Juventus, le news live: la Uefa apre un'indagine nei confronti del club
Il CFCB (Club Financial Control Body), organo della Uefa, ha aperto un'indagine nei confronti della Juve: "La Prima Camera del CFCB ha aperto un'indagine nei confronti della Juventus FC per potenziali violazioni delle norme sulle licenze per club e sul fair play finanziario. L'inchiesta si concentrerà sulle presunte violazioni finanziarie recentemente rese pubbliche a seguito del procedimento condotto dalla Consob e dalla Procura della Repubblica di Torino"
Juventus, cosa è successo fino a ora:
- La Uefa apre un'indagine per potenziali violazioni delle norme sulle licenze e sul Fair Play Finanziario
- Depositata la richiesta di rinvio a giudizio per Agnelli e altri 11 dirigenti
- Inchiesta Prisma, le intercettazioni
- Il gip Morello: "Gravi indizi su manovre stipendi"
- Procura Torino invierà atti ad altre procure per eventuale coinvolgimento altri club
- Nota ufficiale Juve: "Contestazioni Procura non fondate, noi corretti"
- Il messaggio di Del Piero
- Gravina: "No al linciaggio di piazza. Possibili altri soggetti coinvolti"
- Zeman: "La Juve non è l’unica ad aver agito così"
- Inchiesta Prisma, i reati contestati
- Procura Figc apre inchiesta su contratti giocatori
- Cosa rischia la Juventus
- Exor indica Gianluca Ferrero come futuro presidente: il profilo
- L'Assemblea azionisti Juventus il 18 gennaio
Juventus, il mercato estivo sarà una rivoluzione
Zeman: "La Juve non è l’unica ad aver agito così"
"Ci riserviamo il diritto di intraprendere qualsiasi azione legale"
La Uefa apre un'indagine nei confronti della Juve
Gip: "Gravi indizi su manovre stipendi"
"Per fortuna ci siamo fermati..."
Cosa rischia sul fronte della giustizia sportiva
Allegri: "Lucidità in momenti negativi, per tornare a vincere"
"Gestire momenti di negatività, com'è successo quest'anno all'inizio, è importante farlo con grande lucidità, rimanendo un po' staccati da quello che possono essere coinvolgimenti emozionali". Così l'allenatore della Juventus in un incontro in streaming con l'Università politecnica delle Marche, da docente del seminario "Team working e comunicazione delle vittorie e delle sconfitte". "Sara banale - ha concluso Max Allegri - ma nella vita non si può sempre perdere ma non si può sempre neanche vincere. Quindi bisogna essere pronti, soprattutto quando le cose vanno bene a prepararsi a quello che sarà il momento della sconfitta".
Del Piero: "E' il momento di essere ancora più juventini"
Il punto sulla situazione da Torino
Ministro Abodi all'Ansa: "Situazione Juve solo punta estrema, si metta ordine"
1- Le intercettazioni dell'inchiesta Prisma
2 - "A Paratici nessuno gli diceva niente…"
Viene spesso citato Fabio Paratici, che da poco aveva lasciato la carica di capo dell’area tecnica della Juventus. Il ds Cherubini sostiene che "con Fabio (Paratici, ndr) non si poteva ragionare… finché c’è stato Marotta gli metteva un freno, quando è andato via ha avuto carta libera… Si poteva svegliare la mattina e firmare 20 milioni senza che nessuno gli dicesse niente… Io glielo ho detto: è una modalità lecita ma hai spinto troppo. E lui mi rispondeva: ‘Non ci importa nulla, perché negli scambi se metti 4 o metti 10 è uguale, nessuno ti può dire nulla’". Secondo l’accusa tale conversazione confermerebbe il modus operandi della Juventus: alterare i bilanci facendo ricorso a plusvalenze fittizie (oltre che alla ‘manovra stipendi’). Secondo l’interpretazione difensiva invece si tratterebbe soltanto di un parallelo tra due momenti di difficoltà: il periodo post Calciopoli, con la squadra retrocessa in Serie B e la maggior parte dei calciatori in fuga e quello attuale scandito dal Covid e dal fallimento del progetto Superlega
3 - Intercettazioni e giustizia sportiva
La questione plusvalenze è già stata oggetto di un’indagine sportiva conclusasi con la doppia assoluzione da parte degli organi di giustizia della Figc, sia per la Juventus che per gli altri club coinvolti (11 società in totale e 59 dirigenti). Il principio ‘ne bis in idem’ impedisce di giudicare due volte sullo stesso fatto un soggetto, a meno che non emergano dei nuovi elementi rilevanti. Sul fronte invece della ‘manovra stipendi’ (l’ipotesi della procura di Torino è quella di un taglio fittizio degli stipendi con relativa riduzione dei costi nei bilanci omettendo la posizione debitoria nei confronti di suoi tesserati come invece risulterebbe da scritture private fra lo stesso club e i suoi tesserati) la procura Figc, guidata da Giuseppe Chiné, ha aperto un’inchiesta nei giorni scorsi e sta analizzando tutte le carte dell’inchiesta Prisma di Torino arrivate in Federcalcio.
