Caso Juve, Abodi: "Probabilmente non sarà il solo". Le news live sull'inchiesta

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Sul caso Juventus si tratta di "un club che probabilmente non rimarrà il solo" e questo "ci permetterà di fare pulizia evitando il giustizialismo". Così il ministro per lo Sport Andrea Abodi, che aggiunge: "Abbiamo bisogno di sapere presto cosa sia successo e che vengano assunte decisioni per ridare credibilità al sistema, nel principio dell'equa competizione. Ed è evidente che negli ultimi anni non è successo". Intanto è attesa la data dell'udienza preliminare. 

JUVENTUS, LE NEWS SULL'INCHIESTA IN TEMPO REALE

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Malagò: "Giustizia sportiva sia veloce"

Così il presidente del Coni Malagò a margine di un evento all'Università di Verona: "La giustizia sportiva deve essere veloce, altrimenti c'è il rischio che venga scavalcata". "Non sono due mondi diversi, o in contrasto - ha poi aggiunto -. Sono due mondi che devono andare in un modo parallelo, tanto è vero che oggi gli organi di giustizia sportiva si devono confrontare quotidianamente sia con la parte del diritto amministrativo, sia con la parte civile-penale"
- di Redazione SkySport24

Vice ministro Sisto: "Giustizia sportiva offra a utenti risposte rapide"

"Come nelle riforme della giustizia civile e penale, il principio deve valere per la giustizia sportiva. Offrire agli utenti una giustizia rapida significa non mettere a repentaglio la tutela di un giusto diritto". Lo ha detto il vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto intervenendo al Salone d'Onore del Coni, a Roma, alla presentazione del volume "Codice di giustizia sportiva Figc". 
- di daniele.caiola

Sotto la lente anche l'acquisto di Locatelli

Secondo quanto scrive La Repubblica, i Pm tramite le intercettazioni avrebbero riscontrato delle anomalie nei termini dell'affare Locateli fra Juventus e Sassuolo rispetto a quanto comunicato nei bilanci: "... Al Sassuolo la Juventus avrebbe infatti promesso bonus talmente facili da raggiungere – bastava fare un solo punto in campionato fra febbraio e marzo 2023 – da non potere essere considerati premi di risultato. In particolare, l’accordo avrebbe previsto un “fidelity bonus” da 5 milioni non legato al verificarsi di alcuna condizione. Perché allora non registrarlo come quota fissa?...". Insomma, la tesi dei pm è che "l’intera operazione è congegnata secondo la concreta esigenza di bilancio perseguita..." con una “...non piena e veritiera rappresentazione in bilancio degli oneri finanziari assunti da Juventus Fc”.
- di daniele.caiola

Giustizia sportiva, Gravina: "Troppi cinque gradi di giudizio"

Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina durante un evento al Coni: "La nostra è l'unica federazione al mondo che ha adottato il processo telematico. Una novità che ha dematerializzato i documenti ed efficientato il processo sportivo, salvaguardando la garanzia del diritto alla difesa. Alcune criticità riguardano i 5 gradi di giudizio, sinceramente mi sembrano troppi. Soprattutto se andiamo a calare questa riflessione nelle varie situazioni. Penso al caso Chievo: in due anni addirittura 27 giudizi. È una follia ingolfare e intasare gli organi ordinari per queste situazioni. E ci sono procedimenti del 2015 o del 2016 di cui non abbiamo ancora certezza. Sotto il profilo della tempistica rischiamo di non essere credibili".
- di Redazione SkySport24

Malagò: "Cautela nei giudizi, ma fare chiarezza urgentemente"

Il presidente del Coni, a margine di un evento, ha commentato così la vicenda giudiziaria che vede coinvolta la Juventus: "La mia linea è chiara. Serve cautela nei giudizi. Poi è indispensabile fare chiarezza e farla bene, urgentemente". E sulla giustizia sportiva in generale ha aggiunto: "La caratteristica principale dev'essere la velocità, sennò è sempre perdente anche quando emette sentenze perfette. I vari mondi della giustizia devono dialogare, perché quando ci sono sentenze diverse non aiuta. Rispettando le autonomie si deve comunque cercare una condivisione". 
- di Redazione SkySport24

De Laurentiis: "Vicenda Juve? Non parlo, ci penseranno i magistrati che stanno verificando"

