchi e giochi bene la palla oltre a finire le azioni. Ma quando non abbiamo la palla, il nostro attaccante deve essere il primo difensore".