4 - La "supercazzola" alla Consob
"Non possiamo dire alla Consob che il bilancio è un atto di fede". Le ispezioni della Consob nel luglio 2021 erano al centro di diverse telefonate di dirigenti bianconeri intercettate dagli inquirenti, ma dai dialoghi nessuno immaginava che si sarebbe arrivati a questo punto. "Tanto la Consob la supercazzoliamo", diceva il 15 ottobre 2021 il direttore finanziario della Juve Stefano Cerrato a un collega, a proposito della plusvalenza da 8 milioni scaturita dallo scambio di mercato col Marsiglia fra i giocatori Tongya e Aké. L’espressione - resa celebre dal Conte Mascetti nella trilogia di ‘Amici Miei’ (film cult a cavallo fra gli anni ’70 e ’80) - ritorna anche in un dialogo fra lo stesso Cerrato e Roberto Grossi, revisore di Ernst&Young, a proposito dello scambio Arthur-Pjanic col Barcellona: "Penso che sarebbe opportuno dargli (alla Consob, ndr) un riferimento più o meno di principio contabile o di qualche cosa, cioè posso io supercazzolarli in modo più raffinato?". Il giorno dopo Grossi consiglia Cerrato di non usare il termine “aleatorietà”, che è troppo forte, ma di prediligere “soggettività”. E ancora: "Non dite che non usate Transfermarkt, dite che qualche volta lo usate". Secondo la procura di Torino, questo dimostrerebbe una linea comune fra la società Juventus e i revisori, che invece avrebbero dovuto essere dei controllori indipendenti. CLICCA PER I DETTAGLI
Inchiesta Prisma, le intercettazioni
Chi sono i 12 dirigenti Juve per cui la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio
Nota Juve: "Intendiamo fare valere ragioni e difendere interessi"
Nota Juve: "Contestazioni Procura non appaiono fondate"
"Sulla base di un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili, il board di Juventus è pervenuto, con compattezza, alla conclusione unanime da parte dei nove consiglieri in carica alla data del 28 novembre 2022, che:
- Il trattamento contabile adottato nei bilanci contestati rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili;
- le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022; infatti, la Procura afferma l’artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l’efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla c.d. “manovra stipendi” 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle c.d. scritture integrative in corso di negoziazione nell’aprile/maggio 2021;
- la correzione dei bilanci (i.e. restatement), con il limitato profilo delle c.d. “manovre” stipendi 2020 e 2021 è stata decisa in via di adozione di una prospettiva di accentuata ed estrema prudenza e ha effetti contabili ritenuti, anche con l’ausilio di esperti indipendenti , di ordine non rilevante, in particolar modo sul patrimonio netto della Società al 30 giugno 2022;
- Juventus confida, infine, che, proprio in ragione della ritenuta assenza di qualsivoglia alterazione dei bilanci contestati, le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno: in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata."