Il centrocampista francese, intervistato da GQ Italia, parla dei suoi primi mesi in bianconero: "Era il momento giusto per tornare a casa, ho pensato che avremmo dovuto provare a riprenderci il posto che ci spetta. Rispetto alla mia prima esperienza alla Juve sono più maturo: ora tocca a me fare ciò che hanno fatto in passato Pirlo, Buffon, Chiellini. Il rapporto con Allegri è fantastico, abbiamo parlato molto anche quando mi sono trasferito a Manchester"
"Mi piace pensare e dire che sia stato il mio cuore e fare la scelta, era il momento giusto per tornare qua". Esordisce così Paul Pogba, che intervistato da GQ Italia commenta il suo ritorno alla Juventus. Il centrocampista francese parla dei suoi ultimi anni a Manchester: "Le ultime tre stagioni, condizionate anche dagli infortuni, non sono andati come volevo e non è un mistero. Ho pensato che se a questo aggiungevamo il fatto che la Juve arriva da due anni in cui non ha vinto lo scudetto, sarebbe stata una bella sfida per entrambi. Ho pensato che fosse il momento giusto per ritrovarci e per provare a riprenderci il posto che ci spetta e per tornare a vincere". Il centrocampista classe '93 è tornato a Torino a sei anni dalla prima esperienza in Italia: "La prima volta che sono arrivato ero più giovane: ora sono cresciuto sia all'interno che fuori dal campo. Quando ero alla Juve avevo giocatori esperti vicino a me, adesso mi guardo e penso che sono diventato come questi giocatori: Pirlo, Buffon, Chiellini. Ora tocca a me fare quello che hanno fatto loro".
"Allegri mi supporta sempre, l'amore dei tifosi è straordinario"
Anche l'ottimo rapporto con Allegri ha influito sulla scelta di Pogba: "Ho sempre avuto un rapporto molto forte con il mister, bello e onesto. Lui mi conosce e mi ha sempre supportato quando eravamo qua insieme. Anche quando mi sono trasferito a Manchester siamo rimasti in contatto e abbiamo parlato molto. Un'altra cosa che mi ha spinto a tornare è l'amore dei tifosi bianconeri: non ne ho sentito mai uno così grande, neanche in Inghilterra". Pogba in chisura commenta le voci sul suo infortunio: "Avendo iniziato a giocare ad alti livelli quando ero molto giovane, sono abituato a gestire le voci. Fa parte del gioco: conviviamo con elogi e critiche settimanalmente, ma sappiamo che dobbiamo mantenere equilibrio e concentrazione".