Inzaghi, un mese per riprendersi l'Inter
InterDopo la sosta l'allenatore ha lo scontro diretto con la Roma e la doppia sfida Champions col Barcellona per invertire la tendenza ed evitare che la crisi nerazzurra diventi irreversibile
Quando i conti non tornano la bacchetta magica non basta e la forza di un gruppo la devi pesare nelle difficoltà e nella capacità di rialzarsi. L’Inter di Inzaghi dopo un inizio difficilissimo dovrà fare esattamente questo dopo due settimane di stop e una ripresa che passerà il conto delle difficoltà con la sfida alla Roma e il doppio impegno in Champions con il Barcellona.
Quello che non va
Perché dopo Udine sono tanta le cose che non tornano per un gruppo che ha perso la misura della propria forza e dei propri obiettivi. Inzaghi sa che adesso come non mai sarà necessaria quella capacità di reazione che i numeri inesorabilmente sembrano aver affievolito. L’Inter seppur con il rimpianto scudetto aveva chiuso l’ultima stagione con la conquista di due trofei, mostrando compattezza, equilibrio ed efficacia invidiabili. L’Inter di oggi rispetto allo scorso anno vince e segna meno, ha già subito tante reti dopo 7 giornate, ha tre sconfitte sul groppone, subendo sempre 3 gol a partita e facendosi rimontare anche da situazioni di vantaggio come accaduto nel derby e contro l’Udinese.
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Indifesa
Oltretutto dopo aver mescolato e rimescolato le carte più volte nella gara di Udine in difesa Inzaghi non è riuscito a trovare la quadra con una squadra che ha subito meno gol solo delle ultime 4 squadre che chiudono la classifica. E 11 reti incassate in 7 gare non sono da Inter soprattutto se la difesa è rodata ed è quella delle ultime 2 stagioni. Una questione di convinzione, personalità e autostima. Contro squadre medio forti prevale, contro squadre di livello diverso, forti tecnicamente, mentalmente e fisicamente al top in questo periodo l’Inter perde. Lo scorso anno la squadra nerazzurra ha perso 4 partite in tutto il campionato oggi ne ha già perse 3 e la condizione individuale di molti protagonisti è nettamente al di sotto delle loro potenzialità.
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Inzaghi sotto osservazione
Anche su questo dovrà lavorare Simone Inzaghi che mai come adesso è chiamato ad un salto di qualità decisivo nella gestione del gruppo, nella capacità di trovare soluzioni in situazioni di disagio, nella necessità di ridare alla squadra quelle certezze che rappresentavano la forza del gruppo anche nelle difficoltà. La sfida con la Roma in questo senso sarà un passaggio obbligato per capire se ci sarà spazio per una nuova ripartenza… obbligata e necessaria e raddrizzare una stagione che ha preso una piega decisamente sbagliata.