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a margine di un evento al Coni: "La vicenda Juventus? Non ne parlo. Ci penseranno i magistrati, che stanno verificando. Non è compito mio, mi dispiace che il calcio, ma non è solo un problema italiano, non sia poi portatore sempre di quei valori che dovrebbero essere d’esempio per le nuove e le giovani generazioni. Se può essere una nuova Calciopoli? Non sta a me stabilirlo". QUI PER L'APPROFONDIMENTO
- di Redazione SkySport24

Ministro Sport Abodi: "Caso Juve? Probabilmente non rimarrà il solo"

Sul caso Juventus si tratta di "un club che probabilmente non rimarrà il solo" e questo "ci permetterà di fare pulizia evitando il giustizialismo". Così il ministro per lo Sport e i giovani Andrea Abodi intervenendo alla presentazione del volume `Codice di Giustizia Sportiva Figc dell'avvocato della Federcalcio Giancarlo Viglione al Coni. "Abbiamo bisogno di sapere presto cosa sia successo e che vengano assunte decisioni per ridare credibilità al sistema, nel principio dell'equa competizione. Ed è evidente che negli ultimi anni non è successo". VIDEO 
- di Redazione SkySport24

Casini (presidente Lega A): "Al momento non c'è timore di nuova Calciopoli"

"Come ho già detto, come Lega non commentiamo la Juve, aspettiamo le indagini". Sono le parole di Lorenzo Casini, presidente della Lega calcio di Serie A, durante la presentazione del codice di 'Giustizia sportiva e ordinamento statale' dell'avvocato Viglione al Coni. E, quando gli viene chiesto se teme una nuova calciopoli, risponde: "Questo timore non c'è, ma dobbiamo vedere cosa succede. In realtà bisognerebbe capire, una volta chiuse le indagini, cos'è successo. Ora è difficile commentare". 
- di daniele.caiola

Pm: "“Crisi conti Juve frutto di scelte aziendali"

"Quando il nostro giocatore peggiore guadagna come il migliore dell'Atalanta ...". Quella del direttore sportivo Federico Cherubini potrebbe essere una battuta, ma è una fotografia abbastanza nitida, secondo i magistrati che indagano sui conti della Juventus, delle origini della crisi finanziaria della società bianconera: acquisti e stipendi che, per citare l'aggettivo adoperato da un dirigente intercettato, Stefano Bertola, sono "scriteriati". Una crescita dei costi che è frutto di "una ben precisa scelta aziendale", come sostenevano i pm torinesi. Quanto alle plusvalenze, hanno procurato benefici e breve termine ma hanno comportato "ammortamenti pesanti futuri", generando una "bolla" che "si è autoalimentata nel corso del tempo".  
- di daniele.caiola

Pm: "Manovra stipendi precedente a Covid"

Secondo gli inquirenti, espedienti come la 'manovra stipendi' erano stati pianificati "ben prima della sospensione delle partite" per l'emergenza sanitaria. La procura di Torino, nel documento in cui a giugno chiese al tribunale (senza esito) una raffica di misure cautelari e interdittive, parla di "situazione allarmante". La pandemia ha inciso, naturalmente, ma con "effetti di limitato aggravamento in ordine a una situazione già compromessa".  
- di daniele.caiola

INTERCETTAZIONI. Cherubini: "Paratici ha drogato il mercato"

Il 15 settembre 2021, parlando con Andrea Agnelli, il direttore sportivo Federico Cherubini (non indagato) afferma che "il progetto fatto quando abbiamo cercato di alzare il livello da Higuain in poi ... era legato al fatto, mi ricordo le valutazioni, abbiamo una rosa che sta tendendo a invecchiare, o facciamo un all-in in due/tre anni oppure questa rosa non reggerà". Il giorno seguente, conversando con una dipendente della Juventus, il dirigente Stefano Bertola parla di "acquisti scriteriati", di "stipendi scriteriati" e afferma che "questo lo paghiamo tutti". Il 5 agosto 2021, con un'altra persona, Cherubini aveva spiegato che "purtroppo negli ultimi anni è un po' colpa nostra. In questo Fabio ha drogato il mercato: Kulusevski o Chiesa sono ottimi giocatori ma quando li abbiamo comprati noi li abbiamo pagati troppo. Perché? Perché poi il prezzo determina, nel senso che Kulusevski aveva fatto cinque mesi in serie A, l'abbiamo pagato 35 più 9 di bonus sono 44".
- di daniele.caiola

Oggi la data dell’udienza preliminare?

