Andrea Agnelli lascia il vertice della Juventus dopo 12 anni: è stato il quarto esponente della famiglia torinese a rivestire questa carica dopo il nonno Edoardo, lo zio Gianni e il padre Umberto. Nel corso della sua presidenza l'inaugurazione dello 'Stadium', il record dei 9 scudetti consecutivi e l'acquisto di Cristiano Ronaldo: ripercorriamo la sua storia in bianconero
JUVENTUS, LE NEWS SULL'INCHIESTA IN TEMPO REALE
LE DIMISSIONI DI ANDREA AGNELLI E DEL CDA JUVE
- Si è dimesso tutto il consiglio di amministrazione della società, compreso il presidente Andrea Agnelli e il vicepresidente Pavel Nedved. Dimissionario anche l’amministratore delegato Maurizio Arrivabene, al quale però resteranno le deleghe per l’amministrazione in questo periodo di passaggio, evidentemente verso una nuova dirigenza. Si attendono ovviamente in questo senso le notizie provenienti da Exor, dalla proprietà, ovvero da John Elkann.
LA LETTERA DI AGNELLI AI DIPENDENTI
- Andrea Agnelli ha scritto una lettera a tutti i dipendenti della Juventus in cui rivendica i "risultati straordinari" tra i quali lo Stadium, i nove scudetti consecutivi tra gli uomini e i cinque di fila tra le donne. Parla anche delle finali Champions di Berlino e Cardiff ("i nostri grandi rimpianti", li definisce), per poi osservare: "Stiamo affrontando un momento delicato societariamente e la compattezza è venuta meno. Meglio lasciare tutti insieme dando la possibilità ad una nuova formazione di ribaltare quella partita".
IL PRIMO GIORNO DA PRESIDENTE
- Andrea Agnelli diventa presidente della Juventus a 35 anni, il 19 maggio del 2010. I bianconeri sono reduci da un 7° posto in A. Nella prima conferenza stampa il suo manifesto: "Sarà un percorso complicato, la nostra situazione attuale è evidente. Ho accettato questa sfida perché ritengo di poter dare un contributo alla mia squadra del cuore. Oggi siamo qui per pensare esclusivamente al domani".