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Napoli-Juventus, Spalletti: "Allegri si nasconde, ma il quarto posto non gli basta"

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L'allenatore azzurro risponde ad Allegri alla vigilia del big match del Maradona: "Per una Juventus sempre imbottita di campioni è impossibile nascondersi dal ruolo di favorita. Certi investimenti si ripagano solo giocando per la vittoria dello scudetto e della Champions League"

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LA CONFERENZA DI ALLEGRI

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Botta e risposta a distanza alla vigilia di Napoli-Juventus tra Allegri e Spalletti. Se da una parte l'allenatore bianconero ha definito la partita del "Maradona" più importante per gli azzurri, primi con 7 punti di vantaggio sulla Juve, dall'altra Spalletti ha rispedito al mittente le responsabilità: "Capisco che per Allegri sia conveniente camuffarsi da coprimario, ma per una Juventus sempre imbottita di campioni è impossibile nascondersi dal ruolo di favorita - spiega l'allenatore del Napoli in conferenza stampa - Certi investimenti si ripagano solo giocando per la vittoria dello scudetto e della Champions League. È inutile indossare il cappello e la barba finta, non c'è quarto posto che soddisfi la Juve".

"Da Allegri posso solo imparare"

Spalletti ha poi speso parole d'elogio per il collega che l'ha battuto 5 volte nei 13 precedenti: "Lui è il più bravo perché lo dice il palmares - ammette - io mi inchino davanti ai suoi titoli vinti. Per i risultati che ho fatto, non c'è confronto con lui, faccio parte di un altro livello. Lui mi sta sopra, posso solo imparare".

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"Con la Juve filosofie diverse, noi siamo anima e core"

L'allenatore azzurro si è soffermato sul copione tattico che si aspetta nella sfida del Maradona: "Quando si vestono maglie di questo livello, è dura giocare le partite con paura. Entrambi hanno giocatori forti e di personalità e cercheranno di vincere la partita. Sono due filosofie differenti: Allegri sposa perfettamente il motto juventino "vincere non è importante, ma è l'unica cosa che conta", mentre noi siamo più "anima e core". Le ultime partite ci dicono che la Juventus probabilmente ci lascerà campo e noi dovremo essere bravi".

"Scontri Arezzo? Queste persone devono stare fuori dagli stadi"

Inevitabile un passaggio sugli scontri avvenuti domenica scorsa tra gli ultras napoletani e romani ad Arezzo: "Le persone che usano il calcio per picchiarsi devono stare fuori dagli stadi e lontani da questo sport - ha detto Spalletti - Lo sport è dei nostri figli, delle donne e della gente che arriva in alto partendo da tanti sacrifici".