La Procura delle Repubblica di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio della Juventus e di suoi tesserati il 30 novembre scorso. Il giudice ha 5 giorni per fissare l'udienza preliminare. Il termine è ordinatorio e non perentorio quindi non è detto che la fissazione dell'udienza arrivi oggi. Può essere ma non è certo.
- di daniele.caiola

La Juve vuole spostare il processo a Milano

La difesa della Juventus contesterà la competenza del GUP del Torino, ritenendo competente il Foro di Milano. La questione riguarda la comunicazione inviata dalla Juventus a Borsa Italiana il 28 marzo 2020. In quel documento la società informava del raggiungimento dell'accordo tra la stessa società, i giocatori e il tecnico sulla riduzione di 4 mensilità e il conseguente risparmio per una cifra vicina ai 90 milioni. Il file è partito dalla sede di Torino ed è giunto a Milano. Secondo la Procura di Torino la competenza è del capoluogo piemontese perché da lì è partito l'invio. Secondo la Juventus è invece del capoluogo lombardo in quanto sede di Borsa Italiana. Sarà sulla competenza del Foro il primo confronto che avverrà una volta fissata l'Udienza Preliminare.
- di daniele.caiola

L’agenda della settimana

Sarà una settimana estremamente importante. L'attesa è per l'annuncio del Giudice per le indagini preliminari, che stabilirà il giorno dell'udienza preliminare. In agenda anche il ritrovo dei giocatori al Training Center e due compleanni significativi. Ecco le date più importanti. CLICCA QUI
- di daniele.caiola

Le richieste di rinvio a giudizio

Nell’ambito dell’inchiesta Prisma sui bilanci della Juventus dal 2018 al 2021, i magistrati della Procura di Torino hanno firmato la richiesta di rinvio a giudizio per 12 persone (tra cui Andrea Agnelli) e il club, inteso come soggetto giuridico. QUI PER L’APPROFONDIMENTO
- di daniele.caiola

Avv. Grassani: "La Juventus rischia la retrocessione"

"Questa è l'indagine più pesante e grave che la Juventus ha subito nella propria storia, forse anche superiore a quella di Calciopoli, perché le fattispecie sia di reato, sia di violazione di norme borsistiche, norme societarie e sportive abbraccia un arco di comportamenti illeciti (siamo ovviamente alle ipotesi) che non ha precedenti. Così l'avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo, a Radio Anch'io lo sport, su RadioRai. "La Juventus rischia più dell'ammenda o della penalizzazione - aggiunge -. Quello che sta emergendo, secondo la norma, può portare all'esclusione del campionato e alla retrocessione".
- di daniele.caiola

Avv. Grassani: "Dimissioni Cda non attenuano le sanzioni"

"Le dimissioni in blocco del Cda ricordano tanto la scelta che fece il Cda della Juventus nel 2006, quando Moggi, Giraudo e Bettega, all'apertura del procedimento, si dimisero dalle rispettive cariche. La Juventus ha tagliato nettamente con il passato. Certo che questo non basta né per ridurre sensibilmente la portata e la gravità dei fatti - se accertati - né per arrivare a sanzioni molto più miti". Lo ha detto l'avvocato Mattia Grassani, parlando a Radio Anch'io lo sport, in onda su RadioRai. 
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Avv. Grassani: "Processo sportivo dovrà finire entro giugno"

"I tempi? Siccome la giustizia sportiva ha tempi brucianti e la necessità che le sanzioni siano afflittive, a differenza della giustizia penale, civile e di quella borsistica, se dovesse esserci deferimento, il procedimento si concluderà sicuramente entro la stagione 2022/23, pertanto le sanzioni saranno poi scontate immediatamente", sostiene l’avvocato Mattia Grassani a Radio Anch'io lo sport
- di daniele.caiola

Avv, Grassani: "Juve e Uefa, situazione diversa da violazione fairplay finanziario"

"La situazione con l'Uefa è poco approfondita. Anche per l'Uefa questa è una situazione unica, perché gli altri procedimenti prevedevano sforamenti della capacità di spesa in relazione al fair-play finanziario, si parlava di sforamenti e di capacità di spesa delle società. In quelle situazioni c'è stato un blocco del mercato, ma questa è una situazione diversa". Così l'avvocato, esperto di diritto sportivo, Mattia Grassani, parlando a Radio Anch'io lo sport (RadioRai).
- di daniele.caiola

Inchiesta Juve, i reati contestati

In attesa della decisione del giudice per la fissazione dell’udienza preliminare, ecco i punti che la Procura di Torino contesta alla dirigenza bianconera, con un focus in particolare sull’accusa di false comunicazioni al mercato. GUARDA IL VIDEO 
- di daniele.caiola