Napoli, i numeri dietro al successo: stipendi dimezzati in due anni
Se sei bravo nelle scelte, il calcio è sostenibile. È questo il messaggio lanciato dal Napoli, oggi leader indiscusso della Serie A, che nel recente passato ha attuato una politica oculata di spending review. Il monte ingaggi è stato ridotto del 50% in due anni e nel 2022 c'è un saldo positivo di 13 milioni tra spese ed entrate. Ecco tutti i numeri del successo degli azzurri
- A una giornata dalla fine del girone d'andata, il Napoli è la regina incontrastata del campionato. Nove punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, ma soprattutto una progressione continua e costante
- Rispetto all'anno scorso, dopo 18 giornate, gli azzurri hanno 8 punti in più: 47 contro 39. Una forbice che si allarga ancor di più se si guarda il campionato 2020-2021, con un +13
- Con questi numeri a metà stagione, il Napoli può ambire ai 100 punti a fine stagione
- Il Napoli nel giro di due anni è riuscito a dimezzare il proprio monte ingaggi: da 155 milioni nella stagione 2020-2021 agli attuali 68 milioni. Un taglio che si è rivelato inversamente proporzionale al rendimento della rosa visto il crescendo nei numeri in campo
- Merito del rendimento della squadra è di Luciano Spalletti, "l'artigianato che si fa arte" visto che l'allenatore toscano ha plasmato nel migliore dei modi i giocatori che aveva a disposizione e li sta facendo rendere al massimo
- Il Napoli ha collezionato finora 47 punti, solo uno in meno rispetto alla stagione 2017-2018 quando la squadra di Sarri chiuse il girone d'andata con 48 punti. A Salerno, però, Spalletti potrà migliorare questo dato
- L'allenatore toscano ha già conquistato il 60% dei punti in confronto all'anno scorso
- Il Napoli, soprattutto, è riuscito a invertire il trend degli ultimi 5 anni dove le spese superavano abbondantemente le entrate. Gli azzurri hanno speso 443 milioni di euro a fronte di 355 milioni di entrate, un saldo negativo da 88 milioni di euro che ha portato la società ad attuare brillantemente una politica di spending review
- Già negli ultimi due anni, infatti, la forbice tra spese ed entrate si è ridotta notevolmente con un saldo in negativo di soli 6 milioni